INTEGRAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE NAZIONALE VVF

Nazionale -

Al Ministro dell'Interno

Prefetto Luciana LAMORGESE

 

Al Sottosegretario di Stato all'Interno con Delega ai Vigili del Fuoco

 

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

Prefetto Salvatore MULAS

 
Tramite:                                                                                                            
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Fabio DATTILO

Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott.ssa   Silvana LANZA BUCCERI

 

 

Oggetto: INTEGRAZIONE alla dichiarazione dello stato d’agitazione di categoria - volontà di promuovere lo sciopero nazionale della categoria Vigili del Fuoco - richiesta del tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche [prot. 104 del 23 agosto 2019].

 

La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all’oggetto, contestiamo:

 

1) la disposizione di Servizio n°34 inerente agli incarichi da assegnare al personale avente qualifica CAPO REPARTO emessa dal Dirigente periferico di Firenze.

 

A tal fine si precisa, che: [Dopo che il gruppo di lavoro, istituito dallo stesso, partecipato da questa OS, ha definito di comune accordo i ruoli che dovevano essere ricoperti dalla figura Capo Reparto, tra queste ci sono il Capo Turno Provinciale, il vicario, il vice Capo Turno, più tutti i capi distaccamento.

Come noto tutti questi ruoli possono essere incarichi fiduciari normati dall'art 14 del DPR 64/2012, ma, in maniera secondo noi arbitraria, si è verificato che Il Dirigente Provinciale, non soddisfatto dalle domande fatte dal personale avente titolo, ha rifiutato il diritto alla mobilità provinciale ad un lavoratore con qualifica Capo Reparto decorrenza 2017, viceversa nello stesso atto ha disposto, per gli incarichi sopra citati di Capo Turno e suoi preposti, la mobilità forzata, senza domanda, per un CR decorrenza 2018 che svolge la funzione di coordinatore provinciale nucleo NBCR.

Questa scelta, a nostro parere, non segue i principi citati nell'art 14 del DPR 64/2012 e genera disapplicazione del DPR 127/2018, Riordino delle carriere, e di quanto normato dal profilo professionale del Capo Reparto normato dal Dlgs. 217/05; inoltre a rafforzare queste inadempienze nella disposizione DDS n.34 si legge "qualora venissero a mancare tutti e tre i capi turno questo ruolo verrà svolto dal qualificato più anziano della sede Centrale”.

Nell'incontro avuto con questa OS il 02/10/2019 il Dirigente ha giustificato tale scelta per dare continuità nell'uso dei programmi che interagiscono con il dipartimento e gli altri enti, programmi che normalmente aprono e gestiscono gli operatori SO115. Questa scelta porta sicuramente ad avere una gestione del personale operativo divergente dalle norme attuative e regolamentari. Nello stesso incontro del 02/10/2019 il Dirigente ha affermato più volte che è un uomo dello stato e che ci tiene ad applicare le norme che regolamentano il CNVVF, a riprova di ciò questa sigla non viene  convocata nei tavoli  di contrattazione insieme alle altre in quanto non firmataria.

Alla luce di quanto esposto siamo a chiedere che venga applicata questa fermezza da parte  del Dirigente locale anche nelle norme regolamentari e gestionali, al rispetto in toto delle Leggi dello Stato e dei diritti dei lavorato.

Pertanto, alla luce dei fatti esposti, considerata la volontà del Comando di Firenze di  non applicare le norme sopra esposte, senza tenere conto delle  osservazioni di questa o.s. a tutela dei diritti dei lavoratori, senza dare risposte concrete, oltre che imporre criteri non concordati in ambito nazionale. Si ritiene tale atto altamente lesivo].

 

2) la gestione dell'elisoccorso ligure.

 

[Una attività che riguarda la storia dei Genovesi e dei Liguri che forte della sua professionalità e competenza ha resistito sino ad oggi a tutti gli attacchi della politica che guidata dalla sette sorelle ha divorato nel nostro paese un servizio pubblico rendendolo privato con le relative conseguenze economiche.
Ciò che funziona nel pubblico ma non è regolamentato è obiettivo di un business sfrenato che giorno dopo giorno lo trasforma in privato, svendendo un bene della comunità e trasformando un diritto in un dovere economico verso una imprenditoria senza scrupoli che ha dimostrato, in questo settore, di muoversi come dei “narcotrafficanti” ricorda Nicola Gratteri Procuratore Capo di Catanzaro nell’indagine dell’appalto da oltre 100 milioni dell’Elisoccorso della Regione Calabria nel 2017.
Per Gratteri, Babcock e i dirigenti pubblici stavano pilotando il capitolato di gara per l’elisoccorso, un affare da 100 milioni, con i dirigenti della società di elicotteri che letteralmente dettavano il testo della gara ai medici. «È accaduto che degli imprenditori lombardi sono scesi in Calabria e hanno indotto dei funzionari, dei medici, a compiere dei reati, con un modus operandi tipico dei mafiosi», ha detto Gratteri, sottolineando come gli indagati si muovessero «con la stessa circospezione dei trafficanti di cocaina». Per gli inquirenti, Babcock voleva un bando «cucito addosso» che rendesse la sua vittoria sicura.
La stessa azienda che a inizio gennaio 2018, cioè pochi giorni prima che i suoi vertici finissero in galera, si è aggiudicata il ricchissimo appalto da 360 milioni per il “Servizio di gestione operativa e logistica della flotta Canadair CL-415 del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile”,19 Canadair CL-415, dove c’è già una denuncia per turbativa d’asta dell’Ing. Giuseppe Spadaccini ex proprietario della Sorem, l’azienda che fino al 2010 aveva gestito i Canadair italiani.
Non è bastata la Maximulta da 67 milioni alle otto sorelle che per anni si sono spartite 197 milioni di appalti per i servizi antincendio boschivo, accordandosi per vincere gran parte delle 43 gare bandite da regioni e provincie, eliminare anche il più piccolo barlume di concorrenza ed estromettere ogni possibile avversario. Sono le otto società – Airgreen; Babcock Mission Critical Services Italia; Elifriulia; Eliossola; Elitellina; Heliwest; Star Work Sky; Air Corporate – che per un quindicennio si sono divise il ricco mercato dei servizi antincendio boschivi (cosiddetti AIB).
L’Autorità garante per la concorrenza, che le ha appena condannate a una multa di oltre 67 milioni di euro complessivi – per intese anticoncorrenziali. Secondo l’Agcm, non solo le società si accordavano per non farsi concorrenza, ma si presentavano alle gare sempre unite in Ati (Associazione temporanea di imprese), riuscendo a vincere gli affidamenti con «ribassi sovente prossimi allo zero o comunque di entità ridottissima».
Non è bastato il Tar Liguria che ha sospeso la gara per il servizio Elisoccorso messo al bando dalla Regione Liguria guidata dal Governatore Toti.
Per questi motivi il sottoscritto Stefano Giordano e Costantino Saporito in qualità di Cittadini e Vigili del Fuoco abbiamo depositato il 18 giugno un esposto alla Procura di Genova per rendere trasparente la vicenda Ligure dove il Dipartimento sembra aver gettato la spugna e talvolta con operazioni poco trasparenti…la tavola sembra già esser apparecchiata da tempo per trasformare un servizio pubblico dei Cittadini in un business per privati, dove l’aumento dei costi è consolidato dall’analisi in altre regioni.
Trovare un servizio garantito 360 giorni all’anno al costo di 1,8 milioni di Euro è impossibile nel nostro paese con un equipaggio unico a livello Europeo, due piloti, uno specialista, due sommozzatori, due aereosoccorritori e il personale medico del 118.
Una veloce analisi e storia del servizio serve per comprendere meglio la storia del Nucleo Elicotteri VVF di Genova.
La collaborazione tra personale medico infermieristico e la componente tecnica dei Vigili del Fuoco, hanno permesso la nascita sin dagli anni novanta, di un servizio, ritenuto tutt’oggi un fiore all’ occhiello e riconosciuto a livello europeo di un servizio pubblico integrato che ha permesso il salvataggio e l’assistenza al cittadino con più di quindicimila interventi dalla sua istituzione..
Nasceva negli anni novanta il primo soccorso HEMTS (helicopter emergency medical technical service), ovvero un soccorso svolto con elicottero in grado di trasportare un primo presidio medico infermieristico ed una componente tecnica altamente qualificata in grado di operare in qualsiasi scenario di incidente: zona impervia, marittimo, stradale, ferroviario, a 360 gradi.
Le competenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sul soccorso pubblico, sono sancite dal Decreto legislativo dell’8 marzo 2006 n°139, tramite l’art. 24, comma 1: Art. 24. Interventi di soccorso pubblico.
Il Corpo nazionale, al fine di salvaguardare l’incolumità delle persone e l’integrità dei beni, assicura gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito dell’immediatezza della prestazione, per i quali siano richieste professionalità tecniche anche ad alto contenuto specialistico ed idonee risorse strumentali, ed al medesimo fine effettua studi ed esami sperimentali e tecnici nello specifico settore.
Per l’efficace svolgimento dei propri compiti d’istituto, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si avvale di una forte integrazione tra la propria componente aerea e tutte le altre sue componenti quali, sommozzatori, soccorritori speleo alpino fluviali (SAF), unità NBCR (nucleare batteriologica chimica radiologica), unità cinofile, unità speciali di ricerca sotto le macerie (USAR), soccorritori acquatici, operatori di mezzi nautici, operatori di mezzi pesanti e di macchine movimento terra, tecnici delle telecomunicazioni, tecnici informatici e tutte le altre specializzazioni del Corpo. È grazie a questa integrazione che, nel soccorso tecnico urgente,si assicura una risposta complessiva a 360°, rapida, efficace e professionale; un risultato che non sarebbe possibile ottenere da alcun provider del soccorso all’infuori dei Vigili del fuoco.
Il personale dei Vigili del Fuoco facente parte del Servizio Aereo del Dipartimento VVF al fine di ottenere e mantenere un elevato profili professionale, è regolarmente sottoposto a corsi di formazione teorici e pratici. Corsi che vengono organizzati a livello centrale con enti d’importanza Nazionale come l’Aeronautica Militare o Leonardo (AGUSTA).
A maggiore garanzia di professionalità il personale impiegato nel comparto Aereo VVF oltre alle visite mediche quale lavoratore VVF deve sottoporsi a ulteriori controlli medici presso l’Aeronautica Militare.
Tutte le missioni di soccorso prevedono SEMPRE l’impiego a bordo di due piloti al fine di garantire un ulteriore sicurezza del volo.
La maggioranza dei piloti VVF ha frequentato corsi IFR (instrument flight rules) per poter condurre l’elicottero in condizioni di scarsa visibilità ed effettuare attività notturna, ma necessitano di continua attività addestrativa operativa per poterne mantenere costantemente i requisiti.
Quindi, ad oggi gli equipaggi impiegati per missioni di soccorso, sono sempre composti da un numero minimo di sette persone tra cui: n.2 piloti di condotta, un tecnico di bordo (per eventuali manovre al verricello), un medico ed un infermiere ( per quel che concerne la parte sanitaria) e due operatori VVF con capacità specifiche scelti alla partenza della missione, che siano in grado di operare nello scenario ambientale richiesto dalle sale operative e dal NUE.
Per i trasporti intraospedalieri regionali ed extraregionali, la componente degli equipaggi viene ridotta a cinque unità: N.2 piloti di condotta , un tecnico di bordo e la componente Sanitaria di medico ed infermiere.
Parlando degli aspetti economici della Convenzione tra Vigili del Fuoco e Regione Liguria risultano altamente vantaggiosi per la spesa di Sanità pubblica.
I costi annui si aggirano tra 1.800.000 /2.000.000 euro l’anno per lo svolgimento del servizio in tutta la Regione svolto dai VVF, mentre per il solo svolgimento di attività HEMS (trasporti intraospedalieri) la Regione Liguria sarebbe stata disposta a sborsare circa 4.500.000 euro annui a un soggetto privato, se il bando di gara non fosse stato di fatto giudicato invalido dal TAR.
La Convenzione Elisoccorso Regione Liguria Vigili Del Fuoco è di fatto scaduta il 31 dicembre scorso, in questo momento il Servizio è svolto con proroga scritta, sino al prossimo 31
dicembre, anche se fonti molto attendibili denunciano la mancanza delle firme da parte dei soggetti sopracitati (regione liguria, vigili del fuoco) che garantiscano la validità in toto del documento in caso di contenziosi amministrativi legali tra le parti.
Basta volerlo, basta conoscere i propri diritti per fermare questa scellerata privatizzazione del pubblico che funziona e purtroppo la sanità in liguria è piano piano smantellata per un’idea falsa che il privato è meglio del pubblico… lasciate stare i pompieri che volano sulle teste dei liguri… loro sono angeli del soccorso e proteggono tutti i giorni il territorio.
Il primo elicottero con personale medico arrivato dopo il crollo del ponte morandi era rosso e bianco].

 

3) economie e diritti.

 

Ci sono state negate, ad oggi le tutele contrattuali. Chiediamo che l'amministrazione intervenga usando il giusto strumento e dialogando seriamente con la politica e i sindacati. Preche, se armonizzazione significa mettere al pari i nostri stipendi con il valore della vita e cominciare a parlare di diritti fino ad ora negati USB c'è.
Ma siamo stanchi di promesse; pretendiamo posizioni forti, documenti alla mano e incontri tecnici per definire un percorso di lavoro. Abbiamo una piattaforma contrattuale da dover discutere dall'8 febbraio del 2018.
La propaganda elettorale non ci interessa. Noi siamo un sindacato e ci occupiamo di tutelare i lavoratori.
Il premier Giuseppe Conte ha parlato di Cuneo Fiscale (quindi soldi presi da una Spending Review interna) smentendo tutti i proclami fatti in precedenza dalle varie compagini politiche.
Oggi, disegni di legge, proposte politiche di forum, emendamenti in legge di bilancio dicono che creeranno un fondo di armonizzazione per i vigili del fuoco. Vogliamo essere messi a conoscenza, con ducumenti comprovanti, delle economie  reali messe a disposizione per la categoria e l'iter con cui si tratteranno.

Vogliamo un contratto che ci dia soldi e diritti.
Era il febbraio dello scorso anno quando un governo con le ore contate regalava ai vigili del fuoco un contratto truffa che distribuiva pochi spiccioli alla base e ingrassava le buste paga dei dirigenti. 293 nuovi dirigenti speciali, tra cui file erano presenti sindacalisti confederali, e nessun diritti verso una categoria che non ha l’INAIL, necessita del riconoscimento della categoria speciale ai fini del blocco delle prospettive di vita e non ha il riconoscimento ne della professionalità ne delle malattie professionali.
Questo ed altro rivendichiamo come USB ed è per questo che non avevamo al tempo sottoscritto un accordo, soltanto economico, che sempre di più allontana la base operativa dalla risoluzione delle sue problematiche.
Il Corpo Nazionale dal 2004 ad oggi è diventato il più grande ufficio di collocamento delle cariche prefettizie che, grasse dei loro stipendi da nababbi, sfruttano il soccorso tecnico per fare carriera e aumentare i propri guadagni. Oggi i Vigili del Fuoco hanno bisogno di certezze che si possono raggiungere soltanto sedendoci ad un tavolo contrattuale e cominciando a lavorare seriamente. Abbiamo bisogno di quella serietà che il governo  è sempre pronto a citare ma che ad oggi, proprio al ministero dell’Interno, non abbiamo visto.
Noi non abbiamo intenzione di mollare fino a quando non ci siederemo ad un tavolo serio con il governo per creare e “fare” finalmente il bene del soccorso tecnico urgente.

 

La Scrivente Organizzazione Sindacale in sede di conciliazione fa espressa richiesta di poter video registrare o inviare in diretta streaming. Si coglie l’occasione per valutare l’uso di tale strumento informatico al fine di dare sempre maggiore trasparenza in quanto sinonimo di democrazia e legalità.

In ragione di quanto esposto, e di altro che ci riserviamo di esporre nella sede opportuna, integriamo lo stato di agitazione Nazionale e chiediamo l’immediata applicazione della normativa vigente.

Si ricorda l'impossibilità di commettere atti pregiudizievoli prima che sia esperito il tentativo di conciliazione ai sensi della normativa in parola.

 

il Coordinamento Nazionale USB VVF