DUALISMO DI COMPETENZE ALL'ITALIANA.

CRONACA DI UN INCENDIO BOSCHIVO CON TANTI NUMERI DI TELEFONO E POCHE CERTEZZE.

 

 

 

Torino -

Da anni la scrivente RdB denuncia i dualismi di competenze nel campo della protezione civile, tra dipartimento e ministero dell’interno, si è aggiunto sempre in questi anni la competenza sugli incendi boschivi, che interessano i pompieri la protezione civile e la forestale; un bel trialismo, che altro non sono che i soliti giochi di potere, sempre sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori e naturalmente dei boschi.

Un esempio:

il giorno 6 agosto alle 4,49 arriva una richiesta per incendio boschivo alla sala operativa di Torino, si inviano due squadre sul posto, l’incendio e di medie proporzioni, informano le squadre sul posto.

Alle 5,30 telefonata al 1515, alla richiesta di supporto scopriamo che stiamo parlando con la sala operativa di Roma, che fornisce un numero verde per Torino, ma al numero verde non risponde nessuno.

Si decide allora di contattare i venti numeri telefonici in nostro possesso di altrettante sedi di forestale in Provincia, risultato in 19 casi ha risposto una segreteria telefonica, eccetto il presidio di Viù (Lanzo).

Si inviavano altre due squadre e un autobotte, per avere verso le 6.30 ragione delle fiamme.

Alla stessa ora si ricontattava il numero verde 800807091, finalmente una risposta, erano al corrente dell’incendio ma alle 5,00 non c’era nessuno perché il servizio chiude intorno alle 21 e riprende alle 6,30 del mattino successivo.

 

Cosa dire in un simile frangente, di fronte alla pubblicità sfrenata di un servizio di emergenza che funziona part-time? Cosa dire ad Alberto Angela che con un fiammifero in mano esorta a chiamare il 1515, non sarà il caso che Angela provi a fare una telefonata è sincerarsi che quanto dice sia vero?

 

Questo è a nostra parere, il risultato di una politica suicida che pensa a creare solo dualismi di competenza e quindi più centri di potere possibile, così si hanno più direttori, più ispettori, più responsabili e sempre meno personale per gli interventi.

Così abbiamo, elicotteri per i pompieri e la forestale e i canadair per la protezione civile, una situazione all’italiana dove “per risparmiare” ovviamente, la manutenzione va fatta in tre posti diversi, per non parlare dell’acquisto alla faccia dei tagli di bilancio.

La RDB non può che continuare a denunciare questo stato di cose, dove si vuol far credere ai cittadini che tutto funziona a meraviglia, mentre gli operatori ridotti al lumicino vengono impiegati per ore e ore senza sosta con straordinari ridicoli e pagati chissà quando, e ovvio che in questa situazione si trovano non solo i pompieri ma anche i lavoratori della forestale, perchè certamente se “Sparta piange Atene non ride”.