"SUPPLICA"

Catanzaro -

Al capo dipartimento dei vigili del fuoco  f.p. tronca

 

Signor Capo Dipartimento,

ci scusi l’irriverenza di rivolgerci a lei con una supplica, purtroppo i tempi e le evoluzioni della vita cambiano da momento a momento e visto le dimissioni del papa e la sua autorevolezza dobbiamo per forza di cose supplicarla.

Con questo non vuol dire che ci siamo convertiti, diciamo una debolezza dell’anima!

Capo dipartimento: in tempi passati abbiamo abusato con alcuni termini nel descrivere le attività del dirigente del comando di Catanzaro facendolo passare per un cattivo amministratore, a tal punto che lei ha pensato, giustamente, se  mi dicono che non sa amministrare meglio lasciarlo a fare danni in Calabria esaudita che rovinare altri posti.

Ce ne scusiamo per quanto affermato e ci ricrediamo su tutto, capo dipartimento vogliamo che lei dia una giusta collocazione a questo bravo, anzi meraviglioso amministratore, capo dipartimento, se possiamo suggerire un posticino che si addice sarebbe averlo nel suo staff, siamo certi che qualificherebbe e valorizzerebbe lei come capo dipartimento, ( non si senta offeso lo sappiamo che non ne ha bisogno ma un tocco di qualità superiore non guasta mai!)  ma tutto il corpo nazionale, pure noi in periferia saperlo al suo fianco ci sentiremmo gratificati di lavorare nelle attività di soccorso.

Capo dipartimento, ci scusi se insistiamo ma ormai sono anni che godiamo noi del suo bon ton del suo sauveur fare, della sua delicatezza nei rapporti con la società e con i dipendenti tutti; dal precario che viene buttato fuori dal comando, all’impiegata che gli porge una pratica, ai vigili del fuoco che per loro sfortuna devono relazionarsi.

Poi capo dipartimento non le diciamo i rapporti con le istituzioni; in questo campo abbiamo superato la decenza umana, tanto per capire la sensibilità, la correttezza, la diplomazia, ma soprattutto l’immagine tanto decantata da lei che bisogna recuperarci; questo dirigente cui noi ci pregiamo nuovamente di rivolgerle la presente supplica: nelle manifestazioni ufficiali di tutti gli enti dello Stato. passa non una ma due volte davanti al plotone del “present..armmmm “  per farsi fare il picchietto d’onore… capo dipartimento, questo si che vuol dire essere uno che sa il fatto suo!!!!!

Ma non solo capo dipartimento, si ricorda l’intitolazione del campetto di calcio  dove quei “rimbambiti” di vigili volevano materne la forma fisica facendo sport – quel campetto che volevamo intitolare al collega deceduto che lo aveva creato – quel campetto cui tutti i cattivi che avevano apposto una targa ricordo si sono buscati una contestazione e qualcuno una denuncia penale… quel campetto dove tutti i corvi neri ed i preti pedofili ( non per problemi con i bambino … ce ne guarderemmo bene .. ma hanno altre perversioni con i vigili !! )  a rimorchio dell’iniziativa proclamarono il loro interessamento e l’intitolazione immediata del campetto. !!!  bene quel campetto GIUSTAMENTE ha pensato di chiuderlo per evitare che il personale sudi e possa prendere qualche “punta” !! cosi come la palestra, cosi come il TAE KWON DO, cosi il calcetto per i bambini, cosi la sezione pugilistica..ecc.

Capo dipartimento solo l’ultima per non tediarla e per ragioni di spazio: ora oltre ad essere bravissimo e anche furbissimo; dopo la distruzione delle attività fisiche e motorie, aver “cacciato” il consiglio direttivo, alle elezioni degli organismi ha mandato un impiegato a rappresentarlo senza titolo e rimediando l’ennesima figura d’immagine positiva per il corpo – ma l’astuzia lo ha portato a convocare quel consiglio direttivo (illegittimo) con una serie di missive adducendo a puri errori materiali le date delle convocazioni..eeecc… capo dipartimento, le alleghiamo la prima e la seconda convocazione per farle capire tutta l’arguzia di cui riteniamo ella si possa avvalere.

L’importante che questa supplica vada a buon fine, in questi giorni pre-pasquali ricordandole che siamo già stati in croce tantissimo tempo, ora sarebbe il momento della resurrezione. Capo dipartimento non chiediamo troppo ci basta un “qualunche”.