TUTTI GLI UOMINI DEL PRESIDENTE
No, non stiamo trattando il caso avvenuto la sera del 17 giugno 1972, il Watergate, che ha segnato la storia del giornalismo ma vi racconteremo una triste storia avvenuta a Firenze.
Nella giornata del 19 siamo andati ad un incontro di raffreddamento che come tema centrale affrontava i problemi di gestione del lavoro del reparto volo. Fin qui tutto ok. Come di solito avviene, in questi casi, il Presidente della commissione paritetica locale, il Direttore regionale, da lettura della costernazione e da li inizia il dibattito. I problemi escono fuori e l'amministrazione è evidentemente imbarazzata tanto da sottolineare diversi punti di caduta del soccorso pubblico.
Quindi si inizia a verbalizzare il tutto!
Ma come per magia il verbale è già bello che scritto!
Si, gli uomini del Presidente tutti allineati a coperti erano pronti ad affermare che quanto è stato verbalizzato, con una dovizia di particolari eccellente era tutto uscito dalla bocca della contro parte: il dirigente Rogolino!
Capirete lo stupore nel leggere una nota assolutamente di parte e preconfezionata che dava incondizionatamente ragione all'amministrazione e che mai ha evidenziato uno solo dei problemi che la stessa amministrazione, in fase di dibattito, aveva dovuto ammettere.
Ma lo stupore maggiore consiste nel credere che il dirigente Rogolino, che di fatto non ha molta dimestichezza con l'uso formale della lingua italiana, quella dell’Accademia della Crusca proprio qui a Firenze per intenderci, tanto da confondere sovente tra i congiuntivi e i condizionali, possa anche solo aver recitato a quel tavolo il testo scritto già nel verbale.
Nel tentativo di fare chiarezza noi di Usb avevamo sottolineato che questo comportamento era si scorretto ma avremmo soprasseduto, a condizione che il dirigente almeno avesse ripetuto in sintesi quanto contenuto in quel verbale da 10 e lode.
Ed ha inizio lo spettacolo. Sudore, incapacità di azzeccare un congiuntivo, serio imbarazzo fino ad arrivare alla frase finale, prima che le coronarie arrivassero al limite del consentito. “Io ho detto tutto quello che è scritto, il Presidente mi è testimone” disse tal Rogolino! E con poca sorpresa, visto che il presidente della commissione paritetica locale era il dirigente Lupica, personaggio noto all'amministrazione per diverse vicende amministrative che poco lustro hanno dato in passato al corpo nazionale, il verbale si chiude.
Naturalmente noi di Usb a questo gioco non ci stiamo.
Quindi, visto che il verbale se lo sono fatti su misura, è logico che se lo firmino loro. In allegato la copia del verbale!
PS: chiediamo a chi conosce direttamente gli attori di non ridere troppo nell'immaginare che alcuni possano mai dire le frasi riportate nel verbale considerate le proprietà linguistiche.