QUANDO L'ARBITRO VESTE LA STESSA MAGLIA DELL'AVVERSARIO...!!!

Brindisi -

Spesso quando qualcuno è chiamato ad “arbitrare” un confronto sia esso sportivo, politico o di qualsiasi altro genere, sorge il dubbio se sarà corretto e imparziale, ma quando l’arbitro designato veste la stessa maglia del tuo avversario il legittimo dubbio comincia a diventare una certezza, la certezza che l’imparzialità necessaria prima o poi debba venire meno. Succede così che al comando di Brindisi, proprio a ridosso delle festività natalizie con una raffica di illogici provvedimenti,  vengono spostate di sede e di turno un numero spropositato di lavoratori. In questa baraonda immotivata di spostamenti tutti  gli otto Capi e Vice Capi Turno della sede Centrale e gli Otto Capi e Vice Capi Sezione dell’Aeroporto vengono rimescolati come carte napoletane, e lo spostamento viene motivato ed eseguito in funzione della legge 190 del 06/11/2012 !?

Per chi non lo sapesse la legge 190 reca “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della Corruzione e della illegalità nella Pubblica Amministrazione” quindi sono stati spostati di turno perché potenzialmente corruttibili nello svolgimento delle loro funzioni!

Ci chiediamo a quale tipo di corruzione siano soggetti dei Capi Reparto che prestano servizio nelle loro sedi, e soprattutto cosa risolverebbe il dirigente cambiandoli di turno?

È necessario specificare per chi non vive nella realtà del comando di Brindisi o perlomeno in quella Pugliese che la gestione del comando  da parte dell’attuale comandante è stata caratterizzata  da un atteggiamento e da una serie di provvedimenti che hanno creato notevoli malcontenti e tensioni nel personale e questi  spostamenti “immotivati” sono stati la classica  goccia che ha fatto traboccare il vaso. Avviene così che unitariamente ben quattro sigle sindacali hanno dichiarato lo stato d’agitazione e in sede di conciliazione il direttore regionale non ha potuto fare altro che rilevare la gravità degli errori contenuti nei provvedimenti,  dichiarando a verbale che “assumere provvedimenti sotto le festività natalizie non è molto opportuno”, e che l’applicazione della 190 appare precipitosa e non coerente, e che su quella base la mobilità non è condivisibile!

Fin qui tutto fin troppo chiaro: i provvedimenti sono  illegittimi e le OO.SS. ne chiedevano l’annullamento, ma a questo punto forse entra in campo il gioco di squadra e l’arbitro comincia a giocare: secondo il direttore annullare quei provvedimenti riconosciuti illegittimi, può avere ricadute negative, è meglio ridiscuterne con calma. Ma come, se da un giorno all’altro è stato spostato questo personale senza nessuna ricaduta se non il disagio del personale stesso, ora sanare il malfatto a quali ripercussioni potrebbe portare? Forse l’ennesima figuraccia  del comandante? Noi crediamo di si, e crediamo che il direttore ha voluto salvare la faccia del maldestro dirigente.

RISULTATO?  NESSUNA CONCILIAZIONE,  SI ANDRA’ ALLO SCIOPERO!!!