STATO DI AGITAZIONE LAVORATORI VIGILI DEL FUOCO, ULTIMA CHIAMATA?
Lavoratori,
la firma delle OO.SS. quale approvazione, in calce a contratti e accordi, svela sempre strategie e identità. Non apporre quella sui contratti nazionali, finché è stato possibile, da parte di USB ha sempre espresso quindi la disapprovazione di contenuti ritenuti, nell’immediato e in previsione, dannosi per i lavoratori. Un bel giorno questa possibilità decadde poiché l’alleanza tra governo, amministrazione e chi il problema di firmare o meno non se l’è mai posto, pur contrastati da USB (allora RdB), produssero un diktat normativo che imponeva la firma dei contratti, pena la perdita dei diritti sindacali.
Tutti gli elementi di quella vicenda mostravano chiaramente, stanti le proporzioni in campo, il destino a cui sarebbero andati incontro i lavoratori, sia nell’immediato sia nel futuro. Privati anche dell’antagonismo economico esercitabile attraverso lo sciopero negli aeroporti, venivano legati a quel disegno di obbedienza imbelle, in nome dei diritti del cittadino, che avrebbe portato, come da noi indicato, alla situazione di oggi, lasciando al solo personale giornaliero di ogni settore, tale onere.
Per questo i nostri “no” agli accordi che storicamente si sono susseguiti dimostrano il diniego all’approdo odierno, dove chi ci ha ostacolato spalleggiando l’amministrazione non ha altre chance che invocare il tradimento degli alleati, che sono poi i nemici dei lavoratori.
Questo affermiamo, l’oggi è il prodotto storico di ieri, e come non era vero che la concertazione avrebbe portato ricchezza, la spending rewiev non porta una miglioria dei servizi, ecc… ecc…
Se un’O.S. plaude alla riduzione dei centri di spesa o al riordino del corpo, non ha capito il suo ruolo o vive nel do ut des. Quando tali situazioni appartengono alla maggioranza firmataria dei rappresentanti dei lavoratori, per questi ultimi sono dolori. E sono i dolori che proviamo ogni giorno sul posto di lavoro, superfluo fare esempi.
Allora, ripetiamo, la politica sindacale dei lavoratori possono farla solo i lavoratori, e la storia dimostra che è quella di USB, dei suoi no, dei suoi stati di agitazione dei suoi scioperi, un’azione incessante che l’attacco del governo all’accezione sindacale vuole cancellare.
Ma le maggioranze possono essere ribaltate, immaginiamo quale sarebbe la condizione dei lavoratori se la loro maggioranza avesse sostenuto le rivendicazioni di USB. Non è mai troppo tardi, si può fare, si deve fare! Ora! USB, unica, offrirà ancora lo strumento per manifestare ed aggregare la forza necessaria al respingimento di tutte le vessazioni.
Sono i lavoratori che hanno la responsabilità di decidere se sostenere ancora chi finge di cadere dal pero o invertire la tendenza. Non chiediamo una cambiale in bianco, né un contratto a vita ma un momento di forza per vincere lo stato d’inerzia ed avviare il moto del cambiamento, RAFFORZANDO LO STATO DI AGITAZIONE vedrete che se questo avverrà, non saranno i lavoratori a pentirsene, ma chi li ha soggiogati nel tempo con sofismi e teorie a buon mercato.