EMERGENZA TOSCANA. IL SOCCORSO DI CARTA

Firenze -

 

Al Presidente Consiglio dei Ministri

On. Giorgia MELONI

 

Al Ministro dell’Interno

Dott. Matteo PIANTEDOSI

 

Al Sottosegretario all’Interno con delega ai Vigili del Fuoco

On. Emanuele PRISCO

 

e p.c. Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Dott. Renato FRANCESCHELLI

 

Tramite:                                                                                                

Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento

Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento

Viceprefetto Alessandro TORTORELLA

 

Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Vice Capo Dipartimento Vicario

Ing. Carlo DALL’OPPIO

 

Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

Viceprefetto Renata CASTRUCCI

 

Al  Presidente Regione Toscana

Eugenio GIANI

 

Oggetto: Emergenza Toscana. Il soccorso di carta.

 

Egregi,

ci sottraiamo volentieri alle vostre parate costruite sulle spalle dei lavoratori Vigili del Fuoco che hanno lavorato incessantemente.

Diciamo “no grazie” all’invito a lei On. Prisco augurandoci che il suo percorso e rapporto con il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco sia più proficuo e produttivo per portare il CNVVF fuori dal sistema paludoso in cui la volontà dei governi precedenti, di qualsiasi colore politico, hanno trascinato un Corpo tra i più organizzati in Europa, sempre in prima fila sulle numerose e periodiche emergenze che affliggono il nostro paese. Gli applausi, le telecamere, e le rappresentazioni iconografiche dell’eroe le lasciamo volentieri a chi si appunta le medaglie sul petto senza essersi mai sporcato le mani. I Vigili del Fuoco vogliono essere messi in condizione di poter lavorare in maniera degna per portare soccorso alla popolazione quando serve e non farsi belli davanti agli obbiettivi dei media.

 

“No grazie” al Capo del Corpo che anche in questa occasione ha decretato l’emergenza e le fasi organizzative della Circolare EM 01-2020 dopo 3 giorni dall’inizio degli eventi lasciando l’organizzazione in seno ai singoli dirigenti. Tutto questo mentre invece la Protezione Civile, Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’emergenza la dichiarava sin da subito e metteva in moto tutto il mondo del soccorso Protezione Civile.

 

I VVF, con i soliti scarsi mezzi, molti nemmeno funzionanti, quasi a mani nude e perfino con i nostri automezzi che si fermano davanti a 50 centimetri di acqua, hanno comunque affrontato le difficoltà senza le distinzioni di specialità e senza seguire i moduli di una circolare di 180 pagine che dovrebbe gestire l’emergenza.

Moduli arrivati poi dopo 2 giorni. Questa la verità, state continuando a costruire un castello di carte per renderci partecipi di un vostro fallimento in merito alla gestione delle emergenze che ultimamente stanno colpendo il nostro territorio.

 

Ci avete provato. Avete inseguito gli impulsi di dare regole all'imprevisto cercando di irrigidirlo in schemi legislativi preconfezionati scopiazzando altri enti del comparto pubblicistico .

Avete scritto pagine e pagine, aggiornato e inventato software, predisposto esercitazioni faraoniche per avere cosa?

Anche in questa emergenza in Toscana è stata totalmente caotica la gestione del personale dei territori interessati, con invenzioni di orario ai limiti del credibile, perché mancava la norma, perché ci siamo dimenticati come si faceva.

Nelle ultime emergenze abbiamo predisposto avvicendamenti con moduli ormai inutili, sono arrivati SA a Firenze quando fiumi o piccoli rigagnoli erano tranquilli nel loro alveo ma era rimasto solo fango, muovendo uomini e mezzi senza capirne il motivo. Nella stessa Firenze dove si sono lasciati turni di lavoro raddoppiati per ulteriori due giorni non per portare soccorso ma per la parata di Ministri, Sottosegretari e Prefetti senza tenere assolutamente in considerazione lo stress lavorativo dei Vigili del Fuoco accumulato in questi giorni e senza rispetto per la popolazione colpita.

 

Un sistema rigido non funziona. Il soccorso non si fa sulla carta ma con esperienza e professionalità.

I moduli esistono se vengono predisposti in maniera permanente sui territori e soprattutto va capito, una volta per tutte, che esistono emergenze dove servirebbe una diversa risposta organizzativa visto che sono legate ad eventi atmosferici che una volta cessati non necessitano di enormi dispiegamenti di contingenti nelle zone interessate, ma soprattutto la macchina complessa del soccorso in calamità deve essere snella e diretta dai dirigenti direttamente interessati dagli eventi.

 

Il Corpo nazionale va portato nella sua casa naturale, nella Protezione Civile in seno alla presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

Il capo del Corpo deve rispondere al primo ministro come organo fondamentale della protezione civile.

 

In questa regione l’ente Regione Toscana si “dimentica” colpevolmente dei Vigili del Fuoco. Sono anni che vengono stipulate convenzioni ridicole in materia di Protezione Civile e Antincendio Boschivo, dove i VVF per la politica toscana sono solo un ente residuale da tenere buono perché all’occorrenza può essere utile a costo zero. Ecco perché regioni italiane hanno convenzioni per 365 giorni/anno da milioni di euro che comprendono Protezione Civile e interventi congiunti su qualsiasi tipo di scenario. In Toscana invece 280 mila euro per un anno sono l’elemosina al CNVVF. Personale che per recarsi in treni regionali a fare visite mediche per libretto sanitario è costretto a pagare il biglietto perché in questa regione non esiste convenzione sui treni regionali, più volte chiesta e mai attuata.

Nella stagione estiva le squadre sono sempre di più impegnate su vasti incendi boschivi, competenza regionale, che richiedono impegni con turni massacranti, impiego risorse economiche e materiali, come lo scorso anno nel comune di Massarosa (LU).  A questi elementi aggiungiamo la carenza strutturale di automezzi (sugli incendi vediamo Aps100 Eurocity di oltre 20 anni, fuoristrada AIB Land Rover degli anni ‘90), attrezzature  e DPI ed il gioco è fatto, alla prima emergenza, oramai nemmeno più dichiarate dalla struttura preposta, il disastro è certo. Altre regioni, ad esempio la Campania, acquistano automezzi per incendio AIB ai Vigili del Fuoco.

       

 

 il Coordinamento USB VVF Toscana