SCHEMA DI PROVVEDIMENTO NORMATIVO ATTUATIVO DELL'ARTICOLO 1, COMMI 133 E 138, DELLA LEGGE 27 DICEMBRE 2019, N.160 - ANALISI
Alle OO.SS. rappresentative del Comparto non Dirigente e non Direttivo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
CISL - CONAPO - UIL - CGIL - CONFSAL
e p. c. Al Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Salvatore Mario MULAS
Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Fabio DATTILO
Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
Oggetto: SCHEMA DI PROVVEDIMENTO NORMATIVO ATTUATIVO DELL'ARTICOLO 1, COMMI 133 E 138, DELLA LEGGE 27 DICEMBRE 2019, N.160 - ANALISI.
La scrivente Organizzazione, in riferimento all'oggetto, invia una base di riflessione a cui seguirà una propria analisi d'impatto nei giorni a seguire; in previsione della scadenza del 20 marzo 2020, termine di presentazione fissato dall'amministrazione.
La scrivente leggendo la proposta dell'amministrazione, relativamente alla ripartizione dei 165MLN di €, comprende che gli incrementi economici che ci sono stati presentati sarebbero stati parametrati nel rispetto di principi di omogeneità e proporzionalità; ciò malgrado da una attenta analisi del testo questo non appare evidente. Infatti le risorse previste e stanziate per il trattamento fisso e continuativo, e quindi totalmente utilizzabili per un futuro calcolo previdenziale sono state stanziate seguendo un principio che nell’amministrazione dei VVF non ha riscontri oggettivi, e cioè premiando l’anzianità di ruolo e non l’anzianità di servizio del personale. Così facendo si creano vere e proprie disparità dove vengono valorizzate in misura incomprensibile ruoli di figure inquadrate in una scala contrattuale più bassa rispetto a figure di un più elevato livello [es. un vigile del fuoco coordinatore con 28 anni di servizio prenderebbe più di un capo reparto con scatto convenzionale di 28 anni, e non capiamo il motivo di questa scelta visto che nei ruoli degli operatori tecnici professionali questi assurdi criteri non sono stati giustamente usati].
Inoltre non condividiamo la scelta per la quale ad un vigile del fuoco (0-4 anni) è previsto un incremento di soli 13,16€ lordi e per il vigile esperto di 44,90€ lordi.
A tali importi dovranno aggiungersi gli accessori che, come sappiamo, sono legati alla presenza e pertanto incerti, non disponibili per tutti gli operativi e non utilizzabili per il trattamento di fine rapporto.
Di contro per i dirigenti e direttivi si nota con disappunto che ci saranno circa 6.6 mln di € a regime dal 2022 da distribuire per circa un migliaio di unità.
Ovviamente al momento nessuno sa come saranno ripartiti gli accessori dei dirigenti e direttivi ma volendo supporre ragionevolmente di ripartire tali risorse in maniera pro capite si verrebbe a creare un incremento medio di oltre 500€ che si sommerebbe all'incremento previsto negli istituti fissi. Quindi, il tutto pari ad un importo di più di 800€ per i direttori sotto i 14 anni e poco meno per i primi dirigenti.
Se tale ipotesi dovesse risultare veritiera la sperequazione in atto allargherebbe notevolmente la forbice di differenza tra la base e la dirigenza. Tutto ciò è letteralmente inaccettabile, a dimostrazione che l'amministrazione dietro alla mancata volontà di utilizzare lo strumento contrattuale sta celando la seria ipotesi di creare istituti ad hoc per la dirigenza.
La scrivente, in virtù di quanto esposto non condivide la ripartizione di tali risorse e chiede di ridiscutere in un ulteriore passaggio con le OO.SS. le modalità di ripartire in maniera più omogenea e che tenga in considerazione tutte le figure professionali dei lavoratori del CNVVF, distribuendo le risorse in maniera più equa, senza vedere sbilanci incomprensibili tra le figure al vertice e la base del Corpo Nazionale.
Siamo pertanto a proporre l’apertura di una contrattazione nel quale ricondurre ogni ipotesi di riparto ai sensi della normativa in vigente al fine di meglio valorizzare le componenti della base del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco [nello specifico si richiama quanto contenuto nella N.52/L Dlg del 6 ottobre 2018 n.127 all'art. 138 comma 1, lettera a) che nel trattare la materia di negoziazione specifica che formano oggetto del procedimento negoziale: "il trattamento economico fondamentale e accessorio, ivi compreso quello di lavoro straordinario, secondo parametri appositamente definiti in tali sedi che ne assicurino, nell'ambito delle risorse stanziate dalle finanziarie per corrispondere i miglioramenti retributivi al personale statale di diritto pubblico, sviluppi omogenei e proporzionali].
Sicuri di un sollecito riscontro si rimane in attesa.
il Coordinamento Nazionale USB VVF