217: Ormai il gioco è chiaro, palese, svelato……………
Lavoratori,
eravamo stati convocati a partecipare al tavolo tecnico per la modifica del D.L. 217 per il giorno 12 maggio alle ore 10.
Eravamo, coniugazione al tempo passato, da precisare perché a tale convocazione è seguita una comunicazione che spostava l’inizio dei lavori alle ore 14,30.
Sempre contrari, ma sempre decisi a rispettare gli impegni che abbiamo assunto nei confronti dei lavoratori, ci siamo presentati per sentirci dire che la riunione avrebbe avuto luogo alle ore 15,30.
Va bene, un po’ di indecisione nella carriera prefettizia, quella carriera che ogni giorno sempre di più dirige il Corpo Nazionale VV.F. ci può stare.
Ma non è finita qui, quando finalmente dopo il rinvio del rinvio del rinvio ci siamo seduti al tavolo della trattativa, ecco la comunicazione ufficiale: il Dipartimento (al tavolo prefetti e la sponda sindacale creatasi) per sopraggiunti altri impegni si scusa, ma la riunione sarà spostata a mercoledì 19 maggio.
Ora cosa possiamo dedurre? Che come sempre ci troviamo a scrivere che avevamo ragione, che avevamo visto bene, avevamo compreso le reali posizioni dell’amministrazione.
L’interrogativo che ci pervade è d’obbligo: perché far “saltare” il tavolo? Perché al dipartimento, proprio lì dove trovano la collocazione, dove tutto viene coordinato, organizzato e programmato da una miriade di prefetti, non si sono riusciti a trovare due, diciamo solo due, dirigenti in grado di presenziare a un tavolo tecnico?
Sono mesi che partecipiamo a riunioni, in cui nulla viene deciso, in cui non si è ancora presi una minima decisione, in cui peraltro non si ufficializzata la posizione dell’amministrazione e sapete perché?
Perché c'é una volontà chiara della politica di non cambiare nulla, di arrivare al limite a piccole modifiche dell’ordinamento che comunque non porteranno benefici economici ai lavoratori.
Noi l’avevamo detto, lo abbiamo gridato in tutti i modi, abbiamo denunciato la pericolosa trasformazione pubblicistica del Corpo Nazionale, purtroppo c’è ancora chi da un lato finge di rappresentare i lavoratori e dall’altra va a braccetto con l’Amministrazione.