REVISIONE ED AGGIORNAMENTO DELLA CIRCOLARE 1/2011

Nazionale -

Al Ministro dell'Interno
Prefetto Luciana LAMORGESE


Al Viceministro dell’Interno

Sen. Vito Claudio CRIMI

 

Al Viceministro dell’Interno

On. Matteo MAURI

 

Ai Sottosegretari di Stato per l’Interno

On. Carlo SIBILIA, dott. Achille VARIATI

 

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

Prefetto Salvatore Mario MULAS


Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Fabio DATTILO

Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
 

 

Oggetto: considerazioni su Vostra proposta di revisione ed aggiornamento della circolare 1/2011 - Uniformi per il personale del Ruolo Tecnico Professionale

 

Egregi,

dopo aver accettato il vostro prezioso consiglio di reperire “su uno dei siti internet delle Organizzazioni sindacali” la vostra proposta di revisione ed aggiornamento della circolare 1/2011, informandovi che riceverete nei prossimi giorni notifica da parte degli organi preposti alla vigilanza di eventuali comportamenti antisindacali, vorremmo entrare nel merito della discussione.

Consentiteci di dire che avete confezionato un prodotto troppo macchinoso, sicuramente non adatto ai vari attori del corpo nazionale (dai dirigenti del CNVVF al personale operativo e amministrativo) che, in situazioni di emergenza, devono gestire numerose criticità con tempi di risposta non paragonabili alla normale gestione della struttura del CNVVF in momenti non emergenziali.

Ci dispiace dare un giudizio cosi tranciante, perché leggendo tra le oltre 180 pagine della Vostra proposta di organizzazione abbiamo visto anche importanti affermazioni che sono assolutamente condivisibili, come ad esempio le timide aperture ad un sistema integrato del soccorso con gli altri enti che partecipano al sistema integrato di protezione civile. Però anche qui, nonostante le Vostre importanti enunciazioni, poi continuate a crearvi un mondo chiuso progettando campi base faraonici, iperstrutturati, messi in piedi dalle strabordanti quantità di organico del personale VVF. Vi diamo comunque un plauso per la previsione di sinergia con altri enti nella costruzione, ma ad ogni modo siamo certi che, non avendo gettato le basi adeguate per tali collaborazioni, alla fine saranno necessari decine e decine di uomini per la costruzione dei campi, per il loro mantenimento, per le cucine.

Questo è il vostro fallimento più grande: voi che siete i diretti interlocutori con la politica, con chi è titolato a governare il nostro paese, non siete riusciti a fare passare un concetto fondamentale e cioè che un moderno sistema integrato del soccorso poggia le basi solo su una importante sinergia con tutti i soggetti e gli enti titolati al soccorso.

Siamo contenti di apprendere, sempre seguendo il “vostro consiglio”, che anche altre OO.SS finalmente si accorgono che occorre la nostra presenza nei piani comunali, provinciali e regionali di Protezione civile, ma tutto ciò non basta. Leggere nella vostra proposta che per emergenze provinciali occorre predisporre un apparato faraonico, e, consentiteci, anche obsoleto, ci fa dedurre che non avete avuto la capacità di distinguere le varie emergenze che ci colpiscono ciclicamente e in vari periodi dell’anno, e che per poco tempo mettono in crisi l’apparato provinciale del soccorso.

La vera sfida non è quella di una revisione della circolare in oggetto, ma serve una legge che riveda la riorganizzazione complessiva dell’apparato del soccorso in situazioni emergenziali. Ci spiace constatare che in questi anni nei vostri incontri istituzionali non siete riusciti a fare passare questo semplice concetto.

Ma entriamo nel dettaglio analitico della vostra bozza:

Parte Prima

1.1 Si fa in riferimento in premessa alle sinergie con la Protezione Civile e poi non si codificano procedure che le contemplino, questo lo evinciamo leggendo le esemplificazioni adottate in funzione al livello di allarme (Scheda 1, non annesso come erroneamente avete scritto). Nello specifico segnaliamo che nelle emergenze di tipo locale non sono previste sinergie operative se non una timida posizione quando indicate la partecipazione di rappresentanti VVF ai COC o se attivati i CCS. Riuscite a fare peggio non menzionando nulla neppure sulle emergenze regionali e non riproporre la partecipazione di nostri rappresentanti nei COC e CCS, anche qui si commette l’errore di non ricercare sinergie con gli altri enti che partecipano al sistema integrato del soccorso ma vi limitate a dare la possibilità di attivare convenzioni per l’uso di mezzi speciali con altre ditte specializzate! Un plauso vi va fatto sulle emergenze Nazionali quando prevedete la possibilità di attivare presidi temporanei presso strutture assicurate dalle autorità comunali , provinciali e regionali e non si capisce come mai questo non viene richiesto nelle emergenze locali e regionali.

1.2 Le nostre critiche in premessa su quanto macchinoso, burocratico ed obsoleto avete confezionato per un sistema che lavorando in emergenza dovrebbe essere più snello trova la sua massima espressione in questo capitolo , infatti avete emanato a “solo titolo esemplificativo!) 7 pagine di scheda 2 che regolano le attività di funzione dei sistemi ICS.

1.2.2. Sembra incredibile che nella gestione delle fase di preallerta le nostre azioni siano solo quelle di pianificare sistemi di risposta interni senza pensare ad interagire con altri enti (Servizi meteo, servizi guardie costiere, servizi protezione civile, servizi carabinieri forestali etc,etc) a seconda dell’emergenza!. Tutte queste criticità le rileviamo sino al punto 1.2.7. (stato di emergenza di livello regionale).

1.2.8. In questo aspetto finalmente si affronta il tema delle sinergie con altri enti ma riusciamo ad evincerloe solo attraverso l’allegato competente in quanto nella circolare non si fa menzione.

Parte seconda

2.2 Colonna mobile regionale: si fa un intelligente riferimento all’articolo 8 della legge 996/70 ma si citano solo direttori regionali e interregionali ma non si menzionano minimamente i comitati regionali di protezione civile propedeutici ad una colonna mobile regionale integrata!

Sempre in quest’articolato contestiamo le modalità del richiamo dove si cita di un massimo del 70% per sopperire il reintegro di unità mobilitate.

Pianificazione della risposta operativa: anche qui si pecca di superbia in quanto demandiamo alle sole nostre strutture territoriali di predisporre i piani di emergenza relativi al territorio.

2.3. Esercitazioni:condivisibile l’articolato ma neppure un accenno ad esercitazioni integrate.

Fasi operative:prevedere a parte della predetta circolare un importante riconoscimento per il personale si vede costretto a lasciare la propria vita extraprofessionale e proiettarsi in missione per giorni e giorni.

Parte terza

3.1.1. Compiti del comando VF colpito dall’evento: Si richiede di specificare compiti, soggetti titolati e funzioni delle sale operative di coordinamento provinciale e locale, analoga richiesta anche per quel che riguarda il punto 3.1.2. (compiti Direzione Regionale).

3.2.1. Analoga richiesta per schema compiti comando colpito da calamità nazionale.

3.2.2. Come sopra ma con compiti Direzione regionale colpita dall’evento. Spiegare le motivazioni che vi hanno indotto a trattare i compiti di coordinamento di squadre non VF dall’ICS che nelle funzioni riportate a pag 29 non prevede figure specifiche a questo compito.

Parte quarta Unità organizzative di risposta operativa per la pronta mobilitazione.

4.2. Al punto 18 Modulo base contrasto rischio acquatico indicate che “se disponibile viene movimentata congiuntamente al modulo salvataggio acque profonde (MO.SMZT)” si chiede di sostituire con “Viene movimentato congiuntamente al modulo salvataggio acque profonde (MO.SMZT) dell’area di competenza”, stessa modifica al punto 19 Modulo medium contrasto rischio acquatico. Dal punto 30 al punto 33 vengono messe nero su bianco le nostre dure critiche in premessa, non è da paese moderno che si vuole porre all’avanguardia del soccorso internazionale pensare che in momenti di vere emergenze possiamo distogliere dal servizio di soccorso 54 unità operative per il montaggio e la manutenzione della logistica (media o pesante) e delle cucine (leggero o pesante). Al punto 48 “Elisoccorso” nella composizione aggiungere N° 2 SMZT per scenari di rischio acquatico. Considerare prioritario questo assetto in caso di queste tipologie di emergenza con personale SMZT.

Parte quinta

5.1.Logistica e autonomia logistica. Oltre ai moduli da voi individuati come avete tra l’altro previsto per la logistica lunga durata dove prevedete sistemazione in strutture esistenti la stessa va prevista anche per logistiche leggera e logistiche di medi durata ma per fare ciò occorre stimolare e pretendere la nostra presenza nei piani territoriali di protezione civile.

 

In riferimento, invece, alla nota in oggetto, alla nota prot.n.21493 del 5 Dicembre 2018 e la nota prot.n.839 del 9 Gennaio 2019 di Codesta Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali, dove si evince da quest’ultima l’acquisto di 1.300 uniformi da distribuire per il personale appartenente al Supporto Amministrativo Tecnico ed Informatico, oramai non più denominato così ma bensì Personale del Ruolo Tecnico Professionale come da D.Lvo 127/2018, e da indossare in occasione della partecipazione degli stessi ad attività emergenziali si rappresenta quanto segue: in base al D.Lvo 64/2012 “Regolamento di servizio del CNVVF” art.19 comma 1d e comma 1f” recita: “1. Salvo quanto disposto nei commi 2, 3 e 4, il personale dei ruoli operativi del Corpo nazionale (e aggiungiamo dei Ruoli tecnici Professionali così come indicato nel D.Lvo 127/2018), in orario lavorativo, e con riguardo alla propria specificità professionale e di ruolo, indossa l'uniforme in tutte le circostanze e secondo le modalità indicate dall'Amministrazione e comunque:

d) nell'espletamento di servizi di guida di automezzi dell'Amministrazione;

f) nei servizi di istituto che comportano esigenze di qualificazione immediata.

Lo stesso D.Lvo 127/2018 al Capo IV (Ruoli tecnico-professionali del personale non direttivo e non dirigente). — Sezione I (Istituzione dei ruoli tecnico-professionali). — Art. 68 (Istituzione dei ruoli). — 1.recita: “Sono istituiti i seguenti ruoli tecnico-professionali del personale del Corpo Nazionale:

a) ruolo degli operatori e degli assistenti;

b) ruolo degli ispettori logistico-gestionali;

c) ruolo degli ispettori informatici;

d) ruolo degli ispettori tecnico-scientifici;

e) ruolo degli ispettori sanitari.

L’art.70 comma 1 dello stesso D.Lvo 127/2018 prevede che chi appartiene al Ruolo Tecnico Professionale può essere abilitato alla guida di veicoli con l’ausilio di dispositivi supplementari acustici ed ottici inseriti.

A motivo di ciò e a maggior ragione come evidenziato nel D.Lvo 64/2012 è necessario indossare l’uniforme esulando dai soli casi emergenziali. Lo stesso art.8 comma 3 del D.Lvo 64/2012 recita: “Il personale è tenuto ad avere cura dell'uniforme di servizio,in quanto la stessa costituisce elemento di dotazione individuale che, in relazione alla natura dei compiti istituzionali e del contesto ambientale e/o temporale in cui il personale opera, è funzionale alla sicurezza dell'operatore ed assicura l'immediata riconoscibilità della qualifica rivestita”. Per coloro che appartengono ai Ruoli Tecnici Professionali l’indossar l’uniforme non solo è indice di rispetto delle regole indicati nei decreti sopracitati, ma tende a migliorare ulteriormente l’immagine del CNVVF dal momento che il CNVVF è uno ma con ruoli ben distinti e ben definiti. Ecco perché sarebbe opportuno che chi appartiene al Ruolo Tecnico Professionale al pari del Ruolo Tecnico Operativo indossi l’uniforme di servizio in base al ruolo e grado di appartenenza. Inoltre l’uso dell’uniforme e dei vari DPI in dotazione sarebbe nel pieno rispetto delle regole del D.lvo 81/08. In virtù di quanto evidenziato si chiede che le uniformi acquistate non solo siano per coloro che abbiano dato adesione per le fasi emergenziali, ma siano per tutti nessuno escluso e che al momento della ricezione della stessa che venga prontamente indossata nel pieno rispetto delle regole sopracitate. Ciò indica che se necessita fare ulteriori acquisti di uniformi ove mancanti che si provveda al più presto a fare ciò in modo che tutto il Personale del Ruolo Tecnico Professionale abbia la sua uniforme.

In attesa di riscontro si porgono i saluti di rito.

 

il Coordinamento Nazionale USB VVF