SVEGLIAMOCI
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Le notizie ufficiose che giungono da Roma non sono delle migliori. Si parla di 90 euro di aumento spalmati in tre anni, cioè a dire non più di 25 – 30 euro per il primo anno. Oltre la miseria, la beffa, per il 2006 si parla di vacanza contrattuale, cioè la concreta possibilità di perdere un anno di contratto, quindi niente arretrati! Visto che al peggio non c’è mai limite, i soldi mancheranno anche per il normale sostentamento di tutto l’apparato del soccorso, il Comando di Bologna ha 350.000 euro di buco nel proprio bilancio, i soldi stanziati per il 2007 risultano addirittura insufficienti a coprire il deficit, le conseguenze credo siano immaginabili. Il problema non è solo quello di un Governo miope che seguendo la strada intrapresa dal precedente continua a tagliare sulla sicurezza con risultati sicuramente nefasti. Ma è anche quello di una dirigenza, la nostra, poco attenta alle reali esigenze del personale operativo, sia a livello centrale che provinciale. Assistiamo a volte a scelte incomprensibili, a decisioni discutibili senza poter fare nulla, ignorati come se non fossimo noi, i primi a pagare per scelte sbagliate. Ad esempio l’anno passato in tutta Italia sono arrivati i mastodontici nuovi APS, belli per quanto inutili per il 90% delle città italiane che hanno centri storici con strade strettissime. Mi chiedo con quali criteri si fanno certe scelte? Chiedo anche dove sono i nuovi eurocity? Non mi risulta che ci siano ordini in corso all’Iveco o studi seri sul sostituto dell’APS in questione. I nostri “City” iniziano a essere vecchi e danno segni di stanchezza. Diventeranno i nuovi famigerati “ 79” che ancora militano stoicamente in molti comandi ! Un altro esempio è rappresentato dalle scale aeree delicatissime e ipertecnologiche, forse più adatte a potare gli alberi che a portare soccorso, infatti basta un nulla per bloccarle. Oltretutto nei centri storici sono di difficile utilizzo. Sono anni che in commercio ci sono piccoli snorkel, più economici, maneggevoli e sicuri, che potrebbero supplire alle scale aeree almeno nei distaccamenti cittadini. Credo che se vogliamo veramente cambiare le cose, bisogna metterci in testa di affrontare questo lavoro con uno spirito nuovo, non mi rivolgo solo alla dirigenza, ma a Noi tutti. Mi capita spesso di parlare con persone demotivate, non dico che non ne abbiamo i motivi, ma attenzione, la demotivazione equivale alla resa. Lungi da me fare sermoni, anche perché chi vi parla è uno di Voi, non certo fuori da questa critica, ma bisogna essere obbiettivi, serpeggia un atteggiamento vagamente lassista e fatalista intorno a noi, atteggiamento che mi spaventa. Un’ appello dunque, si rende d’obbligo. Bisogna trovare la forza per rinnovare la passione per questo straordinario lavoro, credere in quello che facciamo non solo per una questione morale, ma soprattutto per trarre quelle energie che ci permetteranno di migliorare noi stessi e di conseguenza tutto il sistema. La nostra professionalità ne trarrà beneficio, bisogna ritrovare il senso del gruppo, il senso di squadra indispensabile per questa attività. Affrontare un iter di crescita comune, così da avere, oltre una maggiore sicurezza sulla propria incolumità, un’arma in più nei confronti dell’amministrazione, per poter chiedere maggiori fondi e più soldi in busta paga. Così da rendere impossibile la nostra sostituzione sul territorio da parte di organizzazioni di volontariato. Alcuni credono che basti vestire una divisa con delle strisce e fare un corso di pochi giorni, per diventare professionisti del soccorso. Finiamola una buona volta con questa volontà male indirizzata, si può fare del bene anche andando a dar da mangiare alla mensa dei poveri. Uniamoci dunque in uno sforzo comune per cambiare veramente le cose, smettendo di fare del qualunquismo e indirizzando le nostre energie contro un sistema che ci vuole più poveri, più demotivati e sempre meno uniti. Ci stanno togliendo la terra sotto i piedi, ci tolgono l’esame progetto, ci tolgono la missione, ci toglieranno sicuramente anche il TFR, ci abbassano la pensione e ci alzano gli anni lavorativi, hanno fatto un nuovo ordinamento che scontenta tutti, etc. etc. Quanto vogliamo ancora tollerare tutto questo? non ci sembra arrivato il momento di dire: Basta ci avete stancato, siamo stufi di veder sistematicamente demolire una istituzione che non ha pari tra le istituzioni tutte ed è quella dei Vigili del Fuoco.