Interrogazione a risposta
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05359
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 521 del 20/09/2011
Firmatari
Primo firmatario: FIANO EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/09/2011
Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario: MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/09/2011
Stato iter:
IN CORSO
  
Fasi iter:
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/09/2011
         Atto Camera
         
                  Interrogazione a risposta in Commissione 5-05359
presentata da
         EMANUELE FIANO 
         martedì 20 settembre 2011, seduta n.521
FIANO. -
Al Ministro dell'interno.
 - Per sapere - premesso        che: 
       
       il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dipende dal Ministero        dell'interno, dipartimento vigili del fuoco del soccorso pubblico e difesa        civile, e garantisce il soccorso tecnico urgente H24 grazie ad una        capillare diffusione sul territorio; 
       
       in Lombardia il Corpo nazionale dei vigili del fuoco conta su circa 2.400        unità professioniste, complessive tra le varie qualifiche (capi reparto,        capi squadra, vigili), distribuite nelle varie sedi della regione che        conta, allo stato attuale, 11 comandi effettivi, in quanto il costituendo        comando di Monza/Brianza, dipende ancora da quello di Milano; 
       
       i parametri europei stabiliscono un pompiere ogni millecinquecento        abitanti, per cui in Lombardia necessiterebbero circa 3.000 unità in più; 
       
       nel corpo nazionale dei vigili del fuoco vi è anche la componente        volontaria, che a sua volta comprende cittadini non appartenenti al Corpo        nazionale dei vigili del fuoco assegnati ad una sede di servizio del        comando e che durante lo svolgimento delle loro normali attività, in caso        di necessità, vengono richiamati in servizio, debbono cambiarsi e        indossare i dispositivi di protezione individuale, prendere l'automezzo        necessario ed uscire per svolgere il servizio di soccorso; 
       
       l'altra componente è costituita dai discontinui, i precari dei vigili del        fuoco, cioè personale assunto con contratti a termine di 20 giorni, fino        ad un massimo di 160 giorni all'anno, che invece sono presenti nelle sedi        di servizio e svolgono principalmente attività di ufficio o logistica, ma        anche quelle inerenti al servizio di soccorso;
       
       la maggior parte di loro sono in attesa dei concorsi per il passaggio a        ruolo permanente e ad eccezione di una percentuale di personale volontario        che ha svolto all'epoca il periodo di leva nel Corpo nazionale dei vigili        del fuoco (un anno fino a dicembre 2005), gli altri hanno effettuato un        corso di preparazione di 120 ore, mentre il professionista deve effettuare        un corso di un anno; 
       
       mentre per passare di qualifica, ad esempio da vigile a capo squadra, ad        un professionista occorre una media di 15/20 anni e un corso di 3 mesi, e        spesso lo stesso deve spostarsi in un'altra città o regione, un volontario        può diventare capo squadra dopo 5 anni e tramite un corso on-line; 
       
       nel contesto delle carenze organiche generali, assumono rilevante        importanza quelle dei qualificati (capi reparto e capi squadra - si veda        tabella unitaria regionale) cioè quella parte del personale che ha        maggiori responsabilità nel coordinamento e nella gestione diretta del        soccorso e delle squadre operative, a causa della mancanza di        finanziamenti, ma anche delle farraginose procedure concorsuali interne al        Corpo nazionale dei vigili del fuoco; 
       
       la Lombardia è una delle regioni maggiormente popolate, con un imponente        traffico viario, moltissime attività a rischio, anche rilevante, che la        rendono particolarmente vulnerabile sotto parecchi aspetti, sia dal punto        di vista delle attività umane, che da quello della gestione del suo        territorio; 
       
       di contro il Corpo nazionale dei vigili del fuoco è soggetto a continui        tagli ai finanziamenti, tanto da essere in arretrato coi pagamenti di        affitti, fornitori e titolari di officine per la riparazione di automezzi; 
       
       per quello che riguarda la situazione della città di Milano, l'ingegner        Silvano Barberi, insediatosi dal mese di giugno 2010 come comandante, ha        applicato una rivisitazione dell'organizzazione del soccorso del comando        che lo si ricorda, ha competenza per Milano e tutti i comuni della        provincia; 
       
       tale progetto è avversato dalle organizzazioni sindacali CGIL/CISL/UIL/USB,        come l'interrogante ha potuto riscontrare di persona, e da gran parte del        personale operativo, tant'è che dai primi giorni di dicembre 2010 le        suddette organizzazioni sono state costrette a dichiarare lo stato di        agitazione provinciale e ad intraprendere alcune azioni di lotta, tra cui        un primo presidio il 4 dicembre 2010 durante le celebrazioni della        protettrice dei vigili del fuoco, S. Barbara, e successivamente, l'8        febbraio 2011, una prima giornata di sciopero provinciale e contestuale        presidio di fronte alla sede centrale di via Messina, ed il giorno 22        febbraio un altro presidio, questa volta davanti alla sede dei vigili del        fuoco di Desio; 
       
       tutte le iniziative di protesta, hanno avuto un grande seguito da parte        dei lavoratori; 
       
       uno degli obiettivi di queste iniziative è stato quello di informare        costantemente i media ed i cittadini rispetto ai motivi delle        rivendicazioni ed infatti la popolazione ha dato numerosi attestati di        solidarietà e condivisione alle loro preoccupazioni; 
       
       con riferimento alla cosiddetta «nuova organizzazione», per quanto        riferiscono le organizzazioni sindacali citate, al contrario di quanto        accaduto negli ultimi 30 anni, ed in contrasto anche con quanto disposto        da una recente nota del vice capo dipartimento, ingegner Alfio Pini        (protocollo 14958 del 2 dicembre 2010), l'ingegner Barbieri, nonostante la        sempre più drammatica carenza di personale, in particolare qualificato        (capi reparto e capi squadra), ha sottratto e continua a sottrarre unità        dalle squadre operative, per impiegarle in differenti servizi ed orari non        collegati direttamente al soccorso; 
       
       da tale movimentazione non è stata esentata nemmeno la sede aeroportuale        di Linate (anch'essa dipendente dal comando dei vigili del fuoco di        Milano), dove sono stati spostati qualificati ed autisti, creando in        alcuni turni dei disservizi e facendo sì che in alcuni casi si scendesse        al di sotto delle dotazioni minime (qualificati compresi), con conseguenti        problematiche inerenti ai rinforzi, in quanto i sostituti spesso non hanno        l'adeguata preparazione e conoscenza, né delle procedure di intervento in        caso di crash aereo, né dei mezzi ancora più specialistici di quelli in        dotazione nelle altre sedi; 
       
       di tale situazione complessiva, le organizzazioni sindacali hanno        informato anche il prefetto di Milano e, per quanto riguarda la sede        aeroportuale, il presidente della SEA ed il direttore dell'aeroporto,        avendo presente che il servizio antincendio aeroportuale, è soggetto a        normative internazionali (I.C.A.O.); 
       
       le informazioni comunicate alle autorità sopra indicate dalle        organizzazioni sindacali, a parte un incontro con il dottor Parente della        prefettura di Milano, non hanno dato altro seguito; 
       
       nei giorni 12 e 15 febbraio 2011 presso le sedi di Desio, Seregno e Rho,        in seguito ad assenza prevista di autisti professionisti di mezzi di        soccorso, il dirigente ha inviato in loro sostituzione da altre sedi, del        personale autista volontario; 
       
       pur riconoscendo il ruolo della componente volontaria dei vigili del        fuoco, questa decisione è immotivata tecnicamente, ed ha creato un grave        precedente, in quanto ha introdotto la novità di un equipaggio ibrido        professionisti/volontari; 
       
       tale tipo di sostituzioni non sono giustificate economicamente, visto che        il personale volontario è retribuito al pari di quello professionista ed a        cottimo, cioè a ore di intervento; anzi gli autisti professionisti in        genere sono dei vigili, mente i loro sostituti volontari erano dei capi        squadra, quindi con una remunerazione maggiore; 
       
       tali scelte sono apparse come una palese provocazione nei confronti dei        lavoratori dei vigili del fuoco e delle loro rappresentanze; 
       
       è stata emanata una disposizione con la rivisitazione delle zone di        competenza con un forte sbilanciamento a favore delle sedi volontarie, che        nel concreto si tradurrà nel sovrautilizzo di questa componente, a        discapito di quella professionista stipendiata e che quindi, in caso di        necessità, frequentemente resterà nelle proprie sedi. Senza contare che le        normative vigenti prevedrebbero l'utilizzo delle squadre volontarie        «nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza del        distaccamento volontario» (articolo 18 del decreto del Presidente della        Repubblica 6 febbraio 2004, n. 76) -: 
       
       se, sulla base di quanto riferito dalle organizzazioni sindacali citate,        non si ritenga censurabile il comportamento del primo dirigente, ingegner        Silvano Barberi; 
       
       se non sia da considerare il ripristino di corrette relazioni sindacali; 
       
       se, anche data la persistente fase di carenze organiche soprattutto di        qualificati, non sia da applicare una razionalizzazione del personale        attualmente di supporto al servizio di soccorso e il reintegro dello        stesso nelle squadre operative in tutte le sedi di servizio, così come        disposto anche dalla nota del dipartimento dei vigili del fuoco a firma        del capo del corpo ingegner A. Pini. (5-05359)
 
							     
					 
    
			 
    
			 
    
			 
    
			 
    
			 
    
			 
    
			 
    
			 
    
			 
    
			 
    
			 
							 
							 
							 
        						 
				 
 
									 
                                    