GENOVA, ALLUVIONE 2014- SPENDING REVIEW CONTRO SOCCORSO 1-0
CRONACA DI ORDINARIO CAOS
Lavoratori,
ancora una volta assistiamo increduli all’evolversi di una tragedia annunciata: un morto e due dispersi.
Il Comando di Genova, allineato alle disposizioni messe in atto dell’amministrazione centrale, decide di non dichiarare lo stato di emergenza e di affrontare con personale volontario la calamità... determinando lo scadimento del soccorso tecnico urgente... diremmo riordino centrato in pieno!!!
In questa compagine non mancano i “colleghi Nomadi del Soccorso” che chiamati arrivano dalle Regioni limitrofe. Ricordiamo come il pendalarismo lavorativo è una delle conseguenze più tangibili della spending review.
In questa disgrazia chi svolge il soccorso, rimane incredulo di fronte alle scelte scellerate, messe in atto da un’amministrazione che decide, non in base alle necessità della cittadinanza, ma solo in un’unica direzione “Risparmio”. A questo punto potremmo fare dei protocolli visto che vanno di moda: dichiarazione stato di emergenza solo dopo due morti e due dispersi......prima no...!!!perdonateci il cinismo ma questa verità addolora più noi che l’amministrazione!?!
Bisogna capire un concetto fondamentale: se nelle calamità si ha personale operativo appartenente al Comando, il servizio di Soccorso è molto più professionale, in quanto l’operatore conosce bene il suo territorio... questo non è sinonimo di ghettizzazione del soccorso ma è la valorizzazione delle proprie risorse!!!
In tutta questa Tragedia il Comando rimane senza timone in quanto il nostro “NUOVO” Comandante non c’è... ecco come la dirigenza periferica affronta le proprie responsabilità gestionali!!! Forse per loro è difficile accettare la realtà del fallimento e si preferisce nascondersi aspettando che tutto finisca.