DICHIARAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE NAZIONALE

Opera Nazionale Assistenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Nazionale -

Al Ministro dell'Interno
On. Matteo SALVINI

Al Sottosegretario di Stato all'Interno
On. Stefano CANDIANI

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Salvatore Mario MULAS
 
Tramite:                            
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Fabio DATTILO

Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI

Oggetto: dichiarazione dello stato d’agitazione di categoria - volontà di promuovere lo sciopero nazionale della categoria Vigili del Fuoco - richiesta del tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche.


La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all’oggetto, con la proclamazione dell'immediato stato di agitazione del personale del CNVVF chiede l'attuazione della procedura di raffreddamento ai sensi della normativa in vigore. Le motivazioni sono: “l’Opera Nazionale Assistenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”.
La scrivente Organizzazione Sindacale ha da sempre chiesto di conoscere l’indirizzo politico che determina l’attuale gestione dell’O.N.A. che ricordiamo era un “ente morale” ed oggi ha trasformato la sua natura in “ente autonomo”. Alcune richieste della scrivente, nel tempo, sono diventate oggetto di interrogazioni parlamentari, ma senza nessuna risposta. L’interrogazione a risposta scritta 4-14859 presentata da DI MAIO Luigi testo di Mercoledì 23 novembre 2016, seduta n. 708 (C.4/14859) è un esempio fra tanti.
L'odierna Opera Nazionale Assistenza per il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco venne costituita come Fondazione da erigersi in Ente Morale ai sensi degli artt. 14 e segg. c.c., mediante atto pubblico del 26/2/1959, ad opera del Prefetto dr Tommaso Pavone nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Cassa Sovvenzioni Antincendio.
La Cassa Sovvenzioni Antincendio era stata istituita presso il Ministero dell'Interno con decreto legge n. 2472/1935 (art17) alla quale venne poi attribuita personalità giuridica di diritto pubblico con DM 18/2/1936, che la sottopose alla vigilanza del Ministero dell'Interno. Nel corso della sua attività, la Cassa Sovvenzioni aveva intrapreso attività assistenziali in favore degli orfani e dei figli dei Vigili del Fuoco., al perseguimento delle finalità delle quali aveva destinato alcuni complessi immobiliari da essa acquistati arredandoli ed attrezzandoli allo scopo. Successivamente ha deliberato la costituzione dell'Ente in questione, (ONA) prevedendone l'erezione in Ente morale ai sensi degli artt. 12 e segg. del codice civile, e disponendo che ad esso fossero donati alcuni compendi immobiliari, beni mobili, titoli, e del fondo cassa già destinati all'attività assistenziale della stessa.
Poiché l'ONA è fondazione di diritto privato ma è nata ed è finanziata dallo Stato potrebbe confluire in un ente pubblico con apposito provvedimento. Essa può essere estinta solo nei modi previsti dallo statuto.
Art. 23: “Nel caso di estinzione dell'Opera il Consiglio di Amministrazione, sentito il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della difesa Civile proporrà al Ministro dell'Interno la nomina di uno o più commissari liquidatori e le modalità di liquidazione. I liquidatori verranno scelti tra il personale direttivo dell'Amministrazione civile dell'Interno o del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco con qualifica dirigenziale e la nomina dovrà effettuarsi entro 30 giorni dalla dichiarazione di estinzione. L'attivo netto della liquidazione sarà devoluto a favore del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per opere di assistenza o previdenza”. (Omissis)

QUINDI SI COMPRENDE CHE IL POTERE DELL'OPERA  È IMMENSO MA È GESTITO MALE (L'OPERA ACQUISTA CIO' CHE VUOLE, NE PUO' FARE CIO' CHE RITIENE OPPORTUNO MA NON FA NULLA).

Modificando l'art. 6 dell'Opera si deve fare si che il consiglio di amministrazione sia composto SOLO da dirigenti del Corpo Nazionale (è ormai assodato che non genera nessun vizio o incompatibilità) e I SOLI SINDACATI RAPPRESENTATIVI non dentro il consiglio di amministrazione ma a vigilanza, cioè: “il consiglio di amministrazione decide sentito le OO.SS”.
Se riusciamo a fare questo avremo molto più dell'INAIL dando direttamente assistenza ai vigili del fuoco invece di pagare una assicurazione che poi paga i vigili (se li paga!).

Inoltre: “perché l’Opera Nazionale Assistenza non può essere gestita direttamente dai tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco?” – “perché tutte le OO.SS. rappresentative non possono far parte del Consiglio di Amministrazione in qualità di organo di vigilanza a tutela e controllo del lavoro che si svolge?” – “perché una rappresentanza eletta direttamente dalla base (I Vigili del Fuoco Operativi) non possono far parte del consiglio di amministrazione in qualità di referenti tecnici?” .

La Scrivente Organizzazione Sindacale in sede di conciliazione fa espressa richiesta di poter video registrare o inviare in diretta streaming. Si coglie l’occasione per valutare l’uso di tale strumento informatico al fine di dare sempre maggiore trasparenza in quanto sinonimo di democrazia e legalità. Le  riprese video e trasmissione in diretta streaming servono per garantire ai lavoratori la possibilità di "partecipare" a momenti importanti della loro vita lavorativa ed organizzativa e garantire al contempo all'amministrazione di rendere sempre più trasparente l'opera cui è chiamata.

In ragione di quanto esposto, e di altro che ci riserviamo di esporre nella sede opportuna, dichiariamo lo stato di agitazione Nazionale e chiediamo l’immediata applicazione della normativa vigente.

Si ricorda l'impossibilità di commettere atti pregiudizievoli prima che sia esperito il tentativo di conciliazione ai sensi della normativa in parola.