DICHIARAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE USB VVF FIRENZE

Firenze -

 

Al Ministro Interni

Prefetto Luciana LAMORGESE

 

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Capo Dipartimento

Prefetto Laura LEGA

 

Tramite:                                                                                               

Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento

Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento

Viceprefetto Roberta LULLI

 

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Vice Capo Dipartimento Vicario

ing. Fabio DATTILO

 

Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

dott. Alessandro TORTORELLA

 

e p.c.

Al Direttore Regionale CNVVF Toscana

Ing . Giuseppe ROMANO

 

Al Prefetto Firenze

Pref. Alessandra GUIDI

 

Al Dirigente provinciale CNVVF Firenze

Arch . Gennaro TORNATORE

 

 

Oggetto: dichiarazione dello stato d’agitazione di categoria - volontà di promuovere lo sciopero provinciale della categoria Vigili del Fuoco - richiesta del tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche.

 

 

Gentili in indirizzo,

la scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all’oggetto, con la proclamazione dell'immediato stato di agitazione del personale del CNVVF chiede l'attuazione della procedura di raffreddamento ai sensi della normativa in vigore.

Le relazioni sindacali con il dirigente provinciale, fin dal suo insediamento, sono vissute come marginali, quasi come un senso di fastidio.

In una nota di questa OS insieme ad altre tre rappresentative datata 28/12/2020 (all.1) si evidenziava già una violazione dell’art.33 del DPR 7/5/2008 in merito ad una mancata informativa su una emanazione di una disposizione dove veniva stravolto il servizio SO115 con un metodo imposto dal dirigente, non concordato con le oo.ss.. La DDS imponeva carichi di lavoro difformi da quanto in essere e consolidato.

Nella stessa nota congiunta si faceva riferimento poi alla gestione della sede, non ancora in essere, del futuro distaccamento di San Casciano val di Pesa per il quale il dirigente aveva continuato un metodo di lavoro più volte contestato, ovvero mantenere un fantomatico presidio AIB durante il periodo invernale e non convenzionato con la Regione Toscana. Anche in questo caso si contestava la non informazione e la non concessione di apposito incontro sindacale più volte richiesto dalle oo.ss.

 

In data 20/1/2021 finalmente veniva concesso incontro sindacale dove al punto 2 degli argomenti veniva posto il “presidio A.I.B. di San Casciano val di Pesa” (all.2).

Quattro sigle sindacali sulle cinque presenti, USB compresa, fanno notare al dirigente la non conformità del presidio di San Casciano, rimarcando che non ci sono allo stato attuale le condizioni minime della sede rispondenti al Dlgs 81/2008 e che il distaccamento permanente, così come decretato dal Ministro degli Interni con DM 2/12/2019, dovrà essere aperto quanto prima, inoltre “ la sede dovrà rispondere ai requisiti di agibilità, conformità allegato IV Dlgs 81/2008, aree promiscue e operative, locali personale femminile, locali per decontaminazione”.

Infatti, da molti mesi, una squadra completa con APS viene inviata dalla sede centrale dalle ore 8 alle 20 in un edificio che ci risulta privo di agibilità o comunque non conforme ad una idonea sede di servizio, senza bagni, docce, separazione bagni e spogliatoi femminili/maschili, ecc. Di fatto la squadra presidia il territorio rimanendo in un immobile sul quale persiste un cantiere per renderlo confacente alle caratteristiche del futuro distaccamento VVF.

 

In data 22/1/2021 questa o.s. invia nota (all.3) dove si chiede al dirigente provinciale lo stato attuale, a distanza di oltre un anno dal decreto ministeriale di apertura di San Casciano v.Pesa e di Barberino Mugello, per l’apertura delle sedi. Barberino di fatto non esiste, mentre per San Casciano, considerato che una squadra viene inviata giornalmente per 12 ore in quella sede, si richiede lo stato dei lavori e se a breve ci saranno i requisiti previsti di conformità. Si fa formale richiesta inoltre, ai sensi ai sensi dell’articolo 22-28 Capitolo V  Legge  241/90, di una documentazione in merito a presunte spese effettuate dal comando su un immobile di proprietà del comune di San Casciano e, considerato il permanere del cosiddetto “presidio A.I.B.” affermato dal dirigente, delle risorse economiche ricevute da eventuale accordo con Regione Toscana titolare ai sensi della Legge 353/2000 dell’antincendio boschivo, del quale non abbiamo notizia in ambito regionale con la Direzione Toscana. Ad oggi non risulta pervenuta risposta alcuna.

 

Sempre in data 22/1/2021 questa o.s. invia ulteriore nota (all.4) nella quale si richiede, in qualità di organo preposto  dal  comma  8  art.47  Dlgs  81/08,  al dirigente provinciale in quanto preposto, se al Comando di Firenze siano in essere regolamentazioni, e nel  caso  ne chiediamo  la  consultazione,  relative  a tutte  le  attività  non ordinarie  svolte  da  personale  VVF  e/o  da  personale  esterno  in qualunque sede del Comando di Firenze.

Questa nota perché da settimane erano iniziati lavori interni senza alcuna delimitazione e separazione di aree, senza schede di valutazione dei rischi (art.90 comma 1 Dlgs 81/2008), mettendo a rischio di infortuni il personale VF in turno che partecipava ai lavori. Lavori che hanno posto in essere opere di smontaggio di macchinari con sollevamento carichi, opere edilizie e di carpenteria metallica. Ad oggi non risulta pervenuta risposta alcuna.

In data 26/1/2021 prot.1796 (all.5) il dirigente invia nota a tutte le oo.ss. con oggetto il “presidio/distaccamento di San Casciano v. Pesa”. Si afferma che “da parte di alcune sigle”, ovvero 4 su 5, si chiede la chiusura del presidio. Poi si chiede alle oo.ss. di voler formalizzare le ragioni di tale richiesta e/o eventuali soluzioni. In primis tutte le oo.ss. tranne una, pertanto la maggioranza di esse, ha chiesto la chiusura del cosiddetto “presidio AIB”, aperto tra l’altro in maniera unilaterale dal dirigente stesso, che non trova fondamenta normative né nel DPR 64/2012, né in altra fonte normativa del CNVVF. Questa o.s. ha chiesto e continua a chiedere una sede idonea ad un distaccamento permanente così come decretato e non ad un pellegrinaggio di uomini e mezzi che devono ogni giorno andare e venire e presidiare un edificio/cantiere che non risponde a nessun requisito di sicurezza e conformità, chiediamo la dignità di lavoratori di poter svolgere il proprio lavoro in un luogo adeguato e dignitoso. Infine il dirigente confonde evidentemente il proprio ruolo e quello dei rappresentanti dei lavoratori. Il dirigente in quanto tale è definito il datore di lavoro e preposto al Dlgs 81/2008, nei suoi compiti di Dirigente Generale crediamo rientri anche la gestione e organizzazione del comando nelle sue articolazioni, la composizione delle squadre e la gestione del soccorso sul territorio provinciale, attraverso l’impiego di uomini e mezzi dislocati nelle sedi. Continuare a chiedere alle oo.ss. di formalizzare l’evidenza, ovvero il rispetto delle norme e leggi alle quali i lavoratori e il dirigente stesso devono conformarsi, in merito al presidio di San Casciano, è lesivo della dignità del sindacato, ma anche del dirigente stesso e del ruolo che dovrebbe rappresentare. Porre poi in atto voci di corridoio e di piazzale in cui si addossano le “colpe” di chiusura di San Casciano alle oo.ss. e in particolare alla scrivente, oltre ad essere un atteggiamento antisindacale, denota la scarsità di mezzi e argomenti da porre in campo per avere un confronto serio e rispettoso delle prerogative altrui. Le oo.ss. rappresentative dei lavoratori hanno il compito di controllo e tutela dei lavoratori, della loro salute e della loro dignità. Hanno anche una funzione propositiva, ma in questo caso è necessario avere un interlocutore per raggiungere un obbiettivo.

Qualsiasi successivo tentativo di contatto per vie brevi e di interlocuzione con lo stesso dirigente non ha trovato esito e riscontro, con continui rinvii e fastidio dello stesso ad intrattenere normali relazioni sindacali.

 

La Scrivente Organizzazione Sindacale in sede di conciliazione fa espressa richiesta di poter video registrare o inviare in diretta streaming.

 

In ragione di quanto esposto, e di altro che ci riserviamo di esporre nella sede opportuna, dichiariamo lo stato di agitazione provinciale e chiediamo l’immediata applicazione della normativa vigente.

 

Si ricorda l'impossibilità di commettere atti pregiudizievoli prima che sia esperito il tentativo di conciliazione ai sensi della normativa in parola.

 

Si ricorda che si rende necessario designare di concerto con la scrivente l’arbitro.

 

Cordiali Saluti.

 

Per il Coordinamento provinciale USB

Marco Santini