Torino: USB non concilia!
Il 29 maggio si è svolto presso il Comando VVF di Torino l’incontro per il tentativo di conciliazione a seguito dello stato di agitazione indetto da tutte le sigle del Comando.
Ribadiamo subito che insieme alle altre OO.SS. presenti al Comando USB non ha ritenuto ci fossero le condizioni per giungere ad una conciliazione.
Lo stato di agitazione era stato avviato sostanzialmente su quattro punti:
- Relazioni sindacali
- Dispositivo di Soccorso
- Formazione
- Pagamento ore straordinario per i rimpiazzi
In sintesi la posizione USB:
RELAZIONI SINDACALI: abbiamo riabito che le relazioni sindacali hanno la stessa dignità di tutte le altre incombenze a cui deve sottostare un Dirigente del CNVVF cosa, che a ns. avviso, al Comando di Torino non avviene, in quanto negli ultimi incontri si è avuta la sensazione che gli stessi siano stati fatti nei ritagli di tempo del Dirigente provinciale. Nel metodo abbiamo rappresentato che il Dirigente provinciale si presenta con dei pacchetti di disposizioni già predisposti e sulle quali non è disponibile ad alcuna mediazione e non dà risposte alle OOSS; addirittura, l’incontro del 06/04 è avvenuto dopo la pubblicazione della disposizione, oggetto dell’incontro, venendo meno alla dovuta informativa.
DISPOSITIVO DI SOCCORSO: dal mese di febbraio abbiamo un dispositivo di soccorso ridotto all’osso, con la motivazione che era necessario ridurre il monte delle ferie residue del personale; da subito abbiamo contrastato la scelta del Comando, in quanto avrebbe comportato una diminuzione dell’efficacia del soccorso oltre ad aumentare i carichi di lavoro sul personale, oltre al fatto che in alcuni settori l’incidenza di tale scelta sarebbe stata molto limitata (autisti) e alla fine abbiamo avuto ragione, tanto è vero che si è dovuto prolungare anche per il mese di maggio tale dispositivo di soccorso; evidenziamo che ancora oggi, arrivati alla fine del periodo di presunta “emergenza ferie,” non abbiamo avuto un solo dato che giustificasse questa scelta nonostante siano stati richiesti e promessi. La cosa che noi riteniamo ancora più grave è la situazione della sede di servizio aeroportuale dove con gli attuali numeri è pressoché impossibile effettuare il soccorso ed anche l’ordinaria gestione della sede stessa (avevamo chiesto una deroga ma non abbiamo avuto risposta); nel corso dell’incontro del 06/04 abbiamo chiesto di sapere cosa sarebbe successo il 01/06 per quanto riguarda il dispositivo di soccorso, in quanto sarebbe tornato operativo il dispositivo di soccorso che ha determinato il presunto accumulo di ferie (ovviamente senza riposte e senza che si sia ritenuto opportuno aprire una confronto su come eventualmente modificare il dispositivo di soccorso; stessa cosa per gli affiancamenti del personale in SO); abbiamo chiesto in entrambe le riunioni il rispetto completo dell’art.24 del dpr 121/22 sulla fruizione dei congedi. Abbiamo chiesto chiarimenti sulle nomine del Capi e Vice Capi Turno Provinciali, in quanto in queste nomine abbiamo assistito a tutto: demansionamento, norme citate non più in vigore ed applicate altre, quali la rotazione degli incarchi, ma solo per alcuni, oltre all’anomalia della mancata nomina del vct del Turno B, nonostante il dirigente si fosse impegnato a concludere la nomina entro aprile.
Abbiamo rappresentato la criticità dell’assegnazione dei nuovi IA.
Abbiamo chiesto al Capo del Corpo se sia normale mettere il personale in ferie d’ufficio e poi fare richiami in straordinario.
FORMAZIONE: parliamo anche della formazione sempre nell’ambito delle relazioni sindacali, si avviano corsi con criteri di accesso ogni volta diversi, in quanto devono adattarsi alle esigenze del comando, caso scuola è quanto accaduto con il corso NBCR III livello, ne parliamo solo per rappresentare come si agisce all’interno del comando in quanto il corso è già stato effettuato; si evidenzia la necessità, condivisa e condivisibile, di un corso NBCR III livello in quanto profilo professionale carente all’interno dei turni (salvo che in questi quattro mesi non abbiamo avuto problemi ad avere un dispositivo di soccorso senza il nucleo regionale NBCR); si motiva la necessità del corso per coprire le carenze nei turni e poi il 25% (2 su 8), è personale che non è nei turni; sino all’assurdo di impedire le legittime aspettative alla mobilità interna, a coloro che avessero avuto intenzione di fare domanda.
STRAORDINARI: sempre sul tavolo la questione del personale in rimpiazzo presso altre sedi di servizio a cui non vengono riconosciute le ore di straordinario per recarsi presso tali sedi.
Per quanto riguarda le risposte della Dirigenza, si sono limitate ad impegni generici su pianificazione di incontri e ribadire che la stessa si muove all’interno delle norme vigenti (cosa che nessuno ha mai messo in dubbio); riteniamo che però la perla sia stata quando si è affermato che non è stato possibile procedere all’emanazione di una nota riguardate il dispositivo di soccorso in quanto lo stato di agitazione ha bloccato ogni forma di confronto.
Crediamo che da questa breve sintesi dell’incontro, si possa perfettamente capire per quale motivo questo coordinamento provinciale non ha potuto conciliare, riteniamo che non vi sia stato alcun passo da parte della dirigenza verso le legittime aspettative del personale.
In allegato:
verbale dell’incontro e nota a verbale USB; CGIL; CONFSAL; CONAPO
il Coordinamento Provinciale
USB VVF TORINO