"IL SULTANO E I SUOI GIANNIZZERI"
QUANDO UN DIRIGENTE SI ACCORDA SOLO CON ALCUNI
Non ne possiamo più di un dirigente che trascura alcune OOSS e non segue le corrette relazioni sindacali.
Nei giorni scorsi, dopo svariati mesi di ritardo, il “sultano” ha pensato bene di dare seguito alla procedura di mobilità interna e, come al solito, si è accordato con alcuni suoi “fidi giannizzeri” senza innanzitutto informare le Organizzazioni Sindacali.
Abbiamo richiesto incontro e dopo un tam tam di volute incomprensioni l’abbiamo ottenuto, programmato oggi ma a tavoli separati !!!
Come ben saprete USB è sempre stata contraria ai tavoli separati e coerentemente abbiamo chiesto il rinvio dell’incontro ad altra data dove poter confrontare le opinioni di tutte le sigle sindacali.
Una lezione di stile che dovrebbe far riflettere chi pende dalle labbra di un dirigente attento solo alle necessità di alcuni a discapito di tutti gli altri.
Al termine della riunione però ci siamo trovati un nuovo ordine del giorno con parziali modifiche che hanno scaldato gli animi di molti colleghi e una convocazione per il giorno 10 dove non è prevista all’ordine del giorno la mobilità interna. Della serie se ci sono decisioni che portano risvolti peggiorativi nel soccorso interessiamo e responsabilizziamo le Organizzazioni Sindacali , per la mobilità e altro decido io e neppure vi informo, anzi informo solo qualcuno.
USB non accetta in nessun modo questo disporre del personale a mo’ di pedine e senza un minimo di coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori.
Per questi motivi abbiamo proclamato uno sciopero del personale per il giorno 13 ottobre e sono in fase di organizzazione diverse azioni di lotta.
Il personale è stanco di questi dirigenti, assenti dalle dinamiche organizzative di un Comando con molte problematiche e che pensano solo alla loro carriera e al loro tornaconto personale.
E’ ora di dire basta e questo dirigente e nel frattempo attendiamo un suo trasferimento ad altro incarico, non altro comando, per non ledere ancora una volta i diritti dei lavoratori; perché il comando di Padova ha bisogno di un dirigente che sappia dirigere e tenere al rispetto delle relazioni sindacali e delle regole preesistenti.