POCHE E SCARNE RELAZIONI SINDACALI IN DIREZIONE TOSCANA

Firenze -

Al Direttore Regionale CNVVF Toscana

Ing . Marco FREZZA

 

e p.c.

Al Responsabile Ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

Dott.ssa  Renata CASTRUCCI

 

Oggetto: mancate relazioni sindacali.

 

Egregio Direttore, Gentili in indirizzo,

dopo il suo insediamento presso la Direzione CNVVF Toscana ci sono stati incontri propedeutici tesi, da entrambe le parti, ad instaurare efficaci relazioni sindacali mirate a intraprendere miglioramenti strutturali di una Direzione che da anni soffre di una gestione che ha determinato un continuo decadimento, sia nelle relazioni con le oo.ss. e quindi con i lavoratori, sia nei confronti degli enti esterni (si legga la convenzione AIB al ribasso, nessuna convenzione sui trasporti tanto che il personale VF che viaggia in treno per recarsi alle visite per il libretto sanitario in orario di servizio e con uniforme è costretto a pagare il biglietto per raggiungere l’Unità sanitaria FFSS).

Non vanno meglio le condizioni delle sedi di servizio spesso fuori da qualsiasi rispetto del Dlgs 81/2008 e di manutenzione (si veda sede di Firenze e alcuni distaccamenti, di Lucca, un presunto Campo macerie a Prato, Cascina e Aeroporto (PI), San Marcello e Pescia (PT)) inoltre affitti da capogiro pagati su immobili storici ma completamente inadeguati alla funzionalità di sede VVF, Direzione Regionale in primis.

Le abbiamo evidenziato nel corso di questi mesi problematiche esistenti e ulteriori che si sono create, ricevendo scarne risposte senza una adeguata azione o confronto tesa alla soluzione o quantomeno al tentativo di affrontarle.

 

Si evidenziano le principali.

  • La mensa obbligatoria di servizio è basata su un contratto completamente disatteso dalla ditta esecutrice tanto che non esiste corrispondenza tra quanto in accordo e la realtà in essere nelle mense di tutti i Comandi e distaccamenti della Regione. In alcuni casi mancano i cibi, non sono della qualità minima, mancano le ore di lavoro dei preposti, in diversi casi mancano perfino le attrezzature minime per mantenere l’igiene delle cucine e delle mense stesse. Ma non notiamo un forte impegno di colui il quale ha sottoscritto quel contratto usando denaro pubblico (oltre 10€ a pasto) per far rispettare il contratto stesso. Tutto questo può determinare, oltre al danno economico, anche il danno biologico del lavoratore che sarà riscontrabile solo nel tempo.
  • Stessa cosa per il servizio di pulizie garantito attraverso altro contratto a perdere dato che l’azienda esecutrice subappalta e spesso non garantisce alcun diritto alle lavoratrici del settore determinando lo sfruttamento all’interno delle sedi dello Stato stesso che dovrebbe garantire quei principi Costituzionali essenziali. A questo si aggiunge la mancanza di formazione, di DPI, di ore di lavoro e nessun controllo nelle sedi.
  • Ci chiediamo e le chiediamo se siamo pronti e con quali risorse di uomini e mezzi fronteggeremo l’ennesima emergenza AIB nei prossimi mesi estivi considerando che le risorse previsionali e degli anni precedenti non sono mai state sufficienti a coprire il servizio reso dal CNVVF per coprire l’incapacità gestionale di una Regione Toscana che spende i soldi dei cittadini su aziende private costituite ad hoc per l’antincendio boschivo della Legge 353 del 2000. La Direzione Toscana ha una convenzione ridicola nei numeri e nelle cifre se paragonata a quella di altre regioni.  Aspettiamo l’emergenza ed i suoi danni per poi di nuovo evidenziare le carenze e piangerci addosso?
  • Le abbiamo da subito evidenziato un problema che Usb pone da anni in questa Direzione ma che resta inascoltato. Eppure i fatti dimostrano che abbiamo ragione quando diciamo che occorre ripartire dalla formazione di base senza lanciarsi in corsi e voli pindarici che non portano ad una migliore risposta al soccorso. Lo dimostra il recente sisma in Turchia dove il modulo USAR impiegato non era pronto causa retraining, vaccinazioni ecc. Stessa cosa accade in questi giorni con le alluvioni che colpiscono la Romagna dove il personale inviato sembra non essere in regola con i retraining SFA e TPSS. Ma si sa, il pompiere paura non ne ha! Sempre che tutto vada bene, anche perché gli infortuni se li pagano i lavoratori senza INAIL. Questo è purtroppo ancora il metodo di affrontare la formazione in questa regione nel 2023.
  • Da anni in regione non c’è un ragionamento e pianificazione sulle risorse nel territorio e le mutazioni fisiologiche degli insediamenti urbani e industriali. Quindi abbiamo un capoluogo di regione con solo 2 squadre operative, non si è mai affrontato la carenza strutturale di uomini al distaccamento di Montecatini SD4 e di Viareggio SD5. Dobbiamo con urgenza procedere ad una attenta valutazione della nostra proposta di portare Piombino a SD5 prima che qualche evento prevedibile, data l’alta concentrazione industriale e urbana, accada senza avere adeguata copertura del soccorso tecnico urgente.
  • La stessa gestione e organigramma della Direzione stessa con attribuzione di incarichi e settori certi e determinati resta alle os ed ai lavoratori un mistero. Non esistono, al pari di altre Direzioni, settori e responsabili di vertice con l’adeguato ruolo apicale. Su ogni settore si copre in qualche modo come si può, grazie alla sola volontà dei lavoratori di sopperire le carenze dell’amministrazione.
  • La gestione del settore automezzi, di rilevanza strategica ed economica, è accentrata e nel tempo questo fattore ha determinato la scioglimento di un gruppo di lavoro che si era creato sia nel settore automezzi che in quello addetti alle revisioni. Riunioni e contatti periodici facevano si che le decisioni su risorse e dislocazione automezzi fossero più oculate e non legate a logiche spartitorie e di potere. Stesso fattore che incide anche sulla pochezza che è rimasta sul settore Colonna Mobile dove i pochi rimasti fanno fatica e non hanno nessun supporto che andrebbe incentivato con figure giovani e formate. Ma è evidente che l’accentramento e lo scarso coinvolgimento di personale, così come avveniva una volta dove le figure venivano coinvolte per i necessari avvicendamenti e passaggio di “sapere ed esperienze”, oggi non c’è. Anche su questo, basta guardarsi in giro nelle altre regioni, dove esistono officine regionali, sistemi di interscambi di automezzi, gestione di settori di colonna mobile ben distribuiti, qui non lo abbiamo e la situazione andrà sempre peggiorando.
  • Di recente anche sulla gestione del tempo lavoro siamo in netto contrasto. La recente preselezione TAS, al pari di qualsiasi formazione o tempo che il lavoratore dedica all’amministrazione deve essere retribuito. E invece si pongono cavilli e commi per far ricadere sul personale gli oneri. Eppure l’articolo 19 del DPR 7/5/2008 parla chiaro. Vogliamo che ogni lavoratore che sia impiegato in attività lavorativa per il proprio datore di lavoro, il CNVVF, venga retribuito.

 

Restiamo in attesa di oggettiva e tangibile volontà di migliorare gli aspetti che le abbiamo più volte sottoposti e che in questa nota trovano un parziale riepilogo non esaustivo o ci riterremmo liberi di intraprendere le iniziative sindacali che riterremmo opportune.

 

Cordiali saluti.

 

per il Coordinamento USB VVF Toscana

Claudio Mariotti