UN PREFETTO È PER SEMPRE
104 – 267 – ART 42 … TUTTO È PRONTO PER LA MOBILITÀ MANCA SOLO LA FIRMA… NATURALMENTE QUESTO È IL PREZZO DA PAGARE QUANDO SI È SOTTO LA LEGGE 252
Lavoratori,
nel corpo nazionale avere diritto ad una legge non basta visto che ti verrà concesso il tuo “sacrosanto” diritto solo dopo che un prefetto firma!!! Grazie alla Legge 252 i “nostri padroni” decidono regole e circolari, anche contro legge, pur di dimostrare il loro potere. Del resto, se un lavoratore non verrà trasferito, non è un problema loro visto che i prefetti anche se sbagliano “non vengono puniti”.
Un prefetto è per sempre: la casta è in costante crescita alla “faccia” della spending review. Il governo tagliò 24mila posti pubblici, ma aprì il concorso per 30 dirigenti del Viminale. Oggi sono 1.400, anche se i loro compiti sono sempre più ridotti. E una volta “investiti” sono inamovibili. Stipendi e pensioni d’oro, e trattamento a 5 stelle… ma firmano con calma!!!
I prefetti d’Italia sono un corpo a parte, alta burocrazia che rappresenta il governo sul territorio. Hanno stipendi generosi che vanno dai 57mila euro del vice prefetto aggiunto ai 151mila del Prefetto, capo di Gabinetto del Ministro, capo dipartimento, per i quali lo Stato spende ogni anno 120 milioni di euro (guarda il documento del ministero dell’Interno sulle retribuzioni prefettizie).
Compensi che possono “arrotondare” grazie a doppi e tripli incarichi e funzioni di amministratori straordinari, con relative indennità. Da pensionati prendono l’80% della retribuzione, i prefetti di massimo livello a riposo “godono”, alla faccia delle crisi, di poco più 6.320 euro. Ma molti non si accontentano di stare in pensione e trovano subito un’azienda privata felice di mettere a libro paga ex funzionari pubblici di alto livello (emblematico il caso della “saga dei prefetti” nel gruppo Ligresti).
Se proprio non trovano una collocazione finiscono “fuori ruolo” e – tanto per occuparli – viene affidato loro un “incarico di studio” presso un ministero o presso la Presidenza del Consiglio.
Naturalmente… condanne qua e condanne la… nessuno paga nulla!!!
Potremmo continuare all’infinito… ma crediamo che il concetto sia parecchio chiaro!!! I prefetti comandano e spadroneggiano ed infine ne escono impuniti. Nel caso delle leggi speciali, disapplicando quanto dice la norma, propongono un accordo che li deresponsabilizza sul trasferimento dei lavoratori che sono in lista d’attesa. Naturalmente le liste di attesa sono gli stessi prefetti a farle…
CARI PREFETTI LE LEGGI SPECIALI SONO LEGGE!!!
QUINDI QUANDO UN LAVORATORE GLI È STATO RICONOSCIUTO IL DIRITTO NON PUÒ ASPETTARE ANCHE IL “VOSTRO CAPRICCIO”!!!