TAVOLA ROTONDA DELLA USB SUL TEMA VIGILI DEL FUOCO E PROTEZIONE CIVILE
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è da sempre in prima linea su ogni catastrofe, calamità sia di micro che macro emergenza grazie alla vasta gamma di competenze e professionalità che con gli anni ha sviluppato, affinato e portato al massimo rendimento.
Certo non sarà mai l’unico e indiscusso Corpo che potrà risolvere tutto da solo.
La collaborazione con gli altri enti statali è fondamentale per l’ottima riuscita della salvaguardia della pubblica e privata incolumità.
Certamente la competenza degli organi statali predisposti al territorio (forestale per i boschi e vegetazioni, guardia costiera e marina per gli interventi in mare e così via) ha la sua importanza, ma la reperibilità H24 da noi svolta ci obbliga ad essere sempre e per primi presenti su ogni scenario e prendere immediatamente iniziative per l’immediato soccorso.
Ecco che da anni noi chiediamo la centralità per quanto riguardia tutto quello che compete la Protezione Civile di persone, animali e territorio.
L’apporto in corso di opera degli altri organi sarà per noi fondamentale in quanto, come detto, specifico per il loro ruolo.
L’opera poi di supporto logistico ed assistenziale (fondamentale e complementare al soccorso) sia assicurata dal personale volontario della Protezione Civile quale logistica dei campi base, assistenza sanitaria, morale e psicologica dei soccorsi e dei soccorritori ed anche un lavoro oscuro ma non di minore importanza come il ripristino delle originarie condizioni di sicurezza e vivibilità.
La tragedia della nave Costa Concordia ne è un esempio in quanto noi prima degli altri abbiamo percepito sensazioni che si trattasse di qualche cosa ben più grave di quello segnalatoci e per questo senza specifiche richieste ci siamo immediatamente attivati con le nostre squadre coadiuvate da quelle specialiste d’intervento in mare e zone impervie (sommozzatori e s.a.f.) e grazie poi alla popolazione gigliese e la macchina di Protezione Civile solertemente attivata dal sindaco dell’isola ha potuto alleviare, confortare e assistere a 360 gradi gli sfortunati naufraghi sia sull’isola che in terraferma.
Così come si potrebbe parlare dell’emergenza neve di fine gennaio della quale la collaborazione tra noi e la Protezione Civile ha permesso nel breve giro di soli 10 giorni di risolvere l’isolamento, il bisogno sanitario e di sopravvivenza dei molti nuclei familiari dispersi nelle campagne del comprensorio amiatino e dell’entroterra della provincia grossetana.
Per questo siamo qui a chiedere che nella nuova riforma della protezione civile il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sia messo al centro delle operazioni ed organizzazioni del soccorso, trovando protocolli d’intesa ben precisi con tutti gli altri enti statali, ponendo fine alla rincorsa alla notorietà ed alla superbia di chi vuole prevaricare l’importanza e l’immediatezza, anche senza specifici protocolli, dei Vigili del Fuoco.
La conta del numero di arruolati, il sostegno politico per avere più o meno finanziamenti deve far capire che sono solo manovre contro chi davvero ha bisogno.