TRATTAMENTO DEL PERSONALE MOBILITATO IN OCCASIONE DI EVENTI CALAMITOSI PER I QUALI NON SIANO DEFINIBILI LE FASI OPERATIVE
Al Ministro dell'Interno
Prefetto Luciana LAMORGESE
Al Sottosegretario all'Interno con delega ai Vigili del Fuoco al Soccorso Pubblico e alla Difesa Civile
On. Carlo SIBILIA
Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Laura LEGA
Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Fabio DATTILO
Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
Oggetto: TRATTAMENTO DEL PERSONALE MOBILITATO IN OCCASIONE DI EVENTI CALAMITOSI PER I QUALI NON SIANO DEFINIBILI LE FASI OPERATIVE DI CUI ALL’ART 35 DEL CCNI SOTTOSCRITTO IN DATA 24.05.2000 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI.
Egregi,
negli ultimi decenni, le emergenze territoriali che coinvolgono una massiccia partecipazione del personale del CNVVF, non sono state quasi mai decretate, lasciando di conseguenza enormi vuoti normativi per la definizione del trattamento economico e normativo del personale VVF interessato.
Rammentiamo che proprio in virtù di queste mancanze, che avvengono ormai sistematicamente ogni qualvolta assistiamo ad una emergenza territoriale, abbiamo espresso forti perplessità proclamando addirittura lo stato di agitazione al momento della discussione e pubblicazione della circolare EM.01-2020, che riteniamo tra l’altro assolutamente opulenta e troppo burocratica che non si addice certo a chi dovrà operare in situazioni emergenziali.
In merito alle situazioni emergenziali non decretate ad oggi abbiamo solo o quasi come riferimento la circolare a firma dell’allora Capo del Corpo Pini del 20 Marzo 2014 utile a nostro avviso perché mette finalmente degli importanti paletti per quanto concerne le sostituzioni del personale inviato nei luoghi emergenziali prima di allora i Comandanti Provinciali non disponevano di alcuna normativa che autorizzasse il richiamo del personale (Art 4).
Rimangono invece enormi vuoti normativi per ciò che riguarda il riconoscimento delle ore di lavoro che spetteranno al personale inviato nei luoghi emergenziali,infatti le attuali disposizioni consentono una generica certificazione successiva da parte del Comandante Provinciale dove si verifica l’evento!!!.
Altro aspetto riguarda le ore di riposo dopo il rientro dall’emergenza nella sede di servizio, ove l’unico riferimento normativo è quello dell’art 36 CCNI del 2000 ma riferito alle emergenze decretate.
Pertanto la scrivente O.S. in virtù di quanto esposto chiede una precisa posizione precisando che in mancanza di norme chiare e condivise ci riserveremo la facoltà di proclamare lo stato di agitazione del personale del CNVVF.
Certi di un vostro puntuale interessamento, si rimane in attesa.
il Coordinamento Nazionale USB VVF