TRASFERIMENTI A DOMANDA DEL PERSONALE DEL CNVVF - RICHIESTA D'INCONTRO AL MINISTRO LAMORGESE
Al Ministro dell'Interno
Prefetto Luciana LAMORGESE
La scrivente Organizzazione Sindacale rimarcando che le politiche retributive devono necessariamente articolarsi attraverso la partecipazione attiva del Sindacato, un principio che non necessita di alcuna legittimazione e su cui non vi sono margini di discussione. Essendo lo strumento del confronto tra le parti l’espressione massima del fenomeno rappresentativo, la cui assenza rappresenterebbe, oltre che un inaccettabile sbilanciamento nelle politiche retributive, una evidente svalutazione delle dinamiche negoziali. Ciò impone, nelle more di un intervento che resta comunque prioritario ed urgente ed allo scopo finalizzato, secondo quello che è il principio della “specificità” sancito dall’articolo 19, comma 1 della Legge 183/2010, un provvedimento immediatamente finalizzato ad un investimento di tutte le risorse ad oggi disponibili (65 milioni per il 2020, 120 milioni per il 2021, e 165 milioni a decorrere dal 2022), il più possibile indirizzato sugli istituti fissi e continuativi, a correzione proprio di uno dei limiti inaccettabili dell’impianto proposto dall’Amministrazione, riservando comunque una possibilità di intervento sulle indennità di presenza, notturni e festivi, anche allo scopo di raggiungere un necessario equilibrio nell’ambito della struttura retributiva; risorse che devono valorizzare e quindi essere destinate a tutte le componenti del Corpo Nazionale riservando una maggiore attenzione a chi è esposto a maggior rischio.
Di contro, ciò non avviene per quanto contenuto all’art. 1 commi 133 e 138, della Legge 27 dicembre 2019, n.160; ma aspetto ancor più grave assistiamo ad serie di emendamenti [A.C. 2500 emendamento art. 260-bis (disposizioni attuative dell’articolo 1, comma 133, della legge del 27 dicembre 2019, 160), art. 231-bis (trasferimenti a domanda del personale del corpo nazionale) soggetti a votazione a partire dal 15 giugno e termineranno entro il 20 giugno 2020] che escludono ogni tipo di confronto e vanno verso una deriva inaccettabile in palese violazione di accordi negoziali già in essere e diritti contrattuali che tutelano sia la sfera personale che lavorativa degli appartenenti al CNVVF.
In ragione di quanto esposto si fa richiesta di incontro.
il Coordinamento Nazionale USB VVF