INDENNITÀ DI TURNO DEL PERSONALE EX ART. 134 DEL DLGS 217/2005

La risposta della Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie

Nazionale -

 

Non si è fatta attendere la risposta della Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie riguardo alla nostra nota sull’indennità di turno al personale che si trova in art. 134 ormai rubricato in art. 234 dopo il Dlgs 127 del 2018.

Come d’altronde ci aspettavamo il Direttore Centrale rimanda all’art. 22 del CCNL 2002/2005 e all’ultimo Accordo stralcio dell’8 maggio 2008 che questa O.S. NON HA FIRMATO, tra le motivazioni della non firma vi era proprio la discriminazione di attribuzione dell’indennità di turno al personale che si trovava momentaneamente in art.134.

Possiamo capire l’esigenza del tempo nel voler riconoscere una forma di indennità finalizzata a riconoscere la maggiore esposizione ai rischi connessi agli interventi, così come recita il comma 1 dell’art. 22 del CCNL 2002/2005, ma nel 2010 con il DPR n. 251 del 19 novembre 2010, viene istituita una apposita indennità a riconoscere i rischi del soccorso: L’indennità operativa per il soccorso esterno.

Due indennità diverse, nate con lo stesso scopo; Oggi crediamo sia il momento di rivedere i vecchi principi per cercare di ridare delle economie a chi già ne perde molte. Conti alla mano, attualmente l’indennità di turno è di 5€ mentre quella per il soccorso esterno di 6.5€, moltiplicate per 133 turni, ogni anno un operativo percepisce 1529.5€

Chi si trova in art.134, inserito nei normali turni 12/24 12/48 perché la sua patologia lo consente o anche a servizio 12/36 percepisce 2€ a turno, per un totale di 266€ all’anno.

Lunge da noi sminuire la differenza tra i rischi connessi al soccorso, ma l’indennità di turno dovrebbe essere legata al particolare orario di lavoro e non associata ad altro. Recuperare i 3€ di differenza significherebbe avere un aumento di 399€ all’anno, non è molto ma sicuramente di più di quanto si possa guadagnare con la moda dei ricorsi; sono pur sempre soldi nostri che altrimenti finirebbero nel Fondo di Amministrazione, quindi operazione a costo zero per l’Amministrazione.

 

Perché USB ci tiene così tanto?

 

Perché non ci pensiamo mai a chi perde l’idoneità finché non tocca a noi.

 

Siamo passati dall’uso dell’art. 134 per tutelare la salute del lavoratore, all’uso per tutelare l’Amministrazione e i componenti delle CMO, che non si prendono una sola responsabilità; ecco che allora i giorni di inidoneità aumentano, le economie diminuiscono, gli orari di lavoro e le sedi di servizio cambiano, e noi siamo lì, nel mezzo di un turbinio di scarico di responsabilità e incompetenza di alcune dirigenze locali che sull’argomento non sanno nulla.

Potremmo andare avanti delle ore a raccontarci quanto poco chiara sia la gestione del personale parzialmente idoneo nei Comandi e di come vorremmo venissero valorizzati recuperando davvero le loro capacità, così come abbiamo scritto nella nostra piattaforma contrattuale; infatti già dal prossimo contratto bisognerà lavorare per migliorare tutto ciò che gira intorno alla sopravvenuta inidoneità, il lavoro deve essere fatto da tutti, Amministrazione e Organizzazioni Sindacali.

 

Ricordatevi che domani potrebbe capitare a voi!

 

 

PER IL CONSIGLIO NAZIONALE USB VVF

Fabio BONORA