RELAZIONE INCONTRO CON DIRETTORE REGIONALE SU EMERGENZA COVID-19, ATTIVITÀ POA 2020 E ATTIVITÀ PER CONTROLLO E DISINFESTAZIONE IMENOTTERI

Bologna -

 

Si è svolta in videoconferenza il 28.04.2020 la riunione tra il Direttore regionale dell’Emilia Romagna e le OO.SS in merito alle materie sopra riportate.

 

In merito all’emergenza Covid-19 abbiamo innanzitutto richiesto che le tante disposizioni che arrivano da parte della direzione centrale vengano rese il più uniformi possibili nel territorio regionale.

Notiamo discrepanze attuative vedi ad esempio la mancanza di occhiali di protezione in diversi comandi provinciali (Bologna in primis), stesso problema riguarda la distribuzione delle maschere oronasali, in alcuni comandi ancora si registrano disposizioni locali insufficienti come la mancata l’individuazione di ambienti per tenere in quarantena il personale VVF ed anche dove questa è stata fatta ci sono casi al limite dell’assurdo come tende all’interno di palestre.

Abbiamo chiesto pure di avere una linea comune sulla questione dei prelievi ematici, ci risulta che in alcuni territori su questo aspetto ci siano delle forzature rendendoli di fatto obbligatori mentre in altri territori ancora non siamo certi di come e dove verranno effettuati questi test.

Abbiamo chiesto di accelerare sugli ordinativi dei forni per la sanificazioni delle maschere oronasali e sull’acquisto di macchine purificatrici all’ozono.

Sul fronte mascherine abbiamo fatto presente che le FFP3 scarseggiano in tutti i comandi e le mascherine chirurgiche sono state consegnate senza gli idonei imballaggi.

 

Il Direttore alle nostre richieste ci informa che per quel che riguarda la richiesta di uniformare nel territorio regionale le disposizioni è un suo preciso impegno ed interverrà nei margini applicativi alle disposizioni lasciando anche opportuni margini di manovra nei territori al fine di non ingessare la possibilità di quest’ultimi ha citato l’esempio delle maschere oronasali dicendo che ha preferito intanto far lavorare alcuni comandi piuttosto che bloccare la consegna sino al completo rifornimento per garantire le maschere a tutta la regione.

Rimanendo sul tema delle maschere oronasali ci informa che ad oggi la fornitura copre l’80% del personale e conta in pochi giorni di arrivare al 100%.

Sui forni per la sanificazione ci ha informato che in alcuni comandi già ci sono, conta di farne arrivare anche altri non solo per le sedi centrali ma anche per i distaccamenti.

Il problema degli occhiali protettivi riguarda la grossa difficoltà nel reperirli sul mercato in questa fase emergenziale sono praticamente irreperibili.

Sulle macchine purificatrici ad ozono attende ulteriori pareri di istituti scientifici per valutare la reale utilità di questo strumento.

Sui test ematici riconosce che ad oggi non c’è uniformità in quanto alcuni territori stanno partendo in altri sono ancora in fase di definizione, ritiene di non obbligare il personale a fare questo test ma si aspetta disposizioni della regione o altro che obblighino per determinate categorie di lavoratori questi test.

Ultimo aspetto in materia di Covid -19 riguarda la nostra lagnanza di poche maschere FFP3 e in risposta motiva che una volta a pieno regime le maschere oronasali le FFP3 saranno sostituite in gran parte dalle FFP2.

 

Purtroppo le risposte positive alle nostre sollecitazioni terminano qui … Non ci riteniamo soddisfatti sulle tematiche riguardanti il POA 2020 e la convenzione sanitaria (Imenotteri e presidi sanitari con la regione).

 

Sul fronte POA 2020 una volta appreso dal Direttore che le risorse stanziate saranno le stesse degli scorsi anni e non ci saranno spostamenti importanti sulle varie voci del POA abbiamo subito fatto presente la nostra nota inviata solo alcuni giorni fa sia al Direttore che all’assessore regionale Priolo dove evidenziamo che le 10000 ore previste per la formazione e manovre operative, causa pandemia quest’anno probabilmente non si potranno svolgere e quindi avevamo proposto progetti alternativi (vedere nostra nota del 23.04.2020). La risposta del direttore ci ha lasciato perplessi e dubbiosi, infatti ci riferiva che la regione vuole mantenere quelle risorse con quello specifico capitolo e quindi trasformerà probabilmente l’intero monte ore(circa 10000) in corsi NBCR utilizzando metodi di formazione in modalità tali da evitare assembramenti etc,etc.

Abbiamo obiettato evidenziando che lo scorso anno la formazione/manovre NBCR in tutta la regione aveva impegnato solo 500 ore del monte ore complessivo e passare ad un impegno così imponente ci sembra assolutamente eccessivo ed anche da irresponsabili visto che avevamo proposto progetti volti a migliorare la sicurezza dei cittadini in particolari situazioni emergenziali, spiace evidenziare che su questo aspetto siamo stati gli unici ad avanzare proposte innovative ...ma tant’è!!!

Dopo questa nostra rigida presa di posizione abbiamo registrato da parte del Direttore una timida apertura ma noi non ci fermeremo qui e già dai prossimi giorni avvieremo contatti con la regione per fargli meglio comprendere la bontà delle nostre scelte.

 

Altra notizia poco piacevole riguarda gli accordi con la regione in ambito sanitario, anche su questo vi invito a leggere nostra nota del 27.04.2020 dove abbiamo segnalato gli aspetti positivi del progetto pilota sulla disinfestazione imenotteri e quindi chiediamo di estendere quel servizio “sperimentale” a tutti i comandi della regione.

Il direttore ci risponde che la regione riconferma lo stesso stanziamento dello scorso anno e quindi i casi sono 2 o riproponiamo lo stesso servizio sperimentale tenendo conto dei 4 comandi che più hanno lavorato su questa emergenza oppure rifiutiamo l’offerta e per l’anno 2020 non accettiamo le risorse, ovviamente come USB anche su questo aspetto non ci fermiamo qui e valuteremo le iniziative da intraprendere per rivendicare le risorse per tutti i territori al fine di garantire un servizio adeguato.

Ultima nota dolente riguarda la nostra richiesta di come sono stati utilizzati i risparmi ottenuti grazie alla convenzione per la sostituzione dei presidi sanitari sui mezzi VVF sempre in accordo con il servizio sanitario regionale, aspetto è bene ricordare che è stato rivendicato con forza dalla nostra O.S.

Al nostro quesito il Direttore risponde che i risparmi si sono tramutati in risparmi per il cittadino, a tal proposito abbiamo manifestato la nostra delusione, siamo assolutamente consapevoli che in qualche maniera quel risparmio corrisponde ad un beneficio per l’intera comunità ma ci sarebbe anche piaciuto vedere che a fronte di progetti all’ avanguardia andati a buon fine una quota di quei risparmi poteva venire utilizzata per la messa in sicurezza di tanti mezzi VVF della nostra regione … ma tant’è … registriamo anche su questo l’assordante silenzio delle altre OO.SS.

 

 

Per il Coordinamento Regionale USBVVF Emilia Romagna

Roberto Franca