Coordinamento Vigili del Fuoco Italiani - Marche
Comunicato stampa della RdB CUB
Abbiamo appreso che la mobilitazione che vede coinvolti i Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno , potrebbe avere un esito favorevole.
I fatti risalgono all’autunno scorso quando è stato dichiarato dalle OOSS territoriali, lo stato di agitazione. Le rivendicazioni, essenzialmente, sono due: grave carenza di organico (il comando di Ascoli Piceno accusa un deficit di quasi l’8 % rispetto alla dotazione spettante; assai peggiore la media nelle Marche che è quasi al 10 %) e avere pari dignità e pari diritti nei confronti di tutti i colleghi della regione.
In particolare, quest’ ultimo punto, è stato oggetto di attriti e rivendicazioni nei confronti della dirigenza ascolana che ha portato alla dichiarazione dello stato d’agitazione.
Proprio perché pochi, proprio perché l’organico è quello che è, accade che un vigile del fuoco (per addestramenti vari, per corsi di specializzazione o per esercitazioni e simulazioni congiunte con altri enti) sia costretto a fare delle ore di straordinario. Si sottolinea il fatto che un vigile del fuoco, pur essendo un pubblico dipendente, quando fa 4 ore di straordinario, non resta seduto in ufficio ma è impegnato all’aperto, con attrezzatura tecnica e spesso con condizioni climatiche avverse.
Di recente, il nostro contratto di lavoro è stato trasformato (purtroppo) da privatistico in pubblicistico e una norma recita che ai dipendenti pubblici, possono essere imputate non più di 2,5 ore di straordinario la settimana. E’ evidente che una esercitazione sul lago di Fiastra o lungo le gole del Tronto, a causa della carenza di personale, deve essere impostata per forza fuori dall’orario di lavoro ed è altrettanto evidente che non può durare solo 2,5 ore perché questo dice la norma.
In altri comandi, questa interpretazione, è stata spesso disattesa e/o comunque si è sempre considerato il fine che un operatore persegue: accrescimento professionale, migliore feeling con altri enti ecc. Ricordiamo che il ns stipendio è di soli 1.150 euro/mese, a stare 3 ore allo stadio per servizio riceviamo circa 24 euro netti di straordinario; per quale motivo non si possa percepire la stessa cifra se si sta in ambiente fluviale o nel fango, ci sfugge !
Durante la procedura di raffreddamento, abbiamo registrato l’efficace interessamento della Direzione Regionale Marche dei Vigili del fuoco la quale si è adoperata per valutare se una più favorevole interpretazione della norma potesse essere perseguita. Abbiamo appreso che ciò è possibile e per tanto possiamo tirare tutti un sospiro di sollievo e pensare di rientrare così dallo stato di agitazione.
Rincresce invece l’atteggiamento dei dirigenti locali i quali, fuori tempo massimo, non si sono sottratti a produrre documenti che tutelano le casse dell’erario piuttosto che incentivare e motivare i lavoratori nei loro impegni e/o doveri quotidiani.