PROTOCOLLO OPERATIVO GESTIONE DEL SOCCORSO IN AREA APPENNINICA

Firenze -

 

Si è svolto su piattaforma informatica un incontro tra OO.SS. e i direttori di Emilia Romagna e Toscana, per esporre il Protocollo Operativo gestione del soccorso in area appenninica, un progetto molto interessante che si basa sul principio di gestire i distaccamenti volontari dell’area appenninica indipendentemente dal comando di appartenenza, ma valutando i tempi di intervento in una determinata zona. Per fare questo ci si è avvalsi dei dati del servizio centrale TAS e del lavoro dei TAS a livello regionale per determinare le nuove zone di competenza dei vari distaccamenti interessati, i comandi coinvolti al momento sono Forlì, Bologna, Ravenna, Firenze. Come USB plaudiamo al progetto, che anzi andrà esteso nel tempo anche ad altre provincie e regioni, anzi anche all’interno delle stesse regioni, il progetto per forza di cose dovrà prima o poi diventare nazionale, capita infatti spesso di dover allertare un distaccamento che sia permanente o volontario non appartenente al proprio comando per ragioni di prossimità all’area dove è richiesto un intervento di soccorso urgente. Ridefinire dunque le competenze al di là dell’appartenenza di un determinato comando è strategico e funzionale alla riduzione dei tempi di intervento. Dobbiamo però, come USB lo abbiamo ricordato, essere coscienti che al momento rimane più una lettera di intenti, positiva per il fatto di aver posto la questione in modo ufficiale, ma nei fatti non vedremo subito gli effetti, perché manca una base informatica che automatizzi il sistema, dovremo attendere il nuovo programma SO115, che ci risulta ancora in progettazione, ci vorrà un accordo con ESRI per poter avere la possibilità di aggiornare la viabilità ed eventuali condizioni meteo particolari (in real time) che potrebbero cambiare i tempi di percorrenza, anche qua avremo  problematiche di altra natura, quali la necessità di poter operare off line, magari prevedendo momenti di sincronizzazione per aggiornamenti con il sistema on line. Anche se esposto con estrema sintesi ed inevitabile semplificazione, la questione è complessa e pone problemi soprattutto di natura tecnica informatica. Certo che se verrà trovata la quadra, ci avvieremo verso una gestione del soccorso molto più efficiente. Altro questione è quella delle comunicazioni radio, l’amministrazione ha pensato di creare un canale radio dedicato in questa area appenninica per meglio coprire le competenze dei distaccamenti dei comandi prima citati, come USB abbiamo fatto presente che utilizzando l’attuale rete, abbiamo comunque una copertura efficiente, ovvio che si tratta di cambiare canale a seconda della zona di competenza, ma aggiungere un nuovo canale, oltre l’investimento di notevoli risorse, che mancheranno per altro, vista la situazione attuale, in sala operativa ci si troverà a gestire un canale aggiuntivo, non sempre questa è una soluzione ottimale. Come USB vogliamo poi porre l’attenzione su un punto, che per noi è il cardine del soccorso e della nostra politica sindacale, noi crediamo che dobbiamo uscire dalla logica che vede ogni amministrazione dello Stato muoversi in solitudine, sono anni che parliamo di numero unico, ma non è un numero che rende il soccorso integrato ed efficiente, ci vuole un progetto unico per farlo. Anche in questa occasione nella quale si vuole integrare meglio l’azione delle risorse che abbiamo sul territorio come vigili del fuoco, non stiamo pensando ad una piattaforma informatica che integri altri enti ed amministrazioni così da condividere informazioni, canali radio, nei casi ovviamente che sia richiesto, vedi incidenti rilevanti, calamità, incendi boschivi, ma anche banalmente una ricerca persona in ambiente impervio che vede una movimentazione di uomini e mezzi delle più disparate associazioni, amministrazioni ed enti. In definitiva si è posta una prima pietra, l’edificio è ancora da costruire, questo non vuol dire smorzare l’entusiasmo che abbiamo avvertito da parte dei vari dirigenti alla riunione, è solo essere consapevoli che il lavoro vero inizia ora.

 

Il Coordinamento Regionale USB VVF