USB IN PREFETTURA PER DENUNCIARE LE GRAVI CRITICITÀ DEL COMANDO

Roma -

 

Lavoratrici e Lavoratori,

 

stamattina una delegazione USB ha avuto un incontro in Prefettura per illustrare la devastante situazione in cui versa il Comando di Roma. Abbiamo affrontato numerose tematiche che di riflesso si ripercuotono sulla Cittadinanza, sui Vigili del Fuoco e anche sulla Prefettura stessa.

La riunione si è aperta evidenziando le gravi criticità che il Comando ha in merito alle carenze di organico, sottolineando la mancanza di oltre 500 unità. È stato fatto risaltare come una moltitudine di Lavoratrici e Lavoratori vengano fagocitati dalle strutture Centrali del CNVVF e dai Presidi VF degli Organi Costituzionali, ma continuando a fare numero rimanendo in carico al Comando di Roma. A questo si aggiunge l’enorme carenza di lavoratori del ruolo logistico-gestionale e tecnico-professionale attingendo così da personale operativo che viene distolto dal Dispositivo di Soccorso ordinario. Carenze che si sono palesate con la stagione estiva appena trascorsa. Condizioni di stress enorme per eventi ordinari, anche per la loro gestione, che hanno più volte messo in ginocchio il Dispositivo di Soccorso. Gestione che spetta ad una sala operativa piegata da anni di menefreghismo e mancanza di attenzione da parte di Dirigenti che se ne sono infischiati facendo sobbarcare agli operatori turni massacranti davanti alle postazioni. Sala Operativa che è tenuta a gestire l’eventuale attivazione del piano provinciale di difesa civile che attualmente il Comando non è in grado di garantire, proprio in virtù della sospensione dei mezzi di supporto e per mancanza della necessaria formazione. Equipaggi che dovrebbero garantire la copertura dei mezzi NBCR che però non conoscono, proprio per la mancanza di formazione soprattutto dovuta alla negligenza di coloro che fino a ieri hanno gestito il Nucleo NBCR e che oggi hanno abbandonato la nave senza lasciare la benché minima consegna e soprattutto senza formare gli operatori dei Distaccamenti all’uso dei mezzi.  In un momento difficile dal punto di vista geopolitico, con il conflitto in Ucraina e quello sul fronte Israelo-Palestinese è impensabile non dare la giusta attenzione ad un settore delicato come questo. Sospensione dei mezzi dovuta anche al ricorso ai rimpiazzi indiscriminati che portano alla sospensione dei mezzi d’appoggio fondamentali al buon andamento degli interventi.

        

Successivamente abbiamo dibattuto il problema degli automezzi fuori servizio, con particolare attenzione alle autoscale. In merito a queste la USB ha prodotto tutta la documentazione necessaria, sia a livello locale che nazionale, per modificare la Circolare DCEMER n. 9153 del 27.07.2015 che fissa la quota di cinque autoscale nella Provincia di Roma e di nove in tutto il Lazio. Purtroppo ancora aspettiamo il suo aggiornamento.

Per quanto riguarda i mezzi abbiamo evidenziato il fatto della straordinaria inefficienza di quest’ultimi con rotture ed avarie, anche per quelli di recente assegnazione. Guasti continui che fanno lievitare i costi rendendoli inadeguati ed insicuri.

Abbiamo rappresentato le gravi problematiche dei nuclei specialistici e specializzati con particolare riguardo ai sommozzatori ed ai portuali e ai s.a.f. che vivono estreme difficoltà per organici ridotti al lumicino. Portuali che operano nella sede di civitavecchia che da sola è praticamente abbandonata a sé stessa in una vasta zona di competenza, con un porto tra i più grandi del Mediterraneo, con due centrali elettriche e con un grande deposito di merci pericolose. Tutto questo con poche unità e con i mezzi d’appoggio continuamente abbinati o indiscriminatamente sospesi!

Questo si ricollega in maniera preponderante al dispositivo di soccorso, dove, per far fronte alle enormi carenze di organico vengono vessati sempre i soliti distaccamenti con rimpiazzi, declassamenti o sospensione di intere sedi (la pisana, tuscolano i, frascati, cerveteri, campagnano e palestrina). Un dispositivo ormai datato che non garantisce più neanche i numeri minimi non assicurando un puntuale ed efficiente servizio alla Cittadinanza, riverberandosi anche sulla qualità, sulla sicurezza e sulla serenità dei Lavoratori dei Vigili del Fuoco.

Abbiamo evidenziato anche la realtà falsata della formazione in cui la Dirigenza locale è colpevole in tutto e per tutto. Un ritardo mostruoso rispetto alla media nazionale. La formazione professionale è un aspetto vergognoso che USB ha stigmatizzato e denunciato a gran voce in tutti i tavoli di confronto, trovando sempre ostacoli da parte dell’Amministrazione che ha tuttavia preferito avallare distorte logiche di clientelismo sindacale infischiandosene dei criteri che lei stessa aveva fissato di concerto con le Organizzazioni Sindacali, USB compresa.

Successivamente abbiamo denunciato la grave situazione in cui versano le sedi dei distaccamenti del comando: sono in carenza di manutenzione ordinaria e straordinaria da tempo, con punte di degrado come ad esempio la sede di bracciano e frascati dove le cucine sono inagibili da anni! A questo si sommano due situazioni scandalose ed intollerabili come quella di tuscolano i e campagnano. Altra problematica evidenziata è quella dell’adeguamento delle sedi per le lavoratrici donne. Una gravissima disparità di genere che non fa onore al Comando e ci rélega a condizioni medievali di fronte ad un r.s.p.p. totalmente inadeguato al suo ruolo. È stato poi affrontata la problematica delle mense di servizio mettendo in risalto il fallimento del buono pasto! Ci apprestiamo ormai ad avere la quarta tessera dei buoni pasto, di fronte ad un’Amministrazione sorda e cieca di fronte alle rimostranze dei Lavoratori e delle loro Rappresentanze Sindacali, USB in testa, solo per risparmiare sulla pelle dei Lavoratori!

il comandante ha alzato bandiera bianca  dichiarando di non riuscire ad ottenere le risorse necessarie da parte del Dipartimento per poter far fronte alle difficoltà del Comando di Roma ad adempiere al proprio compito istituzionale.

 

la usb non si è mai nascosta di fronte alle difficoltà, anzi, proprio di fronte a queste lotta prepotentemente per cercare di risolverle.

la prefettura è rimasta pietrificata di fronte alle nostre rimostranze e ha dichiarato che farà di tutto per farsi portavoce presso il  dipartimento e presso il capo del corpo di quanto riportato. noi di usb abbiamo sottolineato come sarebbe possibile invertire la rotta di questo inesorabile declino, fornendo spunti di riflessione anche con piccole azioni che, a costo zero, aiuterebbero a dare respiro ai lavoratori del comando di roma. a partire dalla stipula di convenzioni dedicate, prendendo esempio da chi fa meglio di noi.

talvolta basta copiare bene!

 

 il Coordinamento Provinciale USB VV.F. di Roma