ANCORA TAGLI AI VIGILI DEL FUOCO IN TOSCANA

Firenze -

Ancora una volta siamo a denunciare il taglio dei servizi dei Vigili del Fuoco in
Toscana. Ancora una volte le scelte economiche imposte dalla UE allo stato Italiano spingono la dirigenza del Cnvvf a tagliare servizi essenziali come il soccorso dei Vigili del Fuoco. Ci riferiamo alle scelte di spending review decise nel più volte contestato “Riordino del Cnvvf” che questa OS non ha firmato, avallato dalle altre sigle sindacali che riduce gli organici e i servizi in Toscana. Dopo il dimezzamento delle squadre Vf a Viareggio, la sforbiciata al servizio antincendio portuale a Livorno, il tentativo di chiusura del nucleo Sommozzatori di Grosseto che per il momento resterà aperto solo in ore diurne 1 giorno su 4, la riduzione sempre dei Sommozzatori a Livorno, intere aree della Toscana scoperte dal servizio di Soccorso Tecnico Urgente che i Vigili del Fuoco effettuano come tutta la zona appenninica della TAV e della variante di valico A1 con km di gallerie e una sola squadra VF a Borgo S.Lorenzo e una da Bologna; l’intera Val Tiberina ad Arezzo senza nessuna squadra VF e con tutti i capoluoghi di provincia toscani con poche squadre che non riescono nemmeno a coprire l’ordinario. Adesso tocca alla componente Cinofila dei VVF, gli operatori con i propri cani indispensabili negli scenari di “soccorso a persona dispersa” come spesso accade in ambienti boschivi e/o montani, ma anche in situazioni urbane di incendi o crolli. Il taglio consiste nel raggruppare 3 regioni, Toscana, Marche e Umbria e cercare di garantire con gli scarsi numeri previsti (12 unità per tutta la Toscana) la presenza in queste 3 regioni di una unità cinofila, ma è evidente che la vastità del territorio da coprire preclude la possibilità di intervento in tempi ragionevoli per tentare di salvare una vita umana, anche perché le condizioni di trasporto precludono la capacità di ricerca del cane stesso.

Pertanto si lascia in totale abbandono un altro settore importante del soccorso dei VVF, nel nome di logiche di risparmio che penalizzano la tutela e la salvaguardia dei cittadini.