SE SON ROSE FIORIRANNO!

Il Comandante di Catania è spesso costretto a non rendere operativi alcuni distaccamenti durante i turni - permane lo stato di agitazione

Catania -

 

Non ci fidiamo? Se non arrivano il 50% di risposte, sarà sciopero, pertanto è già un passo avanti rispetto al passato, dove automaticamente si era costretti a dichiararlo immediatamente. Quindi permane lo stato di agitazione dei vigili del fuoco di Catania. Così come spiega Carmelo Barbagallo, rappresentante dell'esecutivo regionale dell’Usb, l’Unione Sindacale di Base.
Questi i punti vertenti da anni che sono stati discussi col direttore regionale Gaetano Vallefuoco e col comandante provinciale etneo Giuseppe Verme:


1 Corsi di formazione insufficienti

2 Carenza di dispositivi di protezione, di borsoni, divise, nomex, caschi, ecc.....

3 Mancanza di unità di sommozzatori per completare l’organico in modo da assicurare anche il quarto turno di servizio

4 Carenza di fondi per la manutenzione delle sedi di servizio e degli automezzi

5 Riclassificazione delle sedi di servizio

6 Carenza di personale amministrativo (e vestiario da indossare nelle emergenze)

7 Modalità di richiamo del personale operativo quando si verificano micro emergenze

8 Mancato rispetto delle leggi speciali

9 Uso improprio del personale specialistico nautico

Il direttore regionale Vallefuoco, si è impegnato a "richiedere la mobilità straordinaria su Catania e altri Comandi della Sicilia non appena avrà aggiornato la situazione delle dotazioni organiche effettive per le varie sedi regionali al netto delle entrate e delle uscite previste dalle leggi speciali"; per quanto riguarda la scandalosa carenza di vestiario ha assicurato che si farà carico di “verificare la situazione delle richieste pervenute dai vari Comandi della Sicilia al Consegnatario regionale per le richieste di vestiario e di dispositivi di protezione” e per il terzo punto, quello sul Nucleo Sommozzatori, ha risposto che “quello di Catania è sotto osservazione (scandaloso, 1° in Sicilia come statistica e tra i primi in Italia), insieme con quello di Sassari, per l’eventuale definizione dell’operatività su quattro turni anche durante i servizi notturni, che sarà definita a breve dal Dipartimento”.
Sono gli unici interventi del massimo dirigente regionale messi nero su bianco sul verbale di conciliazione.
Non appena finirà l'emergenza sisma, invierà al dipartimento le criticità siciliane, su tutte quelle di Catania "noi staremo attenti e vigili che ciò avvenga". Per il resto, ha risposto solo l'ing. Verme. Il Comandante di Catania ha confermato le problematiche sottoposte dalla USB VVF e ha ricordato gli impegni presi anche dal sottosegretario Candiani sulla riclassificazione delle sedi di servizio, che permetterebbe l’indispensabile aumento dell’organico operativo sul territorio etneo.
Lo stesso Comandante ha fatto mettere a verbale che “a seguito delle carenze di organico e delle assenze per malattie del personale è costretto a rendere non operativi 1 o 2 distaccamenti durante i turni di servizio (non appena finirà l'emergenza, scatterà l'emergenza VVF Catania). Tale situazione crea una seria criticità al sistema di risposta al dispositivo di soccorso provinciale”.


Nel pomeriggio del  28 gennaio intanto, a Messina i rappresentanti regionali, Carmelo Barbagallo, Mario Moretto e Placido Moretto, hanno consegnato dei documenti al sottosegretario Candiani e hanno esposto le problematiche del territorio, ribadendo che si apprezza la presa di coscienza ma ora bisogna passare ai fatti.

 

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