RAFFREDDAMENTO NAZIONALE DEL 29 MARZO 2021

Nazionale -

 

Lavoratori,

 

ieri 29 Marzo si è svolto il tentativo di conciliazione allo stato di agitazione che questa OS aveva proclamato lo scorso Gennaio, alla presenza del Sottosegretario On. Sibilia, del Capo Dipartimento Pref. Lega, del Capo del Corpo Ing. Dattilo e del suo staff. Gli argomenti erano molti e estremamente importanti. Innanzi tutto la gestione delle emergenze e i diritti dei lavoratori quando esse non hanno, come sempre più spesso accade, una decretazione della fase emergenziale, così non viene stabilito orario, alternanza e relativo riposo psico-fisico del personale.

Infatti la circolare EM 01.2020. introduce timidamente delle novità, come ad esempio possibili integrazioni con il sistema di protezione civile, anche se nella realtà dei fatti poi sul campo queste integrazioni non si vedono e i pompieri restano spesso i soli negli scenari emergenziali.

Abbiamo da subito espresso queste perplessità, tanto vero è che abbiamo proclamato lo stato di agitazione nell’attimo in cui diventava operativa la circolare sopracitata, ritenendola  troppo macchinosa per un corpo nazionale poiché nel momento della sua applicazione,  quando concretamente  si devono mettere in atto le direttive della circolare e operare in situazioni emergenziali con tempi contingentati, si sarebbe creato caos e confusione. Gli ultimi avvenimenti ci hanno dato ragione. La mancanza di sinergie codificate con l’intero apparato di protezione civile, la mancanza di centrali operative unificate negli scenari emergenziali, la mancanza di dialogo con gli enti locali per prendere conoscenza di eventuali ambienti idonei che possono ritornare utili ai VVF in particolari situazioni, sono le criticità su cui abbiamo preteso che si intervenga rapidamente rivedendo la circolare. È sufficiente riguardare le criticità intercorse nelle ultime emergenze territoriali, specialmente quelle di tipo alluvionale, e ci rendiamo facilmente conto che i  nostri dubbi erano fondati. Più squadre che si trovano nello stesso intervento, ad esempio squadra VVF e squadra protezione civile perché non è stata improntata una sala  operativa unificata, oppure le difficoltà del nostro personale a reperire idonei spazi riparati, all’asciutto ed al caldo per cambiarsi o riposarsi dopo aver trascorso ore ed ore in acqua a portare soccorso.

Questo a causa del fatto che non è mai stato intrapreso un dialogo con gli enti locali per individuare spazi idonei, senza inventarci campi base per emergenze che durano pochi giorni ed hanno solo lo scopo di distogliere personale dalle dirette operazioni di soccorso. Ma il tema prioritario del tentativo di raffreddamento odierno è legato a una  analisi della totalità di emergenze territoriali legate a condizioni meteo avverse (Pioggia,vento siccità con conseguenti incendi boschivi), vediamo che la totalità di esse non sono decretate in tempo utile, alcune non verranno mai decretate, altre verranno decretate ma quando succede ciò il nostro intervento è già terminato. Mentre nella circolare EM 01 2020 che appunto norma le situazioni emergenziali decretate, e quindi vengono definite le fasi operative, gli orari di lavoro , i tempi del recupero psicofisico ove vi è anche un preciso riferimento normativo, e cioè quello del contratto collettivo nazionale integrativo del 2000 art. 36 e precisamente  al comma 3, dove si parla chiaramente di 24 ore di riposo prima di essere reinserito nei turni ordinari, ed  il comma 4 sempre del medesimo articolo che indica chiaramente che le 24 ore decorrono dall’arrivo del personale nella sede di appartenenza. Questo non avviene nella quasi totalità dei casi. Su questo tema l’amministrazione conveniva sulla validità delle nostre rivendicazioni.

Diamo loro atto di aver letto attentamente la nostra corposa piattaforma sindacale, facendoci presente che tante delle nostre sollecitazioni oggi illustrate sono presenti nella nostre rivendicazioni contrattuali. L’amministrazione si è detta pronta ad affrontare nell’imminente tornata contrattuale tutte queste tematiche da noi oggi presentate. Nel frattempo invieranno alle Direzioni Regionali le direttive per regolamentare il personale che rientra delle emergenze territoriali, che non deve essere assolutamente di 12 ore ma di 24 ore come prevede anche la circolare EM 01.2020.

Affrontato nello specifico la parte relativa ai ruoli tecnico professionali ruolo dei dirigenti logistici gestionali e quindi la sospensione del ruolo e modalità di ripartizione del fondo per l'armonizzazione retributiva, l’aggiornamento delle aspirazioni al trasferimento di sede del personale appartenente al ruolo degli operatori e degli assistenti del corpo nazionale dei vigili del fuoco, lo smart working - progetto di studio, i concorsi interni per l'accesso alla qualifica di ispettore logistico - gestionale del CNVVF, le uniformi per il personale del ruolo tecnicoprofessionale e gradi di riconoscimento ed infine i concorsi interni per l'accesso alla qualifica di ispettore logistico - gestionale del CNVVF l’amministrazione ha accolto tutte le nostre osservazione facendole proprie e affrontando radicalmente le problematiche oggetto delle nostre rimostranze.

Abbiamo affrontato il tema della privacy e del trattamento dei dati ultrasensibili che in questo periodo di vacinazione covid ha visto diversi comandi appendere le liste di era vaccinato e chi no. L’amministrazione anche in questo caso ha ritenuto la nostra segnalazione, seppur non contenuta nello stato di agitazione, meritevole di essere trattata e vigilerà affinché questi episodi non si ripetano in nessun comando.

Abbiamo affrontato il tema dei passaggi di qualifica evidenziando anche le diverse problematiche ad esse correlate. Se i numeri del concorso interno a caposquadra del Corpo Nazionale sono esigui di conseguenza sia le assunzioni, sia la mobilità dei Capisquadra anziani, sia quelle dei vigili si bloccano. Abbiamo evidenziato come l’esclusione degli specialisti dal passaggio di qualifica sia un errore gravissimo che blocca di fatto tutte le specializzazioni sia dall’avanzamento di carriera sia dalla mobilità. L’amministrazione ci ha garantito che con l’entrata in vigore dei nuovi regolamenti e la tornata contrattuale questa condizione di stallo verrà sanata.

Sul tema mobilità abbiamo evidenziato sia il problema dell’articolo 6 comma 3 del Dlg. 17, il blocco dei due anni dalla prima assegnazione, che di fatto sta penalizzando gli anziani rispetto a chi appresterà ad essere assegnato sulla scelta sede prossima. Abbiamo affrontato il problema della mobilità ordinaria e leggi speciali e dell’assurdo blocco alla quota del 2% per chi usufruisce delle leggi speciali. Abbiamo spiegato la nostra posizione: “le leggi speciali e la mobilità ordinaria devono essere messe in moto entrambe  senza che l’una prevarichi sull’altra e bisogna rimuovere il blocco del 2% hai comandi e fare chiarezza sulla reale situazione in cui versano le sedi provinciali. Non è accettabile che le leggi speciali rientrino nella dotazione organica bloccando di fatto la mobilità. Abbiamo portato ad esempio le reali criticità in cui versano regioni come la Campania a la Sicilia; il sottosegretario ha accolto le nostre osservazione e si è impegnato a porre rimedio a questa situazione.

Abbiamo contestato l’applicazione dell’Art. 14, Comma 4 del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 febbraio 2012, n. 64 - Regolamento di servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai sensi dell'articolo 140 del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n.217. (12G0084) (GU n. 118 del 22-5-2012), che cosi recita: “nell'ambito della stessa qualifica, la sovraordinazione è determinata, fatti salvi gli incarichi assegnati dal dirigente, dall'anzianità definita nel provvedimento di promozione e, in caso di parità, dalla posizione di precedenza nel ruolo. In ogni caso l'assegnazione degli incarichi al personale da parte del dirigente avviene nel rispetto dei principi di uniformità di trattamento, imparzialità e trasparenza”. Riteniamo che se l’amministrazione si voglia avvalere di questo diritto debba in trasparenza scrivere le motivazioni della propria scelta e rendere accessibile ai diretti interessati sia il motivo della scelta sia il motivo della eventuale esclusione.

In allegato a questo documento troverete dei mini video a testimonianza del’incontro.

 

Il Coordinamento Nazionale USB VVF