...Il Re è Nudo...

Approvato il regolamento per la RSU dei Vigili del Fuoco ad Ascoli

 

 

Ascoli Piceno -

Dopo oltre 4 anni, si è riusciti a far approvare in seno alla RSU un regolamento che né disciplinasse i lavori. Diciamo subito che NON E’ un regolamento perfetto, e vi spiegheremo anche il perché, tuttavia almeno c’è e con questo si può cominciare a lavorare.

In premessa è stato rimarcato il concetto che la RSU di fatto non è nessuno, i titolari dei diritti e delle contrattazioni sono i colleghi, i delegati RSU fungono solo da tramite; inoltre (ma qui non ci giuriamo che verrà rispettato) si esprime la volontà di ricercare sempre la unanimità, sia in ambito RSU che nelle assemblee.

Gli articoli 1 e 2, spiegano da chi è composta e di quali diritti è titolare la RSU nella sua globalità.

L’articolo 3, spiega “a chi spetta la poltrona”, e qui ci sono state accese discussioni; la posizione del nostro sindacato è stata (e sarà sempre) aperta all’interpretazione più ampia del concetto di democrazia. Purtroppo, noi siamo in pochi e “due noci fanno rumore ma non riempiono il sacco”.

Nell’articolo 3 appunto, è scritto che chi si assenta per 6 volte consecutive, può essere dichiarato decaduto, questo per evitare che con l’assenteismo si possano influenzare i lavori della RSU; noi si chiedeva che il delegato che subentra sia un membro appartenete alla stessa lista che si è candidata oppure un lavoratore designato dalla lista stessa, per consentire di poter partecipare a chiunque. Ciò è stato impedito: solo quelli che hanno avuto il coraggio di candidarsi, un giorno potranno sedere sulla poltrona ! In altre parole, se i candidati di una lista hanno degli impegni e non possono più essere disponibili, quella lista rimane senza nessuno.

Abbiamo poi cercato di rendere la seduta della RSU, aperta anche ai rappresentanti per la sicurezza anche perché più si è intorno ad un tavolo e più le vedute sono ampie e c’è maggior rappresentatività, invece questi possono partecipare “solo” se invitati oppure se si autoinvitano.

C’è poi il paragrafo che spiega quand’è che la RSU decade, e qui è successo di tutto !!

Secondo noi, è giusto che i colleghi possano sfiduciare quest’organismo sia con un voto contrario in assemblea sia con una raccolta firme; in questo modo, chi fa parte della RSU sa che “non è immortale” e che in qualunque momento può rendere conto dell’operato ai colleghi. La posizione che ha predominato invece, “non prevede assolutamente la raccolta firme” e se proprio vogliono sfiduciare la RSU, occorrono 92 pompieri che vengono ad alzare la mano per votare contro. Badate: NON un assemblea con 92 presenti, ma un assemblea con 92 voti contrari. Abbiamo osservato che nemmeno alle feste di Santa Barbara (che si mangia e si beve gratis), si presentano 92 colleghi; c’è poi un grave fatto di natura democratica; infatti se un collega vorrebbe sfiduciare la RSU ma è occupato a casa coi bimbi o sta in convalescenza, ebbene o si presenta di persona ad “alzare la mano” oppure non ha voce in capitolo.

L’articolo 4 parla delle convocazioni, se ne faranno almeno una al mese e, in seconda convocazione, 1/3 + 1 dei delegati possono deliberare, questo sempre per evitare che con le assenze “tattiche” si possa influenzare i lavori della RSU. Purtroppo, noi avevamo chiesto che i colleghi potessero assistere e avessero la facoltà di intervento, in questo senso è stato partorito un regolamento un po’ più restrittivo.

L’articolo 5 infine spiega qual è il modo di operare della RSU: innanzitutto informare i colleghi, non prendere mai decisioni da soli; si chiedeva di sottoporre al parere dell’assemblea tutte quelle decisioni che non riescono a strappare l’unanimità della RSU, questo fatto non è sentito dagli altri delegati che lo hanno ritenuto non vincolante.

Gli articoli 6, 7 e 8 sono stati approvati all’unanimità e recitano della possibilità di convocare assemblee, indire lo sciopero e fruire di permessi sindacali. Ci teniamo a ribadire che la RdB, ha sempre difeso i diritti dei lavoratori contro qualunque minaccia, chiunque può rivolgersi ai nostri delegati se ha un chiarimento o una richiesta da fare.