STATO DI AGITAZIONE USB A PADOVA
A: Capo del Corpo Nazionale
Vice Capo Dipartimento Vicario
Ing. Gioacchino GIOMI
Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco , del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Prefetto Dott. Bruno FRATTASI
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo Ufficio di Staff
Viceprefetto Dott.ssa Roberta LULLI
Ufficio di staff del Capo Dipartimento
Ministero dell’Interno
Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della Difesa Civile
Ufficio III Relazioni Sindacali – Capo Ufficio di Staff
Dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
Direzione Interregionale Veneto e T.A.A.
Ing. Fabio DATTILO
Prefetto di Padova
Dott. Renato FRANCESCHELLI
Comando Provinciale Vigili del Fuoco Padova
Ing. Vincenzo LOTITO
OGGETTO: Dichiarazione dello stato d’agitazione di categoria - volontà di promuovere lo sciopero Provinciale della categoria Vigili del Fuoco - richiesta del tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche
La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all’oggetto, con la proclamazione dell'immediato stato di agitazione del personale del CNVVF chiede l'attuazione della procedura di raffreddamento ai sensi della normativa in vigore.
Il ricorso alla mobilitazione del personale Vigili del Fuoco, che si riserva di promuovere lo sciopero provinciale della categoria, è determinato dalla mancanza di risposte a nostre note (prot. 2 del 18/01/2018 sollecitata con prot. 9 del 20/02/2018 e prot. 8 del 18/02/2018).
Per il prot.2 e 9 si chiedeva di modificare la procedura di compilazione di un questionario previsto dal T.U. 81/08 in quanto non si garantisce il rispetto della privacy e dell’anonimato (D.Lgs 196 del 2003).
Con prot. 8 invece si chiedeva un incontro per meglio rappresentare le problematiche emerse dal comportamento “singolare” del dirigente di Padova, il quale informava le OOSS di un riequilibrio del personale operativo che puntualmente è stato disatteso con l’emanazione di un odg senza informare le OOSS e senza valutare gli equilibri delle sedi e dei turni, rigettato da due OOSS che rappresentano la maggioranza dei lavoratori. Adottando una modalità assai imperiosa e autoritaria ha movimentato il personale come fosse una pedina in uno scacchiere, senza necessarie esigenze di servizio ma basandosi su valutazioni e pareri “elaborati” da taluni soggetti verso altri. Dei veri e propri “rumors” che vanno ad accentuare le problematiche venutesi a creare tempo addietro con la nomina dei primi e secondi CS nei distaccamenti e che USB aveva segnalato come mancato rispetto della graduatoria.
Il dirigente non ha motivato le scelte nemmeno con i diretti interessati, i quali hanno richiesto spiegazioni tramite incontri separati e note al comando senza ottenere giustificate risposte, ottenendo piuttosto in alcuni casi delle “non risposte”. Questo dimostra la mancata considerazione dell’aspetto umano correlato al lavoro ed una mancata valutazione delle singole situazioni sentendo i diretti interessati. Una grave mancanza che “stona” rispetto alle continue affermazioni dello stesso dirigente il quale dice di “tenere ai propri uomini”
Osserviamo inoltre come dal suo insediamento, dopo una prima fase di stallo, vengano emanate in continuazione disposizioni di servizio e ordini del giorno che riguardano l’organizzazione del lavoro, quindi di prerogativa sindacale, senza la consolidata e normata prassi.
Consideriamo che lo stesso dirigente di Padova stia “lavorando” in maniera molto disinvolta, padronale e senza nessuna considerazione dei lavoratori del comando.
Questo atteggiamento da parte della dirigenza del Comando di Padova non è più tollerabile.
Per questi motivi e per altri che ci riserviamo di esporre nelle sedi opportune, la Scrivente proclama l’immediato stato di agitazione secondo le procedure vigenti.
Si preannunciano forti azioni di protesta anche attraverso i canali di informazione.