QUI COMANDO IO; GLI ALTRI NON SO' UN CA…!

SOLIDARIETA' AI COLLEGHI GENOVESI

Palermo -

Ecco la prima frase che ci ridonda in mente dopo aver appurato, da un comunicato USB VV.F., il reiterato comportamento adottato da quel Dirigente o suo delegato del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco incaricato dal Capo del Dipartimento a gestire uno dei Comandi Provinciali dei VV.F. sul territorio nazionale; quello di GENOVA!

Ci ridonda in mente il Dirigente allorquando incaricato a suo tempo a gestire il Comando di Bologna, veniva interrogato dalla scrivente (nota RdB Bologna del 15/11/2010) in relazione ad un trasferimento temporaneo anomalo con decorrenza nell’anno 2006 ma in essere ancora fino alla fine dell’anno 2012, quindi a distanza di anni 6 (diconsi sei), e senza batter ciglio ha deciso di accettare in silenzio, rinunciando ad una potenziale Risorsa Umana in forza al Suo Comando pro-tempore, in barba a quei colleghi che da decenni aspettavano di avvicinare nella rispettiva provincia tanto desiderata, o quella che oggi definiamo “razionalizzazione delle risorse umane”. Il perché, ancora ci risulta il “quarto segreto”.

Dalla predetta precedente esperienza, non possiamo che riesumare un ricordo aberrante del Dirigente attuale del Comando di Genova e leggere tra i comunicati pubblicati sul sito della scrivente O.S. la determina adottata dalla Sua Amministrazione contro un umile e rispettoso Lavoratore nel tentativo di svolgere il proprio Lavoro, non fa altro che confermare il nostro pensiero, rafforzandone le radici; infatti sorge spontanea una curiosità sui metodi adottati nelle selezioni per i passaggi e promozioni rese esecutive tra i profili di che trattasi.

Ma … siccome Noi siamo una Organizzazione Sindacale e come tale difendiamo i Diritti di Tutti i Lavoratori, siano essi iscritti che Non e, in considerazione del fatto che il “Dipendente” con funzioni Dirigenziali NON Generale, è un Dipendente, come tale va sostenuto attraverso una corretta ed accurata analisi dei fatti emersi, quindi affrontata e risolta nel pieno rispetto delle regole che la disciplinano con una buona dose di buon senso.

È di facile lettura l’ultimo dei comunicati Ufficializzati dalla più alta carica del Corpo Nazionale, esclusa la parte prefettizia; il Capo del Corpo chiarisce che la razionalizzazione nell’uso delle vetture di servizio è applicabile nei casi in cui se ne fa un uso diverso da quello Istituzionalmente previsto come non lo sono per esempio le cene o i pranzi, spostamenti da e/o verso abitazioni private, per traslochi privati; eppure non risulta di difficile individuazione il punto numero 1 (uno) di detta Nota dell’Ufficio di STAFF in cui vengono indubbiamente individuati i casi già autorizzati con caratteristiche di priorità; esattamente riconosce l’uso del mezzo dello Stato nei casi in cui è necessario garantire situazioni urgenti legati al Servizio, come lo è garantire il numero minimo di unità previste nelle diverse sedi di servizio, attraverso l’attivazione dei cosiddetti “rimpiazzi” per sostituzione di personale. Prova ne è anche la disciplina adottata per i casi in cui si comanda una sostituzione in una sede diversa da quella ordinaria con distanze superiori ai 10 Km dalla predetta e per una durata non inferiore alle 4 ore se diurne o di almeno 30 minuti se notturne; stiamo parlando di sostituzioni sia programmate che improvvise regolamentate da Nota di chiarimento sui rimpiazzi per le già classificate esigenze, a firma del Capo del Corpo!

Siamo consapevoli del fatto che il fenomeno della recessione è ancora in atto e per come tale vanno individuate giuste soluzioni per fronteggiarne le criticità, ma a tutto c’è un limite; qui possiamo affermare in tutta onestà che detti limiti risultano alquanto forzati. Le criticità si risolvono attraverso politiche di risanamento degli sprechi con sani progetti di riconversione della spesa pubblica che tradotto in termini operativi lascia travisare quanto contenuto nella già detta e reiterata Nota del Capo del Corpo sulla disciplina ad un uso più razionalizzato delle vetture di servizio; il tutto ci risulta distante anni luce dalla necessità di razionalizzare su tematiche direttamente collegate al Soccorso Tecnico Urgente come lo sono i rimpiazzi, siano essi programmati che improvvisi!

Garantire i minimi operativi è un Obbligo Istituzionale, come lo è garantirne la relativa fattibilità e praticabilità; tutto ciò esula dalla discrezionalità del Dirigente di turno nel personalizzare eventuali singoli casi. Illustrissima Dirigenza genovese, Il difficile non è raggiungere qualcosa, è liberarsi dalla condizione in cui si è (cit.).

Auspichiamo che prevalga il buon senso e che si riesca a far valere quanto di più caro per ognuno di Noi Angeli del Soccorso; tutti i Lavoratori hanno una dignità da salvaguardare e Noi della USB la sosteniamo; costi quel che costi!

Cara Dirigenza di Genova, di tanto in tanto, riservatamente e senza destar nell’occhio, mettetevi nei “panni” dei diretti Operatori! Siamo certi che i risultati arriveranno.