TLC di Catania

Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Prefetto Paolo Francesco TRONCA

 

Catania -

Egregio Capo Dipartimento,

abbiamo avuto modo di scrivere in data 21 luglio 2007 prot. n° 27/07, agli organi tecnici di questo Dipartimenti per sottolineare lo stato di disagio che il personale in oggetto è costretto a  subire giornalmente.

Dopo qualche informativa e intervento verbale nel merito, la questione si è ulteriormente aggravata. Le riassumiamo il problema sinteticamente, poiché apprezzeremmo  un suo puntuale  intervento allo scopo di  restituire dignità al lavoro svolto da questo gruppo.

Sono stati effettuati dei passaggi di ruolo di alcuni operatori del TLC a Vice collaboratore tecnico/informatico, gli stessi, con nota datata 28.1.2008, hanno fatto richiesta alla direzione regionale della Sicilia di conoscere l’organigramma e i relativi compiti e/o funzioni.

Ad oggi siamo ancora in attesa di riscontro pertanto  i lavoratori in questione si trovano senza direttive. Ci si lamenta  spesso di carenza di professionalità e ci permettiamo il lusso di marginalizzare lavoratori e professionisti, di alienarli nei loro ambienti lavorativi calpestando   la loro  dignità.

Aggiungiamo che i locali attualmente utilizzati per le attività dei TLC non sono inidonei e soprattutto divisi in due moduli, cioè  una parte dei lavoratori ha accesso a tutte le strumentazioni i restanti sono esiliati  sopra un soppalco a modo di “pollaio”.

La medesima suddivisione avviene per l’utilizzo delle vetture e per i servizi d’istituto che sono accessibili solo a pochi, dei quali si lamenta la mancanza assoluta di  programmazione dei lavori e pianificazione degli stessi.

Altre discriminazioni ed azioni al pari del  mobbing vengono perpetrati nei confronti di questi lavoratori,  relativamente  alle principali attività inerenti a tale specializzazione e precisamente in merito all’istallazione dei ponti radio, controllo manutenzione telecontrollo, taratura ordinaria e straordinaria.

Concludiamo segnalandole che  tutto il personale è stato parificato, attraverso fregi ed altro, escluso i “mobbizzati” e riposti nel “pollaio”.

Alla luce delle considerazioni su esposte, riteniamo che  la questione non sia degna di un paese civile e nemmeno sostenibile dalla nostra amministrazione, pertanto  prima di intraprendere legittime azioni sindacali, sollecitiamo  ulteriore intervento di codesto Dipartimento.