INCONTRO CON LA REGIONE EMILIA ROMAGNA SULLE PROBLEMATICHE DEI PAGAMENTI POA 2019 E GESTIONE POA 2020

Bologna -

 

Oggi abbiamo incontrato in video conferenza il Direttore dell’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia Romagna Rita Nicolini sulle tematiche legate al ritardo dei pagamenti dell’ultima tranche del POA 2019 (circa 500000 euro) ed anche per far sentire le nostre rimostranze sulla sottoscrizione del POA 2020 firmato in data 19 Giugno dove purtroppo le nostre osservazioni fatte diversi mesi fa all’assessore regionale di Protezione Civile Irene Priolo non sono state accolte.

 

Per quel che riguarda i pagamenti dell’ultima tranche del POA 2019 possiamo con certezza dirvi che il ritardo è dovuto al nuovo modello di rendicontazione proposto dalla nostra amministrazione  che ha creato qualche problema organizzativo alla ragioneria dell’agenzia regionale dell’Emilia Romagna legate in particolar modo all’individuazione di personale della regione da accreditarsi con apposite credenziali per effettuare i pagamenti alla nostra amministrazione.

 

Non ci interessava oggi entrare nel merito per ricercare dove e cosa non ha funzionato nell’apparato che gestisce questi aspetti ma il nostro messaggio è stato chiaro, esiste un problema risolvetelo in fretta perché i lavoratori del CNVVF quei pagamenti li pretendono in tempi  brevi, possiamo da subito ribadire che sulla questione non staremo ad aspettare a lungo e se la situazione non si risolve celermente metteremo in atto tutte le forme rivendicative non escludendo manifestazioni sotto i palazzi della regione.

 

Altra questione riguarda il POA 2020 appena sottoscritto, abbiamo espresso la nostra parziale delusione per come è stato impostato visto che non sono state accolte le nostre richieste che riguardavano in particolar modo la creazione di squadre chiamate ad operare in sinergia con la protezione civile ogni qualvolta i bollettini regionali di protezione civile segnalavano dei codici di grave allerta meteo, a nostro avviso si potevano organizzare squadre preposte al monitoraggio di siti sensibili come argini dei fiumi ed altro, la risposta del direttore pur affermando che su questa proposta vede degli spunti interessanti non entra nei parametri delle competenze della regione che riguardano prevalentemente lo spegnimento degli incendi boschivi e tutto quello che ruota attorno ad essi, vero non possiamo darle torto ma facciamo fatica allora a capire come mai nel POA compaiono voci come retraining tpss, soccorso fluviale alluvionale, esercitazioni NBCR addestramenti SAF, Addestramenti sommozzatori addestramento esercitazioni contrasto acquatico, ambiti presidi territoriali…..solo per un mero onor di cronaca ci preme informare che queste voci equivalgono a circa 280000 euro….

 

Non vogliamo criminalizzare nessuno. Siamo consci che in questo periodo abbiamo attraversato una pandemia che non ha permesso una serena discussione su questa tematica ma questi aspetti abbiamo voluto evidenziarli oggi ed abbiamo chiesto di tenerne conto in un prossimo futuro con la speranza che il prossimo POA dia un cambio di rotta rispetto all’ultimo appena sottoscritto che non corrisponde secondo noi ad un modello di sinergia tra il CNVVF e l’Agenzia Regionale di protezione civile che è sempre stato all’avanguardia nello scenario nazionale, auspichiamo quanto prima anche un confronto con l’Assessore Regionale ad oggi assolutamente sordo alle nostre richieste di ascolto, vorremmo semplicemente ricordare che storicamente la nostra regione è stata sempre all’avanguardia proprio perché chi negli ultimi 20 anni ha rivestito a carattere regionale questo ruolo politico non si è mai negato al confronto, speriamo che questo piccolo incidente di percorso possa portare diversi consigli a chi oggi è chiamato a rivestire il ruolo politico di assessore regionale alle politiche di protezione civile della nostra regione.  

 

 

Coordinamento regionale USB Emilia Romagna

Roberto Franca