TUTOR

DALLA GESTIONE AD PERSONAM A QUELLA “AD CACCHIUM”

Nazionale -

Lavoratori,

la gestione dei tutor per le esigenze delle SCA e delle SFO è stata sempre controversa, se negli anni addietro questo reclutamento era completamente svolto in assenza di trasparenza praticamente in mano ai potentati sindacali che consentivano attraverso missioni rinnovate anche per diversi anni di evitare ai propri iscritti di raggiungere i comandi d’assegnazione, oggi questo reclutamento ha assunto connotati tragicomici.

Come gli interessati ben ricorderanno la nota della Direzione centrale per la formazione n.30484 del 28/10/2016, in seguito ad una ricognizione (finalmente trasparente), si individuavano i tutor e si assegnavano, con tanto di relativi avvicendamenti, alle esigenze dei corsi AA.VV.PP. per tutta la loro durata.

Dei 27 inizialmente previsti dal 31/10/2016, molti non si sono nemmeno presentati inviando rinuncia. Altri rinunciavano subito dopo aver avuto contezza dei compiti, quasi del tutto avulsi rispetto alle esigenze dei corsi, ma inseriti a completamento delle devastanti carenze d’organico.

Ma arriviamo alla scadenza del primo blocco di richiamati, la loro scadenza era fissata per venerdì 13 gennaio 2017, nella giornata arriva la voce di un rinnovo in attesa della firma, i lavoratori si confrontano, le stesse rassicurazioni arrivano dalle SCA e dalle SFO, finisce la giornata e della proroga non c’è traccia, ma viene comunicato che sarà firmata lunedì.

In attesa di un provvedimento che non c’è, alle SFO ai colleghi è stato consigliato di non venire perché non avendo nulla di scritto non sapevano come giustificare la loro presenza.

Alle SCA i colleghi si aggirano increduli neanche fossero richiedenti asilo. Passa lunedì passa martedì e del prolungamento non c’è notizia. Dobbiamo aspettare il pomeriggio di mercoledì per visionare il provvedimento partorito dalla DCF e firmato dal capo del corpo, ed è li che la confusione si trasforma in stupore. Le riconferme con effetto retroattivo per coloro in scadenza sono solo per 5 giorni (si avete capito bene cinque giorni), per gli altri conferme più importanti e riconvocazioni dopo un periodo di sospensione. Tutti soddisfatti?

Nemmeno per sogno, i riconfermati per cinque giorni dovranno giustificare la loro assenza di lunedì martedì e mercoledì con tutta probabilità perdendo dei giorni di ferie; i prolungamenti non sono per tutti, si interrompono i periodi e si riconvocano colleghi senza nemmeno aver sondato la loro disponibilità. Ma c’è di meglio una vera ciliegina sulla torta, riconvocati e prolungati coloro i quali e sono in quattro, non si sono presentati o hanno rinunciato alla missione.

COMPLIMENTI FENOMENI!