CAPI SQUADRA I VERI PRECARI
Lavoratori, l’amministrazione continua a maltrattare il morale dei suoi dipendenti, dipendenti con più di 22 anni di servizio, padri di famiglia che accettano alla cieca il tanto atteso passaggio di qualifica senza neanche sapere quale sarà il loro comando di assegnazione, un salto nel vuoto nella più assoluta incertezza. A tutt’oggi i neo CS, nonostante abbiano già preso il loro nuovo posto lavorativo nei vari Comandi, sono sprovvisti di fregi e del casco rosso che li identificata come ROS nell’evento incidentale. Potrebbe sembrare oggetto superficiale ma non lo è, il casco ROSSO è punto di riferimento per tutta la squadra e per tutti gli enti che ruotano attorno al nostro intervento, non riconoscerlo subito potrebbe portare a rallentamenti di comunicazione con tutto quello che ne consegue, riterremo da oggi l’amministrazione colpevole di qualsiasi situazione che possa derivare da questi ritardi di comunicazione durante l’intervento con la squadra. Il progetto di trovare sistemi abitativi nei vari comandi per chi decidesse di fare questo salto nel buio sembra naufragato, ad oggi solo pochissimi Comandi sono attrezzati all’accoglienza. Risultano Comandi come Vercelli, Varese, Como, ecc. dove non sono arrivati il giusto numero di CS, per rinunce e per non aver coperto dall’inizio tutti i posti del bando, ora chiediamo un BIS, come nello scorso concorso decorrenza 2020, per riuscire in breve tempo a far respirare i comandi e dare la possibilità ai nostri colleghi di poter andare in ferie e tornare a respirare l’aria di casa propria. La formazione del corso non può più andare in deroga a 5 settimane, il corso deve diventare una cosa seria, tre mesi come da Dlgs 217/2005 con lezioni degne del ruolo che si andrà a coprire. Per tutto questo chiediamo un confronto al più presto.
il Consiglio Nazionale USB VVF