Un pò di chiarezza non guasta.

La RdB chiede informazioni aggiuntive al Ministero sul concorso di recente pubblicazione

 

 

 

 

Roma -

Al Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Direzione per gli Affari Generali

 

Oggetto: bando di concorso a capo squadra, emanata il 5 agosto 2002.

 

A seguito dell’emanazione del D.M. n° 2672/500/353, per la copertura dei posti vacanti per la qualifica a capo squadra con decorrenza 2001, pervengono alla scrivente, richieste di chiarimenti e incertezze nell’interpretazione di alcuni articoli presenti nel Decreto Ministeriale.

In considerazione che tale D.M. è emanato a seguito delle nuove regole previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro, riteniamo utile che questi uffici promulghino lettera circolare esplicativa, alle varie sedi periferiche al fine di chiarire soddisfacentemente alcuni punti.

In particolare modo, visto che, all’atto della presentazione della domanda, il dipendente, esclusivamente vigile permanente, deve dichiarare “la restante anzianità di servizio nel Corpo Nazionale”, non è distinto cosa si vuole intendere, ne tanto meno se i periodi prestati come precario possono rientrare tra quelli previsti dal D.M.

Quali sono i titoli equipollenti che possono essere presentati in alternativa del diploma di scuola media superiore e quali di questi saranno ridotti, perché non coerenti con l’attività professionale del profilo.

Ciò per una attenta valutazione, di tutti i diplomi, visto che, fino ad oggi, nessuno nell’espletamento delle proprie attività lavorative, all’interno dei posti di lavoro, svolge funzioni proprie per il diploma posseduto, ne svolgerà attività specifiche per il titolo posseduto.

Per quanto sopra, prima della valutazione dei titoli per la predisposizione di ammissione al corso di qualificazione, ribadiamo la necessità di conoscere gli intendimenti di codesti uffici, nonché la diramazione di indirizzi univoci alle strutture periferiche, responsabili della corretta compilazione delle domande.

 

Nell’attesa di un riscontro, distinti saluti.