SPENDING REVIEW. VIGILI DEL FUOCO SUL PIEDE DI GUERRA: DAL MINISTERO TAGLI DEL 50%, MEZZI VECCHI E PERSONALE INSUFFICIENTE

Con il budget a nostra disposizione riusciamo a malapena a gestire l’ordinario come fare la manutenzione delle bombole. Non mancano solo i soldi, manca anche la sensibilità

Imperia -

La cosiddetta spending review non risparmia proprio nessuno, neppure il corpo dei Vigili del Fuoco. Nei giorni scorsi ImperiaPost ha denunciato l’esistenza di un solo “cuscino da salto” in tutta la provincia di Imperia e a pochi giorni di distanza la situazione che ci viene rappresentata da Massimo Fucetola, del coordinamento provinciale dell’Unione sindacale di Base dei Vigili del Fuoco, è ancora più drammatica.

“Il Ministero dell’Interno – spiega Fucetola – dal 2009 ad oggi ha ridotto 50% il budget che avevamo a disposizione. Conseguentemente c’è stato un taglio del 70% delle risorse su tutti gli ambiti di spesa e circa il 40% in meno sulla strumentazione e sul carburante. Abbiamo i mezzi vecchi e c’è una carenza del personale che ha un’età media molto alta, sopra i 40 anni. Abbiamo un’officina interna per i mezzi che però non può svolgere interventi importanti e siamo costretti a “rottoppare” come possiamo.

Due settimane fa abbiamo partecipato allo sciopero regionale e il 30 aprile parteciperemo a quello generale con una nostra rappresentanza. Chiediamo più risorse per far funzionare il soccorso e per gli automezzi, ma abbiamo anche presentato una proposta di Legge per l’assunzione dei “discontinui” che sono stati ridotti al minimo con periodi sempre più brevi di impiego. A Imperia sono circa 150 i discontinui che però sono sempre meno disponibili a lavorare in queste condizioni. Con il budget a nostra disposizione riusciamo a malapena a gestire l’ordinario come fare la manutenzione delle bombole. Non mancano solo i soldi, manca anche la sensibilità. Il cuscino? Sembra assurdo, ma evidentemente ci sono altre priorità. Crediamo che si faccia un unico corpo di soccorso così da gestire meglio le risorse e coordinare meglio gli interventi”.

30 APRILE SCIOPERO NAZIONALE