Terremoti e Social Forum: oggi in primo piano la denuncia della RdB
Riportiamo il testo integrale della intervista del quotidiano Liberazione fatta a Fabrizio Tarchi del coordinamento RdB dei vigili del fuoco
Denuncia delle Rappresentanze di base: «Sta accadendo come a Genova»
I pompieri "servono" a Firenze
Fa. Seba.
Mentre la protezione civile manda in Molise rinforzi da tutta l'Italia ai vigili del fuoco della Toscana è stato impedito di partire per «esigenze di sicurezza» legate al forum
Vigili del Fuoco in Molise da tutta Italia, fuorché dalla Toscana. Motivo? Semplice, quelli sono "precettati" per il Forum sociale europeo. Si stenta a crederci, ma è così. A denunciarlo è il Coordinamento Vigili del fuoco del sindacato Rdb. «Le cosiddette esigenze di sicurezza costringono 1.200 uomini a rimanere bloccati nelle rispettive sedi mentre i mezzi ci consentirebbero di dare una mano ai colleghi». Le "colonne mobili" della protezione civile sono partite un po' da tutta l'Italia. «Sicuramente anche dall'Emilia Romagna», assicura Fabrizio Tarchi, del Coordinamento nazionale Rdb-Vigili del fuoco. Tutti sotto pressioneMa dalla Toscana, no. E dire che tutto il sistema della protezione civile è sotto pressione, anche a causa dell'improvvisa eruzione dell'Etna. E' la stessa storia già denunciata a Genova. Nelle giornate immediatamente precedenti al G8 si tentò di mobilitare il corpo dei vigili "per esigenze di ordine pubblico". In poche parole, gli idranti dovevano essere usati contro i no-global e non per spegnere gli incendi. Solo la denuncia del sindacato riuscì a far rientrare il piano. Il "film" si sta ripetendo a Firenze. Questa volta l'ordine pubblico non viene menzionato, ma di fatto i vigili della Toscana non sono stati mandati per "esigenze straordinarie". Il clima nelle prefetture della Toscana, infatti, è quello della mobilitazione generale. Un impiego che il sindacato denuncia come «non istituzionale». Tarchi ha ben 26 anni di servizio. Dalla Toscana è intervenuto sia in Irpinia che in Umbria, per due volte, e anche in Abruzzo. «Siamo in sottorganico. E se l'intervento in Molise dovesse rivelarsi insufficiente dovremmo imputarlo alle cosiddette esigenze di sicurezza che il governo ha posto per Firenze». Ottanta unitàSu Firenze verranno dirottate circa ottanta unità operative. Per le Rdb è anche una questione sindacale. «Il personale di Firenze si vedrà togliere i riposi riconosciuti dal contratto nazionale. Ancora altri volontari tra il personale verranno immessi. Per cosa? Garantire un servizio assimilabile alla sicurezza pubblica per ciò che potrebbe accadere al Social forum». «La Rappresentanza di base - continua il comunicato - vuole denunciare la scelleratezza delle scelte fatte in sedi dove poco si tengono in considerazione le esigenze del cittadino. I vigili del fuoco della Rdb si dolgono di non poter intervenire sui sismi in soccorso alla popolazione come competerebbe loro, invece di stare in attesa di possibili conseguenze di possibili disordini». Nei Vigili del fuoco è in atto una fase di profonda trasformazione attraverso una sorta di pseudo-militarizzazione. A Capannelle, per esempio, presso la scuola centrale antincendi, è stato addirittura ripristinato un regolamento che prevede l'alzabandiera e il saluto militare ai comandanti. A spingere per l'assegnazione al comparto sicurezza è soprattutto la Cisl, perché nel settore risulterebbe maggiormente rappresentativa. A questo disegno si stanno opponendo, con posizioni diverse, Cgil e Rdb. «Siamo in condizioni disastrose non solo sul trattamento salariale e normativo ma soprattutto su mezzi e attrezzature», denuncia Tarchi. Le autopompe hanno una vita media mai inferiore ai 25 anni. I nuovi modelli, le cosiddette Aps (autopompa-serbatoio) acquistati da poco, sono addirittura difettosi. C'è poi la questione del lavoro precario. I "discontinui" vengono utilizzati ormai in ogni occasione. I turni di guardia, i normali turni di lavoro, da 80 sono passati a 160. Ci sono discontinui che sono precari, ormai, da 10-15 anni con il miraggio di una assunzione definitiva.