MOVIMENTO PERSONALE TRA LE SEDI E MISURE ANTI-COVID 19

Nazionale -

 

Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Fabio DATTILO

Al Primo Dirigente Medico

Dott .Roberto  APPIANA
 

 

Oggetto: Movimento personale tra le sedi e misure anti-COVID 19

 

Egregi,

La nota pervenuta dall’Ufficio di Coordinamento delle Attività Sanitarie e di Medicina Legale con risposta al quesito della Direzione Regionale Lombardia prot. N.24915 dello 08/06/2021, ha finalmente chiarito i mille dubbi che l’Amministrazione non è mai riuscita a fugare ai lavoratori, perché noi di USB ci siamo sempre chiesti come farà l’Amministrazione a tutelare un lavoratore senza discriminarne un altro. USB questa risposta l’ha sempre avuta e sta alla base di ciò che crediamo, in altre parole che TUTTI i lavoratori devono avere le stesse opportunità di tutela e protezione sul lavoro senza nessun tipo di discriminazione, e la prevenzione agli incidenti è la base della tutela dei lavoratori.

 L’oggetto di questa nostra missiva è importante, poiché l’unica certezza che avevamo è il provvedimento del capo del corpo che limita gli spostamenti tra le sedi come misura cautelativa al contagio, invece oggi è precisato che il COVID-19 è una cosa seria e che i nostri Medici con la nota STAFFCNVVF 13162 del 30/06/2021 hanno definito che ci sono delle linee di prevenzione da seguire per compiere spostamenti tra sedi diverse.

In sintesi, la nota precisa che il personale vaccinato è libero di spostarsi da una sede all’altra e chi invece non lo è o non ha completato il ciclo vaccinale, a tutela dei propri colleghi e secondo il caso, dovrà eseguire il test antigenico rapido o molecolare nelle 72 ore antecedenti l’inizio delle attività.

Giacché i vaccini non garantiscono l’immunità al virus al 100% e valutando attentamente quello che scrive il  Dirigente Medico Dott. Appiana, ci viene spontaneo pensare che al personale vaccinato che si deve spostare presso un’altra sede di servizio si debba garantire lo stesso tipo tutela. Riteniamo che qualora presso la sede che riceve il personale proveniente da altre sedi, ci fosse del personale che non ha completato il ciclo vaccinale, o non vaccinato, si dovrà adottare la stessa garanzia cautelativa menzionata nella nota anche verso il personale in entrata da altra sede, e tenuto conto che sosteniamo che i test antigenici o molecolari si devono sottoporre su base volontaria,  nel caso che non si possa garantire la misura cautelativa descritta nella nota, il lavoratore non dovrà  essere  inviato presso altra sede o potrà rifiutarsi di andarci.

Come Organizzazione Sindacale, considerato l’importanza dell’argomento, sempre solo a tutela di TUTTI i lavoratori, chiediamo che al personale non vaccinato o in attesa di completare il ciclo vaccinale, anche se non si dovesse mai spostare dalla propria sede di servizio, sia garantito a scopo preventivo uno screening periodico con test antigenico o test molecolare su base volontaria.

Per quanto sopra esposto, data la delicatezza dell’argomento, chiediamo un incontro rendendoci disponibili per un confronto costruttivo.

 

 

il Coordinamento Nazionale USB VVF