VIGILI DEL FUOCO GENOVA: SITUAZIONE INSOSTENIBILE

Genova -

 

Lavoratori, cittadini

un giorno sembra identico all'altro, invece ogni giorno in questo paese allo sbando la politica ci sottrae diritti e risorse rendendo sempre più debole lo stato sociale, schiacciato da una morsa inarrestabile con l’intento di trasformare tutto quello che è pubblico in un business per pochi.

Tutto il lavoro sembra che non possa sopravvivere senza margine, dove i numeri sono legati al profitto.

Ogni giorno viene deriso e indebolito da questa scellerata politica che trasforma il pubblico in privato.

I vigili del fuoco schiaffeggiati ogni giorno da queste logiche di risparmi che colpiscono solo la base, di chi rischia la vita, di chi è costretto ad una pensione sociale a 62 anni, con uno stipendio da fame e senza un’assicurazione sanitaria, continuano a mantenere in vita un servizio grazie ai pompieri.

Dobbiamo cambiare questa tendenza e riprenderci la dignità di cittadini e del servizio pubblico. Iniziare a parlare di feedback del soccorso e non feedback della spending review e pretendere investimenti per un vantaggio comune.

Genova è un esempio, dove solo grazie alla base si è riusciti con scioperi e lotte ad acquisire risorse economiche da una convenzione regionale, per permettere ai pompieri di attivare un sistema preventivo di soccorso in caso di allerta meteo (un cerotto che tampona una emorragia enorme).

Non è normale 63 pompieri presenti giorno e notte a fronte di 860000 cittadini ed è per questo che chiediamo aiuto ai cittadini, anello debole insieme a noi, per una rivoluzione del sistema che riporta al centro il diritto al bene comune.

Noi sindacato di base, al di fuori dai poteri forti, siamo nuovamente in direzione di uno sciopero, unica reazione sopravvissuta, denunciando la volontà politica di questa amministrazione allo smantellamento del soccorso.

Uniti si vince.

 

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