I FIRMAIOLI PRIMA SIGLANO POI RINNEGANO IL PASSATO
Lavoratori,
di seguito potete leggere la risposta, che condividiamo, inviata a tutte le oo.ss. di un lavoratore in merito ad una nota, in allegato, apparsa sul sito di una altrettanto nota sigla sindacale "firmaiola" e che la dice lunga sulla natura di quell'os sempre pronta a rinnegare quello che ha fatto un attimo prima...
Gentile Segretario Mannone,
ho avuto occasione di leggere sul sito della FNS CISL la nota data 14/07/2014 dal titolo “nominato in nuovo capo del CNVVF” e devo dire che l’ho trovata a dir poco sconcertante.
Premesso che non conosco l’ing. Pini, che con lo stesso non ho mai avuto contatti diretti di lavoro e che l’ing. Pini non ha certo bisogno della difesa d’ufficio dello scrivente, penso però che i problemi, le discussioni ed i confronti anche accesi e forti non solo nei contenuti ma finanche nei modi, siano questioni che vanno affrontate in corso d’opera e che, a certi livelli, debbano essere confinati e limitati a dimensioni più familiari.
Le considerazioni fatte a posteriori, tra l’altro a mio giudizio in maniera così plateale e spropositata, hanno solo il sapore della scusa.
Così come trovo assolutamente allarmante il riferimento agli “orfani”: meno male che ancora siamo in regime di democrazia con libertà di parola e di pensiero e in periodo di pace......
Senza entrare nel merito del provvedimento di riordino del CNVVF, astenendomi quindi da ogni valutazione, mi sento sconfortato dall’attacco che allo stesso viene rivolto, perché in calce a quel progetto di riordino c’è anche la Sua firma come rappresentante sindacale della FNS CISL e a mio modesto parere, tenuto conto delle responsabilità sindacali e delle ripercussioni che i lavoratori ne ricevono, se una Organizzazione Sindacale non è d’accordo non firma e va in mezzo ai lavoratori a spiegarne le ragioni; se invece firma e se lo fa, tra l’altro senza riserve, vuol dire che condivide e sostiene il progetto o quanto meno ci sono stati elementi di “concertazione e di contrattazione” che hanno reso opportuno firmare e di cui, anche in questo caso, andrebbe dato adeguato conto ai lavoratori.
Mi domando, se non condiviso il progetto, quali ragioni e quali argomenti hanno invece indotto codesta O.S. a firmare un provvedimento di cui non si condividevano i contenuti? Prendendo a prestito le parole del comunicato si tratta di semplice “appecoronamento” o di altro?
Il riordino del CNVVF, pur con tutti i limiti ed i difetti, è poca cosa se confrontata con la riforma del CNVVF portata avanti dalla L. 252/2004 e dal D.Lvo 217/2005, tutt’ora sostenuta dalla O.S. della quale Ella è Segretario Nazionale senza remore, nonostante i disastri organizzativi sotto gli occhi di tutti prodotti ed i danni che sta subendo sia sul piano professionale che economico, il personale del CNVVF tutto e quello amministrativo e tecnico informatico in particolare.
Siamo in un sistema sprovvisto da anni di piante organiche, che non diffonde notizie sulla dislocazione del personale a qualunque titolo mosso sul territorio, che non offre tempi certi rispetto alla conclusione di procedimenti rilevanti d’interesse dei dipendente, il cui personale nel silenzio generale e sprovvisto di copertura assicurativa, con l’Opera Nazionale Assistenza commissariata e non espressione del CNVVF, e con serenità il comunicato auspica un ritorno ad un clima di normalità....se la normalità è questa spero che arrivi invece, e forte, la tempesta politica che spazzi via ogni residua resistenza dei burocrati e dei sindacati che auspicano “la normalità”.
Ovviamente anche io mi auguro e spero che il nuovo Capo del CNVVF riesca, nel pieno rispetto delle relazioni sindacali e con o senza l’appoggio di alcune organizzazioni sindacali, a portare avanti con successo la tanto auspicata riforma valorizzando ulteriormente i peculiari compiti d’Istituto svolti dal CNNVF e le varie professionalità presenti.
Un lavoratore del CNVVF