AD UN MESE DAL NUOVO INSEDIAMENTO

ECCO IL VERO VOLTO DI UN DIRIGENTE ALLE PRESE CON UNA CATASTROFE

Genova -

Lavoratori,


abbiamo visto attuati in rapida successione una serie di comportamenti che meritano l'esposizione e l'esame attento. Durante un primo incontro tra i sindacati e il dirigente, lo stesso ha deciso il taglio e la riduzione del numero di 2 unità per turno attive del distaccamento aeroportuale senza tenere in alcuna considerazione le contrarietà tecniche espresse da USB.


Il dirigente sbrigativamente liquida il resto delle problematiche con un differimento della discussione a data imprecisata. Ad una successiva richiesta di USB per un incontro urgente sul depotenziamento generale dell'apparato di soccorso, il riassetto degli uffici amministrativi, l’analisi delle condizioni igienico sanitarie delle sedi di servizio, la mensa e altre varie, il dirigente periferico delega al funzionario responsabile del personale l'incontro, violando le norme che impongono al datore di lavoro l'interlocuzione diretta con le OO.SS..


Il giorno successivo le politiche di taglio e riduzione nonché l'assenza fisica e morale della dirigenza trovano un posto nello scenario catastrofico dell'alluvione, qua si può assistere all'equilibrismo di chi fino all'ultimo istante ha cercato di non raddoppiare i turni, ripiegando sul marasma della volontarietà, nel nobile intento di ubbidire al dettato del risparmio.


E quando l'emergenza finalmente, o disgraziatamente si irrompe, si passa alle 24 ore addossando ai lavoratori i richiami volontari... causando disagi a chi si trova nell'ennesimo groviglio inestricabile di cambi repentini, di turni che si accavallano, di squadre che giungono da fuori regione con 8 ore di cammino e vengono mandate ad operare, ecc... in definitiva, possiamo dire che tutto ciò che ormai conosciamo è difatto rimesso sulle spalle e sull'intelligenza di chi ogni volta risolve tutto “alla carlona”.


Alla regia di questo dramma in seconda battuta arriva il “comandante”, il quale dimostra da subito di essere un eccellente realizzatore delle politiche aziendali dell'amministrazione, colui che definisce i tagli “ottimizzazioni”, che si trova di fatto a fare i conti con gli effetti diretti e concreti con ciò che apologizza, il seguito della storia lo conosciamo ma ci adopreremo affinché lo conoscano anche i cittadini, le persone vittime dei disastri; visto che è a loro e a tutto il paese va spiegare il nostro progetto di “ottimizzazione di questa classe dirigente”.