NON SIAMO DISPOSTI A FARCI RUBARE SALARIO E DIRITTI

Nazionale -

Lavoratori,

oggi davanti a Monte Citorio il popolo di USB ha manifestato la sua indignazione contro gli ulteriori sacrifici imposti ai dipendenti della pubblica amministrazione attraverso la proroga del blocco della piattaforma contrattuale.

Abbiamo manifestato contro il processo politico messo in atto dal nuovo governo, che in linea con i precedenti, è volto alla distruzione dello Stato Sociale.

La USB pretende lo sblocco del contratto collettivo nazionale, l'assunzione di tutti i precari, la cancellazione della riforma Brunetta  e riconquistare servizi per i cittadini e diritti per i lavoratori pubblici

Una rappresentanza della USB VVF ha sostenuto, con la propria presenza, questa fase di lotta; perché ogni lavoratore è un tassello importante di una società che va preservata contro chi ne mina le basi attraverso lo spostamento dell’asse del diritto dal lavoratore all’amministrazione.

Se il governo Letta, in perfetta continuità con quello Monti, intende proseguire sulla strada dei tagli e se, come testimonia l’esclusione dell’USB dal tavolo odierno al ministero del Lavoro, non intende confrontarsi con chi non è disposto a svendere diritti e salario accettando la distruzione dello Stato Sociale, dovrà vedersela con l’opposizione dei lavoratori e dell’USB.