I CONTI DELLA SERVA!!!
COME FARE UN CORSO A CSQ SPENDENDO TANTO E DISAGIANDO I LAVORATORI
Lavoratori,
la meraviglia è continua ogni qualvolta si muove la nostra amministrazione, e sempre più ci si accorge di come le cose vengano fatte non in nome del risparmio (la cara vecchia “spending review”) ma con il solo intento di disagiare i lavoratori.
Prendendo in esame ciò che succede attualmente nella regione Lazio, a paragone di molte altre realtà che ci vengono segnalate dal territorio, i lavoratori del corpo interessati all’ultimo passaggio di qualifica in corso a capo squadra si sono visti, in nome del risparmio della spesa pubblica, il rifiuto dell’uso della vettura di servizio per spostarsi dalla propria una sede periferica alla zona centrale del polo didattico designato. Ma è proprio così???
E poiché noi come O.S. crediamo nell’ottica del risparmio, in allegato troverete un calcolo relativo alle vere spese affrontate sia per il trasporto personale (qualora fosse concesso) sia per il servizio che l’amministrazione intenderebbe “propinare” (tanto per non dire “obbligare”). Lasciamo ai lettori il giudizio; e chiederemo spiegazioni all’amministrazione di tale spreco di denaro pubblico e relativo disagio recato ai lavoratori. (nella tabella troverete indicata la zona di Viterbo, ma è indicativa in modo da rendere il nostro calcolo veritiero; naturalmente modificando le relative distanze kilometriche il calcolo è applicabile in ogni realtà).
Lavoratori per risolvere questi problemi necessita la lotta di classe… la vera rivendicazione dei propri diritti naturali atti a salvaguardare la dignità di essere un lavoratore… basta nascondersi dietro le illusioni!!!
C’è necessità di rilancio del soccorso tecnico urgente attraverso una vera riforma della protezione civile e bisogna che ci venga riconosciuto lo status di categoria altamente usurante sottolineando che essendo operatori del soccorso siamo altamente a rischio!
Per tutto questo che ci spetta e che dobbiamo rivendicare, la piazza è l’unico luogo giusto.
LAVORATORI: RISPONDIAMO CON LO SCIOPERO GENERALE DEL 18 OTTOBRE A ROMA