Spending review al contrario

Lo sperpero continuo di danaro pubblico sotto gli occhi di tutti incentiva anche i Dirigenti del CNVVF...

 

Verona -

E' del 2 maggio scorso la nota del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Direzione Centrale per l'Emergenza e per il Soccorso area IV protocollo SAP 851-3406/Porti, in cui si rivede tutto l'assetto e la dislocazione di unità navali di soccorso del Corpo Nazionale VVF.

In essa, con la motivazione di rivedere i costi del Soccorso Tecnico Urgente,(come se fosse un lusso ed uno spreco di una nazione che si crede industrializzata sic!), si tolgono imbarcazioni di una certa stazza e si sostituiscono con altre più piccole con costi di manutenzione e mantenimento inferiori. In teoria.

La prima osservazione che ci viene da fare è che al momento dell'acquisto, qualcuno scelleratamente, abbia optato per delle imbarcazioni troppo "lussuose" e quindi onerose ed improponibili per il CNVVF, se così non fosse e non lo è (vedi allegato 1), qualcuno oggi altrettanto scelleratamente, le disloca in zone diverse dalla loro attuale sede o le dismette senza aver minimamente considerato i costi che questo comporta.

Non stiamo parlando del solo carburante! Se parlassimo di una imbarcazione che ad esempio, da Genova debba essere dislocata a Venezia, si valuterà il costo del carburante via mare oppure il trasporto via terra che ha anch'esso il suo impatto.

Parliamo nello specifico delle RAFF lacustri, quelle del lago di Garda, Maggiore e Como.

Quella di Garda ad esempio, attualmente ferma in attesa di 50 mila euro per riparare uno dei due motori, per essere trasportata a Trapani, innanzitutto deve essere "smontata" perché di dimensioni superiori al trasportabile. Poi la stessa deve tornare ai suoi cantieri navali in provincia di Rovigo ed essere predisposta per il mare aperto con le necessarie dotazioni di bordo e con il necessario circuito di raffreddamento "sostituito" ed adattato per la salsedine; quindi o via terra fin dove è possibile o via mare, trasportata fino a Trapani.

Consideriamo anche che l'imbarcazione che dovrà sostituire la stessa dovrà necessariamente viaggiare via terra quale trasporto eccezzionale!

Il costo di tutta l'operazione è stato valutato e quantificato? Moltiplicato per tre?

L'efficacia e l'efficienza del Soccorso Tecnico Urgente nei laghi laddove le onde superano anche i 6 (sei) metri? L'incolumità dei colleghi?

Al Direttore Centrale ing. Mistretta, interessava solo portare il totale delle imbarcazioni da 68 a 48 unità facendo un "semplice" taglio lineare o interessava ridurre le spese di mantenimento del Soccorso Tecnico Urgente in modo che rimanga efficiente ed efficace?

Moralmente, vedendo lo sperpero di denaro che si continua a perpetrare ai danni dei ceti più deboli della società e la mancanza o la carenza di un Soccorso Tecnico Urgente efficiente ed efficace va in questa direzione, diffidiamo l'amministrazione ad effettuare ulteriori tagli irrazionali ed indiscriminati a danno di tutto il Popolo Italiano; economicamente troviamo questa revisione di spesa a dir poco improduttiva, sciatta, miope, e priva di senso dal momento che, i costi di dismissione e/o trasformazione supereranno, sicuramente, quelli di mantenimento delle attuali imbarcazioni lacustri laddove si trovano ora.

Se così non fosse vorremmo visionare dei preventivi di spesa di tali operazioni e sottoporli, magari, al vaglio di qualche commissione economica nominata ad hoc!