CONSIDERAZIONI POA 2020 EMILIA ROMAGNA

USB scrive al direttore regionale ed all'assessore regionale di Protezione civile per proporre progetti inerenti il prossimo POA 2020 alla luce di quanto sta accadendo in questi ultimi tempi (pandemie e scenari emergenziali).

Bologna -

 

All’Assessore Regione Emilia Romagna Politiche Protezione Civile
Irene Priolo

Al Direttore Regionale CNVVF Emilia Romagna
Ing. Marco Ghimenti

 


Oggetto: POA 2020 Considerazioni.

 


Egregi, purtroppo le attuali criticità legate alla pandemia che sta interessando in maniera drammatica l’intero territorio nazionale e non solo, hanno messo in secondo piano la definizione del futuro POA che, come sappiamo, è stato sempre un valore aggiunto con cui la nostra regione ha valorizzato le sinergie con il CNVVF.
La USB è sempre stata propositiva, stimolando ragionamenti ed idee definendo di anno in anno progetti sempre in linea con le mutate esigenze del territorio, contribuendo a nuovi modelli organizzativi al fine di portare benefici in termini di sicurezza alla popolazione che vive o frequenta la nostra regione.
Entriamo ora nel merito del ragionamento POA 2020. La scrivente non ha oggi la situazione di quanto la regione intende stanziare in questo prossimo Piano Operativo Annuale, ma sicuramente, anche allea luce della pandemia che ci sta colpendo, alcune prime considerazioni possiamo già farle .
Se andiamo ad analizzare gli stanziamenti del 2019 vediamo che in quell’occasione furono disposte oltre 9350 ore per consentire al personale di fare diverse tipologie di formazione propedeutiche alla salvaguardia dei nostri cittadini e dei nostri territori. Come certamente saprete, attualmente le varie direttive emanate dagli istituti superiori che vigilano sulla sicurezza dei cittadini vietano nella maniera più assoluta queste forme di addestramento, che tra l’altro erano organizzate in modo tale che a queste “manovre formative” partecipasse personale VVF in maniera simultanea dall’intera regione.
Questo pacchetto di ore, se lo andiamo a suddividere in squadre composte da 3 unità per un servizio giornaliero di 5/6 ore e lo spalmiamo in ogni comando provinciale, prevedendo ovviamente 2 squadre dal comando di Bologna, significa che abbiamo una squadra dedicata a particolari servizi di soccorso in ambito territoriale per oltre 60 giorni all’anno.

Alla luce di quanto sta accadendo in questi ultimi tempi possiamo pensare ad utilizzare questo personale nell’ambito dei previsti servizi con gli enti locali per fronteggiare il Covid 19. Ci riferiamo in particolar modo a sanificazioni in ambienti sensibili ad alta frequenza di cittadini, richiesti dai vari COI sparsi nella nostra regione, oppure squadre da utilizzare per la sorveglianza di torrenti e corsi d’acqua, in previsione di eventi atmosferici monitorati dalle strutture nazionali e regionali di Protezione Civile come le allerta meteo con gravità da codice rosso etc, etc.
Siamo certi che questi ragionamenti non saranno ne esaustivi e neppure la panacea che risolverà tutti i problemi legati alle criticità che quotidianamente si verificano nella nostra regione. Riteniamo però che programmare anzitempo, anche alla luce di quello che sta avvenendo intorno a noi, possa dare un contributo per un ragionamento più ampio. Certi di un vostro riscontro,rimaniamo a disposizione per ogni eventuale approfondimento.

Si porgono cordiali saluti.
 


per il Coordinamento USB VVF Emilia Romagna

Roberto Franca