PATENTE DI III° DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO

Nazionale -

 

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

Prefetto Laura LEGA

 
Tramite:                                                                                                
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Alessandro TORTORELLA
 

 

Oggetto: PATENTE DI III° DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO.

 

Premesso che la scrivente organizzazione sindacale non ritiene giustificata l'obbligatorietà per il personale assunto con ultimo concorso pubblico di dover conseguire la patente di terzo grado. Giungono alla scrivente segnalazioni sull'operato della dirigenza di alcuni comandi periferici che dispongono l'inserimento d'ufficio di personale che non ha presentato domanda di partecipazione al corso autista. Con la presente denunciamo il modo con cui si è individuato il personale discente a tali corsi. Non è la prima volta che questo accade, il perdurare di simili procedure sta determinando tra i lavoratori un senso di disagio, alcuni di loro hanno vissuto e vivono queste imposizioni come veri e propri soprusi da parte dell’amministrazione, ci hanno chiesto da più parti un intervento e come sindacato non ci possiamo sottrarre. Chi scrive e tutta la USB in generale, che ha da sempre combattuto contro l’obbligatorietà dei corsi in parola, a dimostrazione di questo ci sono vari documenti che nel 2012 resero necessaria una nota esplicativa da parte dell’amministrazione centrale, nella figura dell’allora Direttore alla Formazione Agresta. Ci riferiamo alla n° 11454 del 03/04/2012, nella quale si specifica che la formazione obbligatoria riguarda i corsi “basici” (quali ATP, TPSS ecc. ) e in tutti quei casi in cui il dirigente ravvisi la necessità di aumentare la sicurezza dei lavoratori, quindi corsi finalizzati alla tutela degli stessi, dunque il contrario di quanto si sta facendo, infatti converrete, che dare il terzo grado a persone poco motivato, meglio, per nulla motivato e forse anche poco portato, diminuisce la tutela dei lavoratori più che aumentarla. Non consideriamo poi che obbligare il personale ad intraprendere certi percorsi formativi è deleterio dal punto di vista del soccorso, si svilisce la figura dell’autista, pensando erroneamente che chiunque ha una patente possa in definitiva farlo. Attenzione che far svolgere questa mansione ad un lavoratore poco motivato, si può mettere a repentaglio la sicurezza dello stesso e del personale trasportato, senza considerare il rischio di danni a terzi.

Di fronte a questo fatto esprimiamo tutta la nostra contrarietà, a questa come ad ogni altra forma di coercizione alla quale sono sottoposti i lavoratori ed aggiungiamo in merito alcune considerazioni:

  • Dal bando di concorso dell'814 VV.F. del 2008 in poi, non si prevedeva tale obbligatorietà, diversamente gli aspiranti si sarebbero orientati in altro modo, magari non avvalendosi della maggiorazione per il possesso di patenti superiori;
  • Tale obbligo appare molto discutibile, il corso patenti di III° grado non è un corso basico, non si capisce quindi come sia possibile tale accanimento anche alla luce della nota n.11454 del 03/04/2012 della D.C.F.;
  • Riteniamo assurdo che si costringano dei lavoratori contro la propria volontà, alla guida di mezzi che costano centinaia di migliaia di euro, col rischio di metterne a repentaglio la vita dei trasportati e la riuscita del soccorso.

Attribuire una maggiorazione di punteggio ai patentati in fase concorsuale e poi obbligarli al percorso professionale inerente senza che sia stato specificato nel bando è scorretto e poi la guida in sirena è tutt'altra cosa! Allo stesso modo si potrebbe pretendere che nell'indicare il titolo di studio come ad esempio una laurea in medicina, il concorrente sia obbligato poi a svolgere quella mansione, magari nel servizio sanitario. Detto ciò, auspichiamo che Lei voglia rivedere questa imposizione  avviando una ricognizione che abbia come principio la volontarietà. Anche e sopratutto alla luce dell'ultimo contratto nazionale che non ha riconosciuto a questa figura estremamente importante nessun riconoscimento economico normativo! Oggi diviene necessario fare un netto distinguo, tra percorso di II° e III° grado di patenti per la guida di mezzi VF.

Si rimane in attesa.

 

il Coordinamento Nazionale USB VVF