MOBILITÀ VOLONTARIA A DOMANDA DEL PERSONALE APPARTENENTE AL RUOLO DEI VIGILI DEL FUOCO NON SPECIALISTI, RADIORIPARATORI E AL RUOLO SPECIALE AD ESAURIMENTO ANTINCENDIO BOSCHIVO (AIB). RICHIESTA CHIARIMENTI URGENTI

Nazionale -

 

Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Soccorso Pubblico e Difesa Civile

                                             Prefetto Attilio VISCONTI

 

                                             Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

                                             Ing. Eros MANNINO

 

                                             Al Direttore Centrale per le Risorse Umane

                                             Prefetto Maddalena DE LUCA

 

                                             All’Ufficio per le Relazione Sindacali

                                             Vice-Prefetto Renata CASTRUCCI

 

 

Oggetto: MOBILITÀ VOLONTARIA A DOMANDA DEL PERSONALE APPARTENENTE AL RUOLO DEI VIGILI DEL FUOCO NON SPECIALISTI, RADIORIPARATORI E AL RUOLO SPECIALE AD ESAURIMENTO ANTINCENDIO BOSCHIVO (AIB). RICHIESTA CHIARIMENTI URGENTI

 

In rifermento alla nota USB Lett. Prot. 34/25 è stata ricevuta l’informativa 9863/25 dell’Ufficio Relazioni Sindacali. Da questa si evince un atteggiamento ambiguo da parte dell’Amministrazione nel dar seguito alla mobilità del personale appartenente al ruolo Vigile del Fuoco non specialista, radioriparatore e AIB.

Tutto verte sulla questione legata al vincolo dei due anni di permanenza in prima assegnazione del personale che esce dalle Scuole Centrali Antincendi, imposto dall’Art. 6 comma 3 del D.lgs. 217/2005 e ss.mm.ii. Un vincolo da sempre osteggiato dalla Scrivente, promosso e fortemente caldeggiato da altre OO.SS. Ad oggi questo vincolo è stato sottoposto ad un provvedimento di deroga avvenuto con l’Art. 14 comma 2 della Legge 42/2025 che, de facto, abbatte questo limite consentendo la possibilità di movimentare, nell’ambito della procedura di mobilità nazionale, anche il personale che non ha maturato il requisito minimo di permanenza dei due anni, tutto ciò legato agli Eventi Giubilari 2025.

A questo si somma il robusto incremento di posizioni disponibili in mobilità che sono state volute aggiungere, quasi in maniera indiscriminata, a seguito dei passaggi di qualifica a Capo Squadra. Da un prudenziale 30% si è andati via via incrementando questo numero, generando uno sbilanciamento non sostenibile tra gli 800 Vigili del 99° Corso appena usciti dalle SCA e le circa 2900 unità che verranno mobilitate.

Un divario che metterà in ginocchio i Comandi del Settentrione. Allo stesso modo l’Amministrazione ha tenuto un atteggiamento a dir poco altalenante per quanto riguarda la concessione della deroga ai due anni di permanenza; limitandola unicamente a coloro che hanno richiesto lo spostamento verso il Comando di Roma (che comunque versa in una grande carenza di organico) in relazione al Giubileo 2025.

Questo continuo cambio di passo, oltre a far vivere nell’incertezza i Lavoratori che vedevano avvicinarsi la possibilità di ricongiungersi ai propri cari, li ha posti in una condizione ad una nuova instabilità data dalla permanenza in Comandi ove il caro affitti ed il caro vita sono particolarmente aggressivi. Questo legato indubbiamente anche alla mancanza di alloggi collettivi nelle strutture VF o in strutture in convenzione con gli Enti Locali.

In relazione a quanto sopra richiamato chiediamo che l’Amministrazione estenda erga omnes la deroga per i due anni trovando una soluzione ragionevole alla spregiudicata sperequazione che verrà a verificarsi dai Comandi Provinciali da Bologna in su, abrogando definitivamente il vincolo di permanenza dei due anni. Vincolo imposto per arginare gli effetti della mancata applicazione dell’accordo sulle Leggi Speciali del 2016, che goffamente sta dimostrando tutta la sua inefficacia.

Ricordiamo che i Comandi dell’Alta Italia si svuoteranno, non per effetto delle mobilità o dei trasferimenti per le Leggi Speciali, ma perché le assunzioni non sono minimamente sufficienti e non c’è l’imprescindibile ricambio dei contingenti.

Solo mantenendo all’inizio un atteggiamento più conservativo avrebbe consentito di contemperare le due esigenze, ma si è preferito assecondare il sottile ricatto di talune OO.SS. generando il caos nei vari Dispositivi di Soccorso dei Comandi Provinciali.

A margine di ciò si ribadisce la richiesta di conoscere quale sarà la data di decorrenza per l’assegnazione del personale neo-Caposquadra, sia quella di trasferimento del personale Caposquadra anziano

 

Si resta in attesa di urgente riscontro

 

                                                                                                                                      per il Coordinamento Nazionale USB VVF

                                                                                                                                      Paolo CERGNAR